27 dic 2005

Bufala o maiala?!

Questa, ragazzi, è bellissima!
Studentessa universitaria triste e solitaria

In Canada hanno montato un casino stratosferico sul fatto che alcuni studenti della University of Western Ontario abbiano organizzato un festino negli alloggi per studenti in cui una studentessa del primo anno si spoglia e balla la lap dance. Le foto sono finite online e circolano liberamente nella blogosfera.
Susan Grindrod, vice-presidente del servizio di alloggiamento dell'università ha dichiarato che ciò che è accaduto è "triste"...gli studenti un po' meno!
(dal blog Deeario)

Ora, a parte il consiglio di dare una sbirciatina allo strip, che in sè merita, sia perchè lei è davvero carina, sia perchè è anche un po' maiala (praticamente tra questo e quello di Demi Moore in "Streaptease", quest'ultima sembra un'educanda), vi lascio con un paio di considerazioni che mi hanno lasciato perplesso...

La prima. Ho avuto come la netta sensazione che sia una mega bufala perchè sono rimasto perplesso proprio dalla stripteaser: il suo vestito prima di rimanere nuda era quasi un costume di scena, piuttosto che un abito da festa con gli amici.
La seconda. Lei ha troppi dettagli che mi puzzano di professionista: faccia da maiala, corpo niente male, perizoma di pizzo ed altri che preferisco vediate voi.
Ma: la cosa che mi fa quasi credere che non sia una bufala, bensì una maiala, sia il suo "numero": le stripteaser hanno un codice preciso su come e quanto farsi mettere le mani addosso dagli spettatori. E lei invece ci va giù pesante...come avrete sicuramente visto!

Insomma. Non ho una risposta certa. So solo che che fosse davvero una studentessa "triste e solitaria" (con che coraggio...) mi danno solo di non avere potuto partecipare...donne come lei dovrebbero essere insignite del titolo di benefattrici dell'umanità (almeno della metà maschile ;-)!
Buona notte a tutti...e non sognatevi la ragazza, mi raccomando!

Boogie con nonsense


Non riesco a scrivere un post. Ho molte idee, ma nessuna che sembra degna di essere comunicata. Dopo due giorni chiuso in casa a smaltire un po' di lavoro arretrato ho sentito il bisogno di ascoltare Paolo Conte, che con il suo nonsense riempe di grandi verità la mia vita.

Madam e messiers....BOOGIE!

Due note e il ritornello era già nella pelle di quei due
il corpo di lei madava vampate africane, lui sembrava un coccodrillo…
i saxes spingevano a fondo come ciclisti gregari in fuga
e la canzone andava avanti sempre più affondata nell’aria…
quei due continuavano, da lei saliva afrore di coloniali
che giungevano a lui come da una di quelle drogherie di una volta
che tenevano la porta aperta davanti alla primavera…
qualcuno nei paraggi cominciava a starnutire,
il ventilatore ronzava immenso dal soffitto esausto,
i saxes, ipnotizzati… dai movimenti di lei si spandevano
rumori di gomma e di vernice, da lui di cuoio…
le luci saettavano sul volto pechinese della cassiera
che fumava al mentolo, altri sternutivano senza malizia
e la canzone andava elegante, l’orchestra era partita, decollava…
i musicisti, un tutt’uno col soffitto e il pavimento,
solo il batterista nell’ombra guardava con sguardi cattivi…
quei due danzavano bravi, una nuova cassiera sostituiva la prima,
questa qui aveva gli occhi da lupa e masticava caramelle alascane,
quella musica continuava, era una canzone che diceva e non diceva,
l’orchestra si dondolava come un palmizio davanti a un mare venerato…
quei due sapevano a memoria dove volevano arrivare…
un quinto personaggio esitò
prima di sternutire,
poi si rifugiò nel nulla…
era un mondo adulto,
si sbagliava da professionisti...

26 dic 2005

Casablanca (un racconto perduto)


Casablanca per molti non è una città, è uno stato dell’anima. Una diffusa sensazione di malinconia, tristezza e delusione della vita che traspare dalle espressioni assenti dei passanti.
Io vivo in questa città da pochi anni, ma ho sentito storie che fanno sembrare il fallimento del mio matrimonio una tranquilla gita del liceo. Storie di uomini che hanno perso la loro vita per colpa della loro donna, storie di fratelli che uccidono fratelli, di piccoli lavoratori consumati dai debiti che hanno fatto prostituire le loro mogli, di donne violentate per vendetta dagli operai di una catena di montaggio, di donne gelose che hanno ucciso il miglior amico del loro marito.
Storie tristi di un’umanità così varia che sembra quella dei film. Eppure così reale da soffocarti. Molti di questi uomini e donne cercano una strada lontana dal mondo per perdersi. E qui la trovano. Con le lunghe strade tutte uguali, piene di piccoli bar e locali di divertimento: dai più innocenti strip-bar, ai circoli privati di divertimento, proibiti dalle leggi di qualunque stato. Dai combattimenti dei galli alle roulette russe, in questa giungla umana nessuna espiazione è troppo difficile, in nessun gioco si rischia troppo: più della vita gli strozzini non possono chiedere, e le persone che frequentano questa città quella l’hanno persa quando sono arrivati.
Uno dei posti che frequento con maggior piacere è l’Harry’s Bar. Un vecchio bar tutto costruito in legno, dal consunto bancone ai tremolanti tavoli, gestito da un vecchio rompicoglioni che nella vita avrebbe voluto fare altro ma che le strade della vita hanno portato a Casablanca: Harry Toscano. Origini italiane, una spaventosa conoscenza del superfluo, soprattutto applicata al cinema, ai Beatles, alle vallette dei varietà televisivi, e a qualche altro argomento per lui di grande interesse, e un’immensa forza d’animo. Non c’è persona, derelitta, disperata o semplicemente triste, che Harry non sappia consolare con parole pregne di significato e sulle quali nessuno si esime dal riflettere.
Poi, se per ottenere la sua benedizione bisogna sopportare almeno tre aneddoti inutili su uno degli argomenti sopradetti, poco importa. E’ un piccolo prezzo da pagare.
Io, che faccio finta di guadagnarmi da vivere scrivendo articoletti per ogni inutile rivista da questo lato della costa, soffro d’insonnia cronica e passo spesso le mie notti da Harry. E osservo. Osservo le vite delle persone che si consumano nel dolore senza avere la forza di uscire dal tunnel. Osservo le speranze e i sogni delle persone sciogliersi come ghiaccio in un doppio bourbon. Osservo e scrivo.
Anche questa notte sto scrivendo sul mio portatile le ultime battute di un lungo articolo su un argomento così inutile che non ricordo più neanche qual è. Pochi avventori questa sera. Fuori piove a dirotto, come non faceva da molto.
Questa sera la gente consuma la sua disperazione tra le mura della propria casa, se è così fortunata da averne una. Bisogna anche comprendere che non sempre “nessun posto è come casa”. Per certe persone le mura di casa propria sono una prigione dalla quale è impossibile evadere, perché esserne fuori non significa esserne liberi. Io, per esempio, credo di avere risolto il problema alla radice. Vivo nelle stanze economiche dei piccoli alberghetti che riempiono questa città, di mese in mese pagate dalle riviste per cui lavoro. Questo mi costringe a a cambiare periodicamente alloggio, e così riesco ad evadere dal senso di abitudinario soffocamento che queste piccole stanze a lungo andare provocano.
..... (continuatelo)

24 dic 2005

Aggiornamenti blog e sui cosplay


Ieri sera ho fatto le 3 di notte per aggiornare il mio blog. Ho finalmente cambiato quella orrenda foto del mio profilo, come molti auspicavano, ho inserito una colonnina che riporta le le ultime cose pubblicate (linkate a varie interviste o preview), e anche una colonna di link ad altre mie passioni che con il fumetto c'entrano poco, ma che sono parte imprescindibile della mia vita come lo sono i cari vecchi "giornaletti". E poi vi pubblico la famosa Catwoman di cui parlai nel post sui cosplay....
Ancora AUGURI a tutti! Peace and love!

23 dic 2005

Auguri senza Frontiere!


E siamo tornati in patria! Passerò i prossimi giorni in compagnia dei cari vecchi amici palermitani.
Devo confessarvi che in questi giorni avrei voluto scrivere qualche post su questo o quell'argomento (per esempio l'emozionante concerto della cover band dei Cream che ho sentito ieri sera.....), ma non ne avevo nessuna voglia
Ecco perchè voglio farvi i miei più calorosi e sinceri auguri di Buon Natale e di un Felice Anno Nuovo invitandovi a pensare per un attimo a quelli un po' meno fortunati di noi. Come saprete mi sono iscritto da qualche tempo a Medici senza Frontiere e...beh. Visitare il loro sito in questi giorni mi ha messo un tantino a disagio. Mi ha fatto pensare. Riflettere.
Invito anche voi, amici del blog, ad una riflessione natalizia. Qualunque essa sia. Ognuno è libero di porsi delle domande verso il mondo secondo la sua sensibilità.
Io per quanto mi riguarda vi lascerò per qualche giorno in compagnia di parenti e panettoni. Ci vediamo dopo Natale per qualche argomento più frivolo con cui prepararsi all'avvento del nuovo anno! Come ad esempio l'ultimo film dello Studio Ghibli...di cui potete vedere una portentosa locandina promozionale proprio qui sotto.

Ancora auguri a tutti voi. E grazie per l'affetto e la partecipazione che mi dimostrate in queste pagine telematiche. Senza di voi questo blog non avrebbe senso.
Questi mesi online sono stati davvero uno sfogo ed una finestra per emozioni e commenti (e anche un poco di pubblicità, che non fa mai male) che senza di voi non avrebbero avuto senso. Quindi grazie. Ad maiora.

18 dic 2005

Cosplay...cui prodest?!

Volevate un commento su Romics?! Eccolo qua. Smancerie a parte (si, è andato bene, abbiamo venduto, la folla di fan isteriche...insomma le solite cose) mi sono fatto una domanda. Perchè io, che vado in fiera in qualche modo a lavorare (sia a vendere i miei progetti che a promuovere le mie opere) non posso fare due passi senza urtare contro enormi spade di cartone dei vari Berserk, occhiare gonnelline striminzite in sederi molto meno strimininziti alla Sailor Moon, e tutte le atre amenità dei cosplay? Non lo so. Ormai il cosplaying, come a Lucca i "Games" in generale, sono diventati una "conditio sine qua non" delle fiere del fumetto. Va bene. Passi. Ma se proprio hai questa spiccata vena esibizionista (e devi averla...perchè, scusate la volgarità, per mettersi cosce al vento con il freddo di dicembre, ce ne vuole coraggio!) perchè devi condividerla con me che li ci faccio tutt'altro?! Certo...la gente dice....è più folkloristico. Mah. Secondo me è solo un modo per sputtanare la dignità del fumetto più di quanto non lo sia già in Italia. Prendete Angouleme (per dirne una). Ci sono padiglioni di giochi di ruolo? Matti che giocano con le figurine e con i pupazzetti per ore e ore? Pazzi che si prendono a spadate? Fanatici che fanno la sfilata dei personaggi di Star Wars? No. E ci sono nerd di vario genere e sorta (e qui faccio una generalizzazione statistica...) che si vestono in modo ridicolo perchè non riescono ad imitare in maniera neanche approssimativa il costume del loro eroe di turno?! No. Fumetto. Solo fumetto. Fumetti e autori di fumetti.

Certo. Delle cose bisogna guardare sempre il lato positivo. E allora lo faccio da un punto di vista estremamente maschilista. Se dovessi ricordarmi i cosplay che mi hanno colpito direi: la Gatta Nera che si accompagnava all'Uomo Ragno (lui un figo...bisogna ammetterlo: aveva il fisico; ma lei....lei era veramente TANTA!), la Catwoman che con quella frusta le avrei fatto vedere io come si può usare, un paio di Lupin e Jigen degni di nota più di altri, una principessa Jedi delle Clone Wars (i cartoni che si collocano tra il secondo e il terzo episodio) dal nome tipo "chiselaimpala" ma che ho scoperto chiamarsi Silvia, e un paio di guerriere fantasy di chissà quale gioco o cartone animato che non conosco. Il resto? "Tutto il resto...è noia!"
Però la cosa che più di tutte mi ha veramente colpito è la verità vera dietro il giochino dei cosplay; mi hanno spiegato che spesso è una scusa per conoscersi (dice un Lupin: "Ah! Ma tu fai Fujiko? Allora ti piace Lupin?" Lei: "Si, tanto"). Numero di telefono, incontro alle fiere, e via che si ci da di spatola come Loris Batacchi, capouffizio pacchi! Ancora più triste. La gente è così sola e isolata nelle sue passioni che deve per forza trovare qualcuno che si veste in maniera ridicola (condividendo quindi la sfida alla società che non li capisce) come lei per avere delle relazioni?! Non voglio saperlo. E non voglio approfondire l'argomento.

Ma in tutto questo discorso c'é ovviamente anche il lato paradossale. Il mio editore (Taormina) ci ha proposto alla prossima fiera di fare (intendo: far fare ad altri!) i cosplay dei nostri personaggi, tra cui quelli della saga di Avalonia, Calliope in primis ovviamente, che si presta a solleticare le pruderie dei vari fan. E io che devo fare? Oppormi e fare la figura del rompicoglioni antiquato? No. Non lo farò. Storcerò il naso. Ma lui paga, lui decide. Se lo vuole fare...amen! Spero che almeno sia graziosa...altrimenti non riuscirò a scrivere più nemmeno una riga con Calliope come protagonista.

Poi scopro dai miei amici della Tunuè, che editano bellissimi saggi sul fumetto, che la gente comprava in massa "Come disegnare manga", fottendose di cose più costose, è vero, ma fondamentali se vuoi capirne qualcosa di fumetto, come l'intervista Eisner/Miller, o "Tutt'a un tratto", la pregevole storia della linea nel fumetto scritta dal mio amico Sergio.
Insomma, alla fine di questa tirata, coslay...cui prodest?!

16 dic 2005

Un "Corsaro" nella rete

Ed è ufficiale! La mania del blog ha contagiato anche uno dei miei migliori amici...valente scrittore di gialli...frustrato giornalista...sposo modello e padre tempo pieno: SALVO TOSCANO. Potete cliccare nella colonna "Siti Amici". L'ho messo subito al primo posto perchè una persona di spessore come lui non poteva che subito primeggiare in mezzo a tanti fumettisti aspiranti fancazzisti come siamo noi...

Visitate il suo blog e lasciate una traccia del vostro affetto e del vostro passaggio.
E ricordatevi di regalare per Natale il suo libro, Ultimo Appello (di cui vedete la copertina), che già è andato quasi esaurtito nelle librerie.

Tra qualche giorno, quando avrò un pò di calma, metterò qualche riflessione su Romics. Intanto voglio ringraziare tutti per l'aiuto datoci allo stand, e poi ringrazio in particolare Steve99 per il fantastico disegno di Calliope che mi ha fatto, Ale e Tiziana per il poster del mio mito...Clint Eastwood nei panni del pistolero romantico e bastardo di "Per un pugno di dollari", e infine Yoko per le sue fantastiche polpette di riso giapponese. Prelibate...

5 dic 2005

Siamo su LaRepubblica!!!



Accidenti! Doppio e triplo accidenti! Vado sul blog di Claudio e cosa scopro?! Che sulla Repubblica (edizione Palermo) è uscito un mega articolo che parla principalmente della fantastica presentazione del nuovo fumetto AVATAR (creato da Rossana Baldanza e lo stesso Claudio) per lo stesso editore di Avalonia, le edizioni Cronaca di Topolinia! Un fumetto che vi consiglio non perchè l'ha scritto una persona che conosco....ma proprio perchè è bello! Ed essendo Avatar l'opera prima di Rossana...beh..il mio orgoglio come suo "maestro" è grande. Ma forse forse....chissà...magari l'allieva potrebbe avere già superato il maestro.
Comunque, per tornare all'articolo, chissà perchè, l'immagine che campeggia è quella del favoloso Avalonia Special. Ne approfitto quindi per continuare la mia opera di pubblicità occulta...ehehehe!!
Ci vediamo a Romics, alla Fiera di Roma, dall'8 all'11 dicembre!

27 nov 2005

Incontriamoci!

Nei prossimi giorni sarò in giro per Roma e d'intorni, ospite o coinvolto in una serie di incontri e manifestazioni.
Chi volesse raggiungermi per fare quattro chiacchiere...sarà il benvenuto!

ACCADEMIA DEL FUMETTO - CARTOON SCHOOL, a Latina.
Presso i locali della fumetteria AlterEgo, Via Terenzio, 26.
Dalle ore 17:30, incontro/seminario con il disegnatore Andrea Accardi.
Presenta e imbonisce: il sottoscritto.

RASSEGNA CINEANIMAZIONE
Presso: La civetta sul Comò, via Cereate, 8 - Roma.
Dalle ore 21. Ingresso 3,50 euro.
Lunedì 5 dicembre, film d'animazione dei paesi dell'Est
Il primo giorno (1968), La volpe e la lepre (1973), L'airone e la gru (1974)
di Yuri Norstein, Russia 1968-1974
The Fabulous World of Jule Verne di Karel Zeman, Repubblica Ceca (1958)
Ospiti: il regista Maurizio Forestieri e lo sceneggiatore Manlio Mattaliano

ROMICS - Festival del fumetto e dell'animazione.
Fiera di Roma, dall'8 all'11 disembre.
Stand: Ass. Cult. Alex Raymond
Tutti i giorni insieme a tutta la truppa degli autori di Cronaca di Topolinia, per incontrare il pubblico e presentare i nostri albi, tra cui il prezioso Avalonia Special.

26 nov 2005

Intrattenimento...o cosa?!

Qualcuno dice che il mio blog è un po' troppo autoreferenziale. E' vero. Parlo di me (ma questo fa parte della filosofia del blog) e dei miei fumetti (e questo invece è autoincensarsi). Da troppo tempo non segnalo libri, fumetti o cose varie e diverse. A parte la meschina scusa che quando sei intunnelato (bel neologismo!) nei tuoi lavori e nei tuoi casini ti affacci sul mondo con molta pigrizia...e anche le cose più ignobili che si sentono lasciano il tempo che trovano (il latte avariato della Nestle? Ci stupiamo della Nestle? Una delle più grandi multinazionali boicottate in tutti i modi dai no-global...anche a ragione, perbacco!)...la verità che ogni tanto sentiamo il bisogno di non pensare.

Ecco perché oggi condivido con voi una riflessione sul FARE fumetti. Cosa è per voi il fumetto? Per me è stato per molto tempo (e forse lo è ancora..) intrattenimento. Non sempre le storie che scrivo sono portatrici di messaggi (che, attenzione, è molto ben diverso dalla morale..). Anche se da un pò di tempo sto cercando di cambiare registro...e me ne sto accorgendo mettendo mano a qualche storia che dovrei poter pubblicare (sperem!!!) in Francia. In Francia hai una libertà che in Italia, in genere, non ti è concessa. Non sei obbligato a creare dei personaggi che, nel gergo degli sceneggiatori, si chiamano "angeli viaggiatori". Che non cambiano, cioè, di avventura in avventura perchè devono sempre essere uguali a se stessi...
Puoi anche permetterti di far fare al tuo personaggio una parabola ascendente (o discendente) che in qualche modo lo faccia uscire "cambiato" alla fine della storia.

Ecco, io ci sto provando. E ho deciso di concentrarmi parecchio su questi due elementi (evoluzione dei personaggi e messaggio) dopo avere letto un fumetto che sapeva a prima vista di intrattenimento puro...GENETIC GRUNGE!


Due volumi editi dalla Free-Books che vi consiglio caldamente di reperire.
A parte che i disegni sono fantastici, la storia è davvero notevole. E se per certi aspetti assomiglia molto alle tematiche di Sky Doll, dall'altro è molto più affondata nella realtà. Per quanto possa esserlo una parodia ciberpunk...non dal sapore di favola, come nel capolavoro di Barbucci&Canepa, ma dal sapore di novella amara ed esistenziale. Si parla di clonazione umana, ambientalisti messi al bando, traffico di bambini e di organi. Il tutto chiaramente così enpassant (come cazzo si scrive?!) che neanche te ne accorgi...ma se ti fermi anche solo per un momento a fissare le tavole senza leggere la storia...scopri che ogni vignetta è una leggera baionettata nel cuore. Il fumetto è anche messaggio? Non denuncia, o morale. Messaggio. Cioè asserzione universale (o personale dell'autore) su un dato argomento. Che poi il lettore potrà essere libero di condividere o no, sia chiaro. Voi che ne pensate?

Ps: non so se c'entri qualcosa...ma qualche giorno fa mi sono iscritto a "Medici Senza Frontiere". Non perché esercito abusivamente ANCHE la professione medica (come qualche amico maligno aveva sottolineato) ma perché sentivo di doverlo fare. Ero alla ricerca di un messaggio? O ero alla ricerca di qualcuno che fosse portatore di messaggi per poter scegliere se condividerli o meno? Lo scoprirò.....
Meditate gente, meditate.

Momenti di celebrità lucchesi...

Vi avevo promesso quasi un mese fa una gallery fotografica di Lucca. Eccola qua. Io non cammino con la digitale quindi sono andato a cercare quelle quattro foto per il web in cui c'era il mio bel faccione da schiaffi.


Io, con Rossana Baldanza, Claudio Stassi e l'editore Salvatore Taormina, durante la conferenza di presentazione delle novità di Cronaca di Topolinia, tra cui Avalonia Special e Avatar. Fateci caso...se avvicinate l'orecchio al monitor sentirete lo scalpiccio frenetico delle nostre fan deliranti che ci supplicavano di lasciare loro un vestito, un disegno...qualunque cosa ;-)) Ah...il prezzo della fama!


Qui allo stand della Italycomics, in compagnia di Giuliano Piccininno (quello con la felpa da ape!) e Monica Venzo a firmare le copie di VILLA TRANSILVANIA. Che emozione, ragazzi! Il progetto a cui stavamo lavorando da quasi un anno aveva visto la luce...ero così preso dalla botta in quei giorni che me sono reso conto solo qualche giorno dopo di quanto mi emozionava questa cosa!


Sempre con la Italy, ma alla conferenza di presentazione delle novità, tra cui, ovviamente VILLA TRANSILVANIA. In maglione verde Alessandro Gottardo, disegnatore della Disney; in felpa blu il mio editore Luca.


Qui alla cena di Cronaca mentre stringiamo un patto di alleanza con Manuela Soriani, autrice dell'Eden Studio. Notare come i segni della stanchezza si impossessavano prepotentemente dei mio viso...e anche di quello di Gianluca, il mio prodigioso disegnatore di JEK VANS, la nuova serie di pirati spaziali in uscita presto per i tipi della Free-Book sulla rivista (DA EDICOLA) BRAND NEW!

Questo è tutto. Ci sarebbero dei momenti anche meno celebrativi...ma meglio evitare. Ho una faccia che farebbe spaventare un vampiro. Accidenti se arrivavo massacrato alla sera...

24 nov 2005

In memoriam.

Con i tempi del mio blog quello di cui vi parlo è successo qualche settimana fa.
Se n'è andata una persona, dopo una lunga lotta contro un male inarrestabile, a cui io dovevo molto. No. Non era un fumettista, uno sceneggiatore o qualche altra forma di fumettaro. Era il direttore di un'agenzia di pubblicità. Della MIA agenzia di pubblicità. Di quella dove ho cominciato (nell'ormai lontano 1996) a fare gavetta, a imparare un mestiere a bottega come ormai non si fa più. Era una persona a cui dovevo molto. Non so se questo lui l'abbia mai saputo...ma da come lo difendevo in giro credo che un'idea se la sia fatta. Perchè? Cosa dicevano di lui? Niente di allarmante...era un tipo eccentrico, che rivestiva come un personaggio il suo ruolo di direttore (anche creativo, oltre che commerciale) di un'agenzia, con quei comportamenti che sembravano studiati a tavolino, e che a volte davano fastidio a qualche bacchettone benpensante, ma che in realtà erano propri del suo carattere.
Una persona che mi ha insegnato a lottare per le mie idee, a non accontentarsi delle banalità che fanno gli altri pur di seguire una scia di successo, di pensare con la mia testa, di vivere creativamente ogni giorno altrimenti la tua creatività si spegne...e tante, tante altre cose che, sembra paradossale, ho riportato prima nella mia professione di pubblicitario (finchè l'ho fatta...) e poi in quella di sceneggiatore.

Quando è successo io ero a Roma e mi sono perso le esequie. Mi hanno detto che c'era il mondo: tutti gli uomini della pubblicità palermitana, autorità, politici...amici e colleghi a non finire. Mancavo solo io. E questo mi è dispiaciuto...
Premetto che non amo i funerali. Questo rito cristiano di ultimo saluto non credo serva agli uomini rimasti vivi nel giusto modo. In linea di principio io preferisco ricordare la persona come l'ho conosciuta in vita...nei suoi momenti migliori e peggiori. E non in un cassa di legno six feet under. Ma questa è una mia visione del tutto personale che non mi aspetto venga condivisa da tutti.
Beh...questo è uno di quei commiati che ho sentito di avere perso. Un ultimo saluto che anche io volevo dare...tanto i ricordi di lui erano, e sono, così vividi nella mia mente che non sarebbero bastate lacrime e pianti di un centinaio di persone per farmeli appannare.

Non credo ci sia altro da aggiungere. Scusate solo se non dico il suo nome. Molti di voi non lo conoscono e mi sembra inutile fare nomi solo per farli.
Rest in Peace, The Ant.

8 nov 2005

La Sposa Cadavere


Che bella cosa! Finalmente un pò di news entusiastiche. Per prima cosa ho fatto sabato scorso la mia prima lezione all'Accademia del Fumetto di Latina. E di questo, lo so, non ve ne può fregare de meno. Ma vi farà piacere sapere che per i prossimi incontri organizzerò in coda alle lezioni una serie di incontri con amici e colleghi del mondo del fumetto..primo in cima alla lista, Andrea Accardi, autore di punta della rivista Mondo Naif e adesso in forza alla Bonelli. Se qualcuno vorrà passare dopo le 18:30 alla fumetteria Alter Ego di Latina, dove si svolgono le lezioni, potrà incontrare il mitico Andrea. Che non so se lo sapete...ma anche lui è siciliano!

Ma...la cosa più bella dello scorso weekend è stata la visione de "La Sposa Cadavere" del grande Tim Burton. Mi è davvero piaciuto. E al contrario delle canzoncine tipo musical che ha inserito nella Fabbrica Di Cioccolato, i pezzi musicali di questo lungo sono davvero divertenti. Certo...forse suonano un pò ridicoli i pezzi cantati dei vari personaggi. Ma si sa, ai grandi bisogna saper perdonare quasi tutto...
La trama e le atmosfere sono esattamente burtoniane, senza possibilità di errore, e quindi se vi piace come regista andate a vederlo. Vi stregherà per le sue atmosfere...

Come terza cosa sono uscito con le mie amiche Susanna e Francesca. Le voglio salutare perchè forse se la sono un pò presa: mentre arrivavano io sono andato a sorpresa al cinema, dando loro una mezza sola per la cena...ma il dramma di noi fumettari è che siamo istintivi. E il mio che forse, per queste cose, sono un pò inaffidabile...
Ma le sorprese non sono finite. Tra poco reportage fotografico su Lucca Comics.
Stay with us, ladioes and gentleman!

6 nov 2005

Perchè Lucca è sempre Lucca!

Ebbene si, anche questa volta è andata. Tiro un sospiro di sollievo. Dopo le ultime settimane di tensione miocardica, di insonnia, di ansia da prestazione (non quella che pensate..l'altra) ed un arrivo il primo giorno con una tensione ed un malumore da manuale, tutto alla fine è andato per il meglio. Ringrazio tutti ma davvero tutti gli amici che mi hanno sostenuto (in primis il mio amico Stefano, che ha sopportato le mie sparizioni degne di Mandrake, e il mio inquilino Raffaele, che si comprava qualunque albo con il mio nome sopra), e ovviamente tutti gli amici del Gruppo Trinacria che ormai non vedevo da più di due mesi e che ho trovato tutti lì, ma proprio tutti: dai soliti abitué come Claudio, Foolys, Cecilia, Cinico, etc, ai desaparecidos come Lobo, Fabio Butera (colorista in forza a Monster Allergy), Sonseri&Borroni (premiata ditta del Golem Studio) e tanti altri amici.
Come sempre un bagno di folla e il piacere di rincontrare, anche solo per un saluto sfuggente tra i padiglioni della fiera, amici e colleghi come Cammo, Matteo Casali, Giovanni Gualdoni (è uscito il primo numero di Wondercity: andate a comprarlo!), il sommo MML, Stefano Casini, il mio editor Andrea Materia, il colpevole del mio ingresso nel mondo della sceneggiatura Andrea Plazzi, Diego Cajelli, il simpaticissimo Giuseppe Di Bernardo (autore di Desdy Metus) e ovviamente...ultimi ma non ultimi...i miei compagni d'avventura su VILLA TRANSILVANIA Giuliano Piccininno, Alessandro Gottardo e Davide Corsi, con cui collaboro da quasi un anno e non avevo mai visto in faccia.
Abbiamo fatto anche una conferenza insieme insieme alla Italycomics, il nostro editore romano, per la presentazione del numero zero e devo dire che è andato davvero tutto bene....senza pubblicità abbiamo fatto fuori più di cento copie del numero zero. Riscontri di amici e lettori positivi. Quindi sembra che tutto vada per il meglio...
Ma forse la grande, grande soddisfazione è stata AVALONIA SPECIAL 1: è stato l'albo più venduto delle edizione Cronaca di Topolinia, oltre che uno degli albi più belli come estetica di tutta la fiera. Che emozione vederlo, gente...posso assicurarvi che sdoganare una serie da albi di 24 in b/n a 32 a colori in formato grande è un'emozione pazzesca. Mi sembrava quasi un sogno. Cercatelo in fumetteria...
Ultimo protagonista della fiera la stanchezza: come sempre trotto per quattro giorni, da un punto ad un altro, da uno stand all'altro, da una persona all'altra, senza sosta, senza pranzare, fino all'ora di cena: dove arrivavo proprio sfinito e come una pila che aveva finito le batterie. Mi spegnevo proprio...
Grazie. Grazie a tutti. A Salvatore Taormina, che continua a darci occasioni di pubblicare serie nuove e fare esperimenti, a Luca e Paolo della Italycomics, con cui stiamo portando avanti VILLA TRANSILVANIA, e tutti ma proprio tutti gli amici del Gruppo Trinacria, i colleghi di tutte le case editrici. E' stato come sempre massacrante, ma come sempre è stato bello. Ci vediamo all'anno prossimo...

27 ott 2005

Lucca! Finalmente...

Non so se vedere l'ora che arrivi...o che sia già finita. Ebbene si, sabato si parte per la kermesse annuale. Quest'anno, che doveva essere per me un'edizione carica di novità, si è trasformata in un'edizione carica di stress e di tensioni. Problemi fino all'ultimo sugli albi, Avalonia che non arrivava dalla tipografia...insomma un batticuore fino all'ultimo. Ma ne siamo usciti. E posso con orgoglio dire che si saranno ad aspettarvi le due novità annunciate...lo SPECIAL a colori di AVALONIA e il numero zero di quella che considero attualmente la mia creazione più faticosa e impegnativa: VILLA TRANSILVANIA.
Vi aspetto tutti allo stand di Cronaca di Topolinia e allo stand Italycomics per fare quattro chiacchiere insieme! E scusate davvero se per ora i post sono stati rarefatti e sporadici...spero di cominciare ad essere un pò più regolare da dopo Lucca.
Non so se a voi mancano le mie riflessioni, più o meno insane, ma a me mancano moltissimo i vostri commenti! Ciao!

25 ott 2005

Il meccanismo di Antikythera funziona!

Un breve commento alla news che riporto sotto: come forse saprete negli ultimi decenni si sta facendo avanti tra gli storici una teoria secondo la quale gli antichi greci avevano una tecnologia ben superiore a quella che noi ci aspettiamo: conoscevano idraulica, idrodinamica, etc. E a quanto pare anche i meccanismi differenziali! Il fatto che quel mucchio di ingranaggi per lungo tempo considerati una OOPART (oggetto fuori dal tempo) sia di fatto funzionante potrebbe cominciare a "riscrivere la storia come noi la conosciamo" (come direbbe MARTIN MYSTERE).

Ricostruito il computer più vecchio del mondo.
Antikythera, il meccanismo degli antichi greci per calcolare il tempo e le fasi astrali, è stato ricostruito. E funziona perfettamente. Guadagnando così la fama di primo computer funzionante della storia. Potremo considerarlo un meccanismo automatico, un sistema meccanico, addirittura un computer. E' Antikythera, il più antico artefatto umano per calcolare il tempo, scoperto all'inizio del XX secolo a Creta.

Risale a circa l'87 Avanti Cristo, seppellito a una profondità di circa 40 metri, praticamente rovinato sia nelle sue componenti in bronzo che in quelle di legno. Adesso, grazie al lavoro dello storico dela scienza di Yale, Derek J. de Solla Price, e di altri successivamente tra i quali Michael Wright del Museo della Scienza di Londra, è stato ricostruito e reso nuovamente funzionante.
L'elemento di novità è che la ricostruzione dei meccanismi ha dato un risultato perfettamente funzionante. E questo va a merito della capacità degli antichi greci di progettare e costruire meccanismi di altissima precisione pur utilizzando strumenti di bronzo o legno.

Il settimanale britannico The Economist di questa settimana spiega in dettaglio la storia travagliata del ritrovamento e della ricostruzione del meccanismo, che rientra a buon titolo nella storia dell'automazione e del calcolo programmato.

14 ott 2005

Villa Transilvania a Lucca!


Finalmente parlo un po' di me (come se non avessi fatto altro...)! Dopo avere dato in anteprima sul blog di Claudio la notizia dell'uscita a Lucca, parlo un pò di questa serie che ha avuto una lunga e ponderata gestazione: VILLA TRANSILVANIA. Ideata insieme al grande Giuliano Piccininno (di cui ho parlato in un vecchio post...nulla è per caso quando lo scrive uno sceneggiatore, eh ehe), e colorata dal fantastico Davide Corsi, è la risposta "made in matta" agli entusiasmi editoriali nati sulla scia di serie come Witch, Monster Allergy o la prossima Wonder City.
E' nata più di un anno fa come una sfida tra alcuni miei amici autori, e adesso finalmente arriva nelle fumetterie. Non sapete quanto ho temuto che non vedesse mai la luce...
Quando la proposi a Giuliano, non avrei mai pensato che un autore impegnato come lui (Dampyr per Bonelli e emille altre cose) accettasse di disegnarla. E invece non solo ha accettato, ma ha coinvolto nel nostro team autori come Alessandro Gottardo (Disney) e Libero Ermetti (Prezzemolo). Insomma, una squadra in cui il novellino sono io...e per questo il senso di responsabilità mi distrugge! Ma tutto questo non sarebbe mai diventato reale se "Le iene romane", ovvero Luca e Paolo (Accolti Gil) della Italycomics non avessero sposato fin dall'inizio il progetto, permettendoci di portarlo avanti.
Parlando della serie. Come avrete capito è un horror. L'unico vero genere amato dai ragazzi in modo incondizionato, secondo me. E sarà anche un horror classico: nel senso che vedremo mummie, licantropi, zombies e vampiri. Ma cercheremo di trattare tutti questi clichè in modo originale...sorprendendo il lettore, spero. La protagonista si chiama CARMILLA, ed è la nipote di Van Helsing, il famoso cacciatore di vampiri. Quel ragazzino biondo accanto a lei si chiama ARCHIE, ed è la quintessenza dello scetticismo, essendo suo padre un regista di film horror. Per lui mostri, vampiri e case infestate sono solo elaborati trucchi...e non c'è nulla che gli faccia cambiare idea. Da questo contrasto tra personaggi nasce la serie.
Non aggiungo altro perchè già nel numero zero alcuni personaggi chiave faranno la loro apparizione, riservandovi qualche sorpresa. Anadate a comprarlo numerosi, in tutte le fumetterie dai primi di novembre. Olè!

VILLA TRANSILVANIA, Numero 0. 16 pp. spillate a colori (10 di storie, più schizzi vari e anticipazioni), SOLO 1,50 EURO. Edizioni Italycomics.

8 ott 2005

Aderite al Comics-Crossing!

"Se le cose possono andare peggio...Ci andranno." Questo è il caro vecchio Murphy, che la sa più lunga di quanto non pensiamo. Non vi sto a raccontare. Sappiate che stasera per poco non facevo volare il portatile per terra...comunque. Veniamo alla mia grande idea...il COMICS-CROSSING. Sapete cos'é il Book-Crossing? No? cercatelo su internet. Ho pensato...che tra questi giorni a Roma e la fiera di Lucca lascerò qualche fumetto in metro, in un panchina, e ci scriverò "Questo fumetto fa parte del Comics Crossing, leggetelo e lasciatelo in giro. deve fare il giro dell'italia". Che ne dite Ecco..magari lo lascerò distrattamente anche in qualche taxi. Ah...a proposito. L'altro giorno ho preso per la prima volta nella mia vita il tassì a roma...altro mondo da scoprire come quello della metro. Il tassista mi ha raccontato la sua vita, notizie carine a valanga e aneddoti pazzeschi. Vi racconterò...intanto mi sto riprendendo ancora dal salasso.

Adesso vi lascio...vado a riparare il Mac...e consolarlo un pò. Mi ha tradito si, ma è stato il mio compagno di viaggio in questi anni, andando oltre tutte le sue prestazioni. Insomma, per me il mio Mac è come una fidanzata. Se dopo tanti anni ti tradisce, invece di metterla alla porta, cerchi di capire perchè l'ha fatto. Il Mac poi lo perdoni. Forse la fidanzata no. Perché il Mac tace e non accampa scuse inutili. Forse la donna si. Alla prossima!

7 ott 2005

M'adda scantà del "Madagascar"?

Questa frase sibillina scritta in un antico linguaggio dei giocatori di Risiko, solo per dirvi che l'altra sera sono andato a vedere "Madagascar" e devo dire....che mi sono scompisciato dalle risate! Incredibile...me ne avevano parlato male. E invece, devo dire, mi ha sorpreso. Risate assicurate. Certo...doppiaggio da schifo. Non nel senso che era fatto male...erano proprio di schifo le voci. Comunque...andatelo a vedere. Stupefacente. Risate pazzesche. Questo per dirvi che, nonostante lo scazzo, mi concedo qualche sollazzo. E per fortuna era un buon sollazzo...
Ciao a tutti dalla Citta Eterna!

"E' un mondo adulto...

...si sbagliava da professionisti!" Frase tratta dalla mitica canzone "Boogie", di Paolo Conte, forse il mio cantautore preferito. Questo per dirvi cosa? No. Non ho sbagliato niente. Ma è stata dura lo stesso. Un periodo abbastanza infernale. Di lavoro (sto finendo le impaginazioni dei fumetti che esordiranno a Lucca), di stress da progetti irrisolti, e di tante altre cose. Periodo in cui non ho scritto una riga e me ne dolgo. Quei pochi visitatori che aspettano qualche mia stronzata quotidina saranno rimasti delusi. Comunque oggi vi parlo al volo della 24h Comics Italy, la bellissima maratona di 24h del fumetto che si è svolta a Milano. Che belle iniziative...spero di avere il coraggio e il tempo di organizzarla anche a Roma. E sapete cos'è che mi manca qui a Roma rispetto a Palermo? La goliardia! Il ritrovarsi tutti i fumettari insieme a cazzeggiare, disegnare e parlare solo ed esclusivamente di fumetto. Per consolarmi lo faccio sul blog. Giardatevi questa tavola che il BVZA (ovvero Alfredo Castelli) nonostante la non pimpante età in confronto ai giovani leoni che erano in gara con lui (da Cajelli a Di Giandomenico, da Buscaglia a Faraci) li lascia tutti di stucco con una produzione di ben 37 tavole del suo Omino Bufo! Sceneggiatori così non ne fanno più...forse solo il buon vecchio Diego riuscirà a eguagliarlo!

Ps: vabbé, immagine una pippa! Non riesco a caricarla. Ecco il Link
Ps2: la vita senza ADSL è peggio che stare nel Sahara in mezzo alle dune dopo che ti sei scolato l'ultima borraccia...porca zozza!

27 set 2005

Come riscoprire Andrea Pazienza.


Tra le molte cose che ho fatto in questi giorni di cui non vi ho ancora parlato, la più importante è stata sicuramente quella di andare a visitare la Mostra di Andrea Pazienza al Vittoriano. Splendida. Splendida. Splendida.

Io non conosco bene l'opera di Pazienza, ma in questa galleria, partendo dai schizzi di gioventù, fino ad arrivare ai magnifici quadri dei tardi anni 70, ho capito che quest'uomo era un genio. Un artista eclettico, poliedrico, sperimentale, e anche un po' fanciullino, per come riusciva a stupirsi delle piccole cose e trasmettercele con tutta la loro dirompente ovvietà. Questo è quello che viene fuori sopratutto dalle tavole e dalle vignette di satira. Ma anche la cattiveria...la crudeltà cinica e metropolitana delle storie di Zanardi, il ragazzo che tutti noi benpensanti avremmo detestato al liceo...solo perchè non avevamo la sua stessa libertà (anche di autodistruggersi, sia chiaro). Tutto questo mi ha trasmetto delle sensazioni davvero...contrastanti. Ammirazione. Rammarico per non conoscere a fondo la sua opera. Distacco dalle sue scelte creative controcorrente. Forse solo umile riconoscimento di un genio.

La mostra è una raccolta di opere forse tra le ricche che siano mai state esposte. C'erano persino le cover originali degli LP di grandi cantautori, come Vecchioni, o i mitici numeri de "Il male". Insomma di tutto di più. E' anche vero che come tutti i grandi geni maledetti ci ha lasciato troppo presto...e questo ha contribuito ad aumentarne il mito. Ma se fosse vissuto ancora molti anni, sarebbe andato ancora dritto per la sua strada come ha sempre fatto. Di questo ne sono quasi sicuro, perchè, di tutta la mostra, la cosa che mi ha colpito di più è stata una frase dipinta su un suo autoritratto. Una frase che rappresenta il simbolo esasperato del nostro mestiere. Una frase che, forse da domani, mi stamperò su un foglio da attaccare sopra il computer. Questa frase....

"Non sarà la paura della follia a costringerci a tenere a mezz'asta la bandiera dell'immaginazione."

Passano i giorni....e gli anni!


Scusate. Avere un blog è una cosa seria, e sapevo che tornando a Roma non avrei avuto molto tempo per aggiornarlo. Incredibile...è quasi una settimana che non scrivo niente! Cerco di farmi perdonare parlando del fatto che qualche giorno fa ho compiuto gli anni..e devo dire che nella mestizia di un autunno che non sta riservando grandi sorprese lavorative come mi aspettavo, sono andato a festeggiare in compagnia di alcune amiche nella vicina località di Palestrina.

Già da qualche giorno sono in stop creativo e la frenesia di scrivere, scrivere, scrivere mi era passata. Ed è proprio di quel maledetto giorno del mio ultimo compleanno, grazie al mio umore un pò altalenante, il pensiero e la piena consapevolezza di quanto sia massacrante questo mestiere. Che come tutti i mestieri creativi ti lascia grandi soddisfazioni, ma anche momenti di grande sconforto. Come ho più volte detto fare il fumettista è un mestiere che, nel più delle volte e con le dovute eccezzioni, non ti da nessuna sicurezza economica. Poi ieri ho capito. Non è solo una questione di soldi. I soldi non sono tutto e alla fine puoi scegliere di fare qualcos'altro. No, è un mestiere che non ti da certezze emotive. Perchè è molto più brutto lavorare per un anno ad un progetto e vedertelo stoppare senza avere preso una lira, piuttosto che non lavorare per una cosa e basta. O fare un lavoro che tu fai con l'animo che nessuno ti paga. O aspettare di lavorare ad una cosa che sembra sicura e invece si rivela solo una bolla di sapone.

Batoste dalle quali non ti riprendi con grande facilità. Nessuno di questi è esattamente il mio caso ma...per certi versi ci siamo andati vicino. Ricordatemi le cose per cui vale la pena nella vita fare lo sceneggiatore..altrimenti per scaricarmi spacco la faccia al promo disegnatore che mi capita davanti (i disegnatori hanno sempre qualche colpa...che lo sappiano o meno, ehehe).

21 set 2005

La Minardi. Piccolo grande mito...

Ci sono piccoli e grandi miti italiani. Nella F1 la Ferrari è un grande mito. La Minardi un piccolo mito...ma forse per questo è molto più grande di quello della Ferrari. Voglio dire. Tifare MInardi è come, nel calcio, tifare Inter invece che Juventus. Devi avere a cuore una squadra per quello che significa, non per quello che vince. Ecco, la Minardi è una di quelle squadre che no vince quasi mai, ma ha un fandom di veraci appassionati da fare paura. Adesso la Minardi, piccolo italico mito, è stata comnprata dalla Red Bull ('sti americani!) e si rischia che la scuderia cambi nome. Come qualcuno ha detto: non importa chi mette i soldi, importa che il nome...la storia della scuderia non venga cancellata da quegli stessi soldi che la dovrebbero rivitalizzare. Perchè farebbe sicuramente molto più effetto una Minardi che improvvisamente vince, piuttosto che una anonima scuderia tipo "Red Bull 2" (una già ce l'hanno premetto...) infarcita di soldi, che scala le pole.
Per questo, e perchè anche io nel mio piccolo ho sempre amato i piccoli miti (italici e non), accetto l'invito del mio amico Salvo a pubblicizzare la notizia, con anesso invito ad andare sul forum di ForzaMinardi per sottoscriver la petizione on-line per non fare cambiare nome alla scuderia....salviamo quei piccoli miti italici che ci sono rimasti!
Ve lo dice uno che odia Capitan America ma adora Wonder Man, che non sopporta Superman ma che è affascinato da Alan Scott (la prima Lanterna Verde, adesso risorto a nuova vita con un nome che non ricordo), che odia il calcio ma adora la pallavolo, che non sopporta Dylan Dog ma stravede per Martin Mystère. E con questo credo di avere dato un quadro abbastanza chiaro della situazione....

W la teledipenza!


Ogni tanto nella vita essere un pò teledipendenti fa bene. Quindi, dopo alcuni messaggi meno autoreferenziali sulla mia persona e sul fumetto (come auspicava qualche mio visitatore meno avvezzo all'argomento...), si torna a parlare del nostro argomento preferito. Beh, del secondo, per essere precisi: cioè i Cartoni Animati.

Ieri sera ho visto in TV l'ennesimo episodio di quella che io reputo essere la serie d'animazione giapponese più bella degli ultimi anni, soprattutto dal punto di vista delle atmosfere e delle storie: COWBOY BE-BOP (di cui potete scaricare dei bellissimi wallpaper qui). Il cartone narra le vicende di tre cacciatori di taglie, immersi in storie dalle atmosfere noir e disperate...ognuno con un passato alquanto misterioso e turbolento. Loro sono tre: un duro dal cuore tenero, un deluso mascherato da cinico e la solita donzella discinta della serie, arrivista, un pò strafottente e più attenta al suo tornaconto che a quello del gruppo (come Fujiko, insomma).
Io sono innamorato di questa serie. Mi provoca le stesse emozioni che mi provocano film come Casablanca (e scusate il paragine blasfemo..), come Sin City (per restare più vicino al tema), o come Il Grande Sonno. Storie disperate e senza vittorie di personaggi sconfitti, che cercano di rialzarsi nel circo della vita, per riscattare un passato che non li lascia in pace. E l'immagine che cita il famnoso quadro di Hopper dovrebbe darvi un'idea di quello che voglio dire...
Divertente, commovente, con una colonna sonora da brividi, una sigla bella come non se ne vedevano da tempo. Insomma, da vedere. Chiaramente per chi cerca occhioni lacrimosi, spadone fiammeggianti, cosce e mutandine, robot spaccatutto, ciborg e armature senzienti...ha sbagliato canale.

Io i cartoni animati sto cominciando a scriverli. Per questo motivo, in qualche modo, mi piace vedere qui e là cosa danno nei vari canali: dalle porcate solenni alle cose più affascinanati come Cowboy BeBop. Forse mi capiterà la stessa cosa che mi capita quando scrivo fumetti: un occhio alle cose che vanno, ma lontano dalla mediocrità, cercando di mettere sempre del mio in quello che scrivo. Emozioni e modi di raccontare che solo alcune cose che leggo mi trasmettono. Forse nella vità non mi produrranno mai in Italia un cartone come questo, ma cercherò di non fare mai un One Piece o uno Yu-Ghy-Ho, di questo potete starne certi (con buona pace dei fan di questi ultimi due...).

19 set 2005

La Notte Bianca...e bagnata!

Metropoli che vai, metropolitana che trovi. No, scherzo. Volevo dire che quando cambi città ti sembra tutto più normale. Ogni evento che tu hai sempre osservato da lontano, averlo a due passi ti fa una strana impressione. Così è stato per il Concerto del Primo Maggio, e non ha fatto eccezione anche la Notte Bianca, a cui l'altro ieri sera ho partecipato con alcuni amici, il Clan dei “Gian”: una cricca che ama mettere prima del proprio nome Gian...come GianManlio, ad esempio. Certo, la serata è iniziata sotto il segno del maltempo, e questo mi ha messo di pessimo umore, ma nonostante tutta l’acqua che ci siamo presi...ci siamo divertiti. Infatti con il mio umore altalenante certe volte avevo modi da Principe di Salina di gattopardesca memoria, e altre volte da “Er Ventresca”, nella migliore tradizione burina di “Febbre da Cavallo”. E le mie amiche ovviamente rimanevano spiazzate. Ma è sempre meglio sorprendere che essere prevedibili!

La cosa più interessante che ho visto è stata la mostra di un pittore cinese, Jiang Guo Fang, che su enormi tele a olio ha rappresentato momenti della vita di corte ai tempi dell’impero nella Città Proibita di Pechino. Dipinti affascinanti e di un realismo impressionante. I soggetti sono semplici: concubine sedute o sdraiate, il piccolo imperatore in un momento a corte, sul trono. Ma i dettagli.... Abiti, monili, oggetti, arredi: tutto dipinto con esasperante verosimiglianza. Ma la cosa che faceva veramente impressione erano i volti...soprattutto delle concubine. Sembravano foto. Anzi. La prima cosa che ho pensato era che in quei quadri, con qualche stramba maledizione della magia cinese, fossero state imprigionate le anime di quei personaggi, e per un attimo mi sono detto: se fossi un autore di Dylan Dog ci scriverei una storia. Ma poi ho pensato che di storie così ce ne saranno almeno una decina...

Il momento più drammatico? Quando davanti ad una fila di almeno due ore abbiamo rinunciato a vedere la mostra di Andrea Pazienza al Vittoriano. Pazienza. Ma ci tornerò....statene certi. E me la godrò dal primo all’ultimo disegno. Ho scoperto con grande piacere che è anche ad ingresso libero ;-)

Il momento più divertente? Quando a Palazzo Farnese, durante un affascinante recital di fiabe, Alessandro Bergonzoni ci allietava con il suo Cappuccetto Sordo.

Il momento più esasperante? Quando sotto la pioggia scrosciante delle 4 del mattino salta la luce, e dobbiamo attendere dieci minuti buoni perché Bergonzoni riesca a finire la sua favola....per poi terminare il recital per problemi tecnici.! In quel momento ho detto: “Questa pioggia mi ha rotto i coglioni”! E con fare dimesso ci siamo incamminati verso casa...

Insomma, una strana Notte Bianca. Poi sarà stata la pioggia della notte, sarà stato il tempo uggioso che da due giorni incombe su Roma...ma proprio non riuscivo a scrivere due righe che avessero senso. Sono meteopatico. Lo so. Comunque, anche se con un paio di giorni di ritardo, vi lascio le mie impressioni sulla Notte Bianca 2005...
Vale et valete.

18 set 2005

I nuovi corsi della Scuola del Fumetto di Palermo

Ecco, questa è una di quelle notize-comunicato che è importante diffondere. In Sicilia sono stati fatti negli ultimi anni parecchi tentativi di aprire una seria Scuola del Fumetto, ma solo da un paio d'anni, grazie alla Grafimated Cartoon di Palermo e alla Scuola del Fumetto di Milano, la prima e più importante scuola italiana del settore, è stato raggiunto questo importante obiettivo. Riporto così come l'ho trovato il comunicato dal blog di Claudio.

La Scuola del Fumetto di Palermo, inaugurando il secondo anno di attività�, organizza a partire dalla prima settimana di ottobre, i nuovi corsi di Fumetto e Cartoni Animati triennali. Sono ancora aperte le selezioni a questi corsi, a cui possono accedere 20 allievi. Sono anche in fase di selezione i corsi di sceneggiatura, colorazione digitale, manga, i corsi orientativi (della durata di 5 mesi) legati al media fumetto e i corsi per i più piccini fino all'età di 13 anni, in cui si porgeranno nozioni elementari sui comics per stimolare la fantasia e rafforzare le capacit�à di socializzazione dei bambini.

Gli insegnanti della Scuola, Giuseppe Franzella, disegnatore di Brandon per la Sergio Bonelli Editore, Claudio Stassi (Eura, Pavesio, Avalonia e Avatar, Le Lombard), Marco Sonseri (Dream Colours, Panini Comics, San Paolo Edizioni), Salvo Di Marco (Avalonia, Peo, La gabbianella e il Gatto, Cocco Bill) e Sergio Algozzino (Disney, Panini Comics) terranno le lezioni che si concluderanno a Giugno, per il corso triennale, e a marzo, per il corso di 5 mesi.

Sono previsti interventi del direttore Giuseppe Calzolari e degli insegnanti della Scuola del Fumetto di Milano: Giuseppe Quattrocchi (Esseffe Edizioni), Luciano Regazzoni (Esseffe Edizioni, Xenia), Diego Cajelli (Sergio Bonelli Editore, Esseffe Edizioni, Alta Fedeltà), Alfio Buscaglia (BD edizioni, Xenia) che si avvicenderanno a Palermo nei locali della Scuola insieme ad altri autori e professionisti del settore quali:
Daniela Vetro (Disney, Buena Vista), Enza Fontana (Panini Comics, Image Comics, Eura Editoriale), Marco Failla (Panini Comics Image, Buena Vista), Giovanni Di Gregorio (Buena Vista , Sergio Bonelli Editore), Manlio Mattaliano (Panini Comics, Avalonia, Italycomics e Free-Books), e Marco Rizzo (Alta Fedeltà�, Alien Press e redattore del sito www.comicus.it).

Per informazioni e iscrizioni chiamare:

Scuola del Fumetto di Palermo
Via De Spuches, 6
Tel: 091/582741
www.grafimated.com
grafimated@libero.it

oppure Scuola del Fumetto di Milano
Tel: 02/8356371 – 02/8393267
www.scuoladelfumetto.com
info@scuoladelfumetto.com

17 set 2005

Cartoon School a Latina!

Ecco la prima delle news ufficiali che mi riguardano, per la stagione autunno/inverno 2005/2006! Dal 5 novembre inizierò ufficialmente il mio incarico di docente di sceneggiatura alla Cartoon School di Latina, piccola scuola di fumetto con tanta voglia di crescere, della quale, con grande piacere e onore, anche io entro a fare parte! Io ho sempre amato insegnare e i miei amici, ma soprattutto quelli che sono stati miei alunni, come Rossana Baldanza, lo sanno bene. Si dice sempre che la crisi del fumetto in Italia sia sempre più una crisi di idee, e che sia sempre più difficile entrare nel settore come sceneggiatori che come disegnatori (e il mio amico e guru Giovanni che lavora da poco in Bonelli ne sa qualcosa...). Speriamo quindi di crescere tanti nuovi bravi autori insegnandogli quelle poche cose che so e che ho imparato sulla mia pelle...tanto, nella peggiore delle ipotesi, organizziamo insieme a Quello Sceneggiatore una bella piantagione di canapa indiana!
E se siete curiosi di sapere altro...beh, dovrete aspettare ancora qualche altro giorno! il Matta dalla Città Eterna vi restituisce la linea! Bona to vada.

14 set 2005

Roma nun fa la stupida stasera!

Ahhh, Roma, la città eterna! Lo so, lo so. State pensando che la mia proverbiale logorrea si è dissolta. Ma no, non preoccupatevi. Nei prossimi giorni dovrebbero esserci importanti novità che condividerò con voi. E poi sabato andrò alla notte bianca. Comunque non so voi...ma se c'è una cosa che amo (e odio) di questa città è la metropolitana! Molte volte mi perdo a fissar ela gente, a osservare la varia umanità che la popola a tutte le ore del giorno della notte: dall'operaio slavo all'avvocato che non ama l'auto, dalla casalinga che si carica sacchi e sacchi di spesa per andare a risparmiare chissà dove lonntano da casa sua; studenti e suonatori, modelle e monelli, ragazzini brufolosi e curiosi turisti. Insomma, ci sarebbe da scriverci un libro di storie. Anzi...di Storia. Visto che siamo sempre nella città eterna. E voi non sapete quanti personaggi o caratteri mi ispirano quando scrivo...solo che spesso devo stare attento a non fissare troppo le persone, che in metro tutte abitualmente non guardano nessuno in particolare: verrei scambiato per un borseggiatore che punta una preda, per un maniaco (soprattutto...), per un cretino che vuole attaccare bottone, o peggio ancora. Però cerco di non lasciarmi sfuggire lo stesso nessun particolare... Ci sentiamo al più presto con grandi novità e sulle mie impressioni sulal notte bianca! Aò!

12 set 2005

Ci si vede...



E'andata! Stasera ritorno a Roma, da dove manco da più di un mese. Li mi aspetta parecchio lavoro e i tanti amici che mi sono fatto in questi mesi. Ma certe volte lasciare Palermo...con tutto il gruppo dei fumettari del Gruppo Trinacria....è proprio difficile! Insieme abbiamo costruito a Palermo, e da Palermo, iniziative fino a qualche anno fa insospettabili. Quelli di noi che avevano quel po' di esperienza in più, hanno cresciuto una nuova generazione di bravissimi autori che adesso veleggiano con le loro chine. Tre nomi su tutti: Roberto Di Salvo, il creatore grafico di Avalonia, Gianluca Gugliotta, che adesso lavora con Diego Cajelli per l'Eura, e Rossana Baldanza, che senza battere ciglio esordisce con una serie sua a Lucca: AVATAR. Alle fiere ci muoviamo spesso insieme, in un improbabile incrocio tra la Corazzata Potemkyn (o come cazzo si scrive!) e l'Armata Brancaleone! Ieri sera ci siamo visti al solito posto...il nostro ufficio come lo chiamiamo...il rinomato (ed economico) locale palermitano Agricantus, che ormai ci ospita ininterrottamente ai suoi tavoli da anni! Tutto questo per dirvi anche che dai prossimi giorni vedrete i post rarefarsi (per buona pace di chi viene spesso sul mio blog...) perchè a Roma non ho l'adsl e quindi mi dovrò arrangiare per riuscire ad aggionare il mattapensiero. Cmq venite a trovarmi lo stesso. Quando meno ve l'aspettate, troverete qualche nuova amenità postata... Baciamo le mani!

11 set 2005

Anticipazioni per Lucca (1)



Ebbene si, non potevo resistere. Questa tavola è la prima del numero zero di una mia nuova serie che esordirà a Lucca Comics. E' un progetto ambizioso e a cui tengo molto, ma per il quale sono anche molto cauto e responsabilmente timoroso. Il numero 1 infatti, se tutto va bene, dovrebbe esordire in tutte le edicole dalla primavera del 2006. La mia prima serie da edicola! Insomma..mica bau-bau micio-micio! Non aggiungo nulla perchè è ancora tutto top-secret per ragioni contrattuali, ma gli autori ve li posso anticipare: il sottoscritto ai testi, che non leggerete mai per non avere nessuna anticipazione, ai pennelli il mitico Giuliano Piccininno, e ai colori lo strepitoso Davide Corsi. Gustatevi le lugubri atmosfere...e restate in attesa!! ehehe! Come si dice in questi casi...avrete mie notizie!

Red Army Blues...per non dimenticare.

Oggi volevo parlarvi di tante cose...del nuovo blog di Rossana, di un nuovo progetto che sto portando avanti, del fatto che domani finalmente tornerò a Roma...poi ho visto un telegiornale. Uno qualsiasi, non importa. E mi sono ricordato che oggi cade l'anniversario dell'11 settembre. E ho pensato a questa bellissima canzone dei Waterboys, un gruppo rock irlandese che ho amato moltissimo negli anni 90. E ho pensato di condividerla con voi...che assistete come me alle quotidiane guerre dei ricchi in televisione. Ma soprattutto a quelle che non ci fanno conoscere. Quelle dei poveri. Quelle dove vengono mandati a morire ragazzini. Quelle li. Quelle che fanno così paura alla nostra benpensante mentalità occidentale che preferiamo non conoscere. Quelle, insomma, di cui parlava spesso Enzo Baldoni...

WATERBOYS - RED ARMY BLUES

When I left my home and my family
my mother said to me
Son, it's not how many Germans you kill that counts
It's how many people you set free!
So I packed my bags
brushed my cap
Walked out into the world
seventeen years old
Never kissed a girl
Took the train to Voronezh
that was as far as it would go
Changed my sacks for a uniform
bit my lip against the snow
I prayed for mother Russia
in the summer of '43
And as we drove the Germans back
I really believed
That God was listening to me
We howled into Berlin
tore the smoking buildings down
Raised the red flag high
burnt the reichstag brown
I saw my first American
and he looked a lot like me
He had the same kinda farmer's face
said he'd come from some place called Hazzard, Tennessee
Then the war was over
my discharge papers came
Me and twenty hundred others
went to Stettiner for the train
Kiev! said the commissar
from there your own way home
But I never got to Kiev
we never came by home
Train went north to the Taiga
we were stripped and marched in file
Up the great siberian road
for miles and miles and miles and miles
Dressed in stripes and tatters
in a gulag left to die
All because Comrade Stalin was scared that
we'd become too westernized!
Used to love my country
used to be so young
Used to believe that life was
the best song ever sung
I would have died for my country
in 1945
But now only one thing remains
but now only one thing remains
But now only one thing remains
but now only one thing remains
The brute will to survive!

Mike Scott, London April 1982.
On "A Pagan Place" and "The Whole Of The Moon"

Riporto anche una nota al testo dello stesso autore che vi traduco: "Anni dopo avere pubblicato questa canzone ho ricevuto la lettera di un russo che mi diceva che ogni parola della canzone era la pura verità. Tranne la strofa "It's not how many Germans you kill that counts, it's how many people you set free" (Non importa quanti tedeschi uccidi, ma quanta gente rendi libera). Quell'uomo mi disse: "la gente andava in guerra per uccidere i tedeschi!". Ho capito che, quando scrissi Red Army Blues, ho permesso ai miei ideali di gioventù di distorcere il senso e la realtà della canzone con un velato sentimento pacifista assolutamente fuori luogo. Adesso l'avrei scritta diversamente. Mike Scott"

10 set 2005

E se proprio sei in crisi...naviga sul blog di Steve99!


Ah...che bellezza! Ogni volta che vado sul suo blog scopro nuovi fantastici disegni, come quello che vedete qui a fianco.
E' un omaggio alla serie "Sky Doll", uno dei successi commerciali in Francia degli ultimi anni, creato da due autori italiani che adesso hanno fatto scuola per la loro bravura: Alessandro Barbucci e Barbara Canepa. Steve invece è un ragazzo milanese giovanissimo ma già bravissimo...e infatti ho scoperto che anche lui lavora per la Francia. Tutti i miei migliori in bocca al lupo...perchè sei davvero in gamba! E scusa se mi sono appropriato della tua immagine...ma quando sei in crisi hai bisogno di volare un po' con la fantasia. E non c'entra niente il fatto che ci sia una ragazza discinta nell'immagine...oppure si?!
Cmq adesso vado a nanna, perchè nonostante il caldo umido mi è venuto sonno. Chissà se domani sarò ancora in crisi....

Quando sei in crisi...vattene al cinema!



Io non amo.... Anzi. Non riesco proprio ad andare al cinema da solo. Quindi, entro i prossimi giorni, dovrò trovare qualcuno con cui andare a vedere a Roma (amici...siete in ascolto?!) il nuovo e spero bellissimo film di Miyazaki: "Il Castello Errante di Howl", tratto da un omonimo romanzo inglese (scommetto che questa non la sapevate!!!). Premetto che io non sono un fan assoluto dell'animazione giapponese. Ma ho la giusta dose di curiosità e ammirazione per quel mondo. E per Miyazaki in particolare. Tutto quello che ho visto di lui mi è piaciuto. Alcune cose molto, altre un pò meno. Ma siamo sicuramente su un altro pianeta rispetto all'animazione americana ed europea, sia come sensibilità artistica che come stile di narrazione.

Perchè alla base c'è una differenza sostanziale: da loro l'animazione non ha nessuna ghettizazione rispetto al target. Ci sono cartoni e film d'animazione per bambini...come per adolescenti...e anche per adulti. Non so se andando a vedere questo film mi toccherà assistere alle stesse pietose scene a cui ho assistito durante la Città Incantata: bambini che si lamentavano del film, mentre le mamme, disgustate dalle immagini forti che i cartoni propinano ai bambini, non si opponevano ad andarsene a film cominciato. Certo...la CI non era proprio quello che noi (con la nostra ristretta mentalità formata sui film Disney) siamo abituati a definire un cartone animato per bambini. Infatti non era affatto per bambini. Al massimo per adolescenti avanzati...

Insomma, "Il Castello Errante di Howl" è il mio mattaconsiglio della settimana. Vi saprò dire dopo che l'avrò visto. Au revoir!

9 set 2005

Quando sei in crisi....cerca aiuto!

Oggi è stata una delle mie periodiche giornate no creative. Ingolfato mentalmente da tutte le cose che sto seguendo e facendo contemporaneamente, per non fare torto a nessuna, non ho fatto niente. Tranne rispondere a qualche mail.
Allora sono andato in cerca di aiuto e ispirazione. Così...per vedere che aria tirava sul web. E mi sono imbattuto nel bellissimo sito www.sceneggiatori.com, dove i miei compagni del corso di Sceneggiatura per Fiction che ho frequentato quest'anno in Rai, sono assidui frequentatori.

Riporto quindi un breve paragrafo tratto da un libro di Jean Claude Carrière, inedito in Italia, "Exercice du scenario", e preso a prestito proprio dallo splendido sito sceneggiatori.com.Sono consigli utili non solo a chi è alle prime armi con la scrittura cinematografica...ma anche a chi, come me, ci lavora ogni giorno e ogni tanto si lascia distrarre dal cercare l'ispirazione, senza mettersi davanti un bello specchietto di cose che servono e che fanno sempre e comunque andare avanti una storia.

QUALCHE CONSIGLIO PUO' SEMPRE SERVIRE

Eccone qualcuno a caso:
- dare ai personaggi un'occasione. Non condannarli in anticipo, come nel melodramma, non renderli più scuri o più chiari in maniera artificiosa. Per i ruoli secondari, pensare di dare ad ognuno il "suo momento" nel film, la scena dove si esprimerà a pieno, dove andrà in fondo a se stesso. L'attore e gli spettatori ne saranno ugualmente soddisfatti.

- coltivare con discrezione l'ambiguità, e anche le sfumature. Sapere che la regia e l'interpretazione - uno sguardo qui, un gesto là - diranno più delle frasi stesse, e in ogni caso lo diranno diversamente. I bei personaggi procedono sempre in una zona di incertezza. La loro azione non è predefinita in anticipo. Può accadere di tutto. E quello che accade sul loro volto o sul loro corpo sarà interpretato in una maniera personale, ogni volta differente, dagli spettatori. Ognuno di loro, ogni volta, completa, perfeziona, a suo modo, il personaggio.

- non temere di partire da un cliché, da una situazione conosciuta. Lavorandoci sopra si arriverà all'originalità, poco a poco. Tant'è che cercando ad ogni costo una situazione di partenza assolutamente originale, stupefacente, la si rigetterà a poco a poco, la si addolcirà, la si arrotonderà, per terminare piattamente sul convenzionale. Ricordarsi la frase di Hitchcock "è meglio partire da un cliché che arrivarci" ed anche qualche celebre citazione "tutto quello che non appartiene alla tradizione è plagio" (Eugenio d'Ors), e "l'originalità è il ritorno all'origine" (Antonio Gaudì).

- tenere a mente ad ogni istante la sacrosanta regola "non annunciare quello che si deve vedere. Non raccontare quello che si è visto".

- sapere che la frase appena scritta ha conosciuto notevoli eccezioni. In Persona di Bergman, Bibi Andersson racconta a Liv Ullmann una storia che dura otto minuti. Non lascia l'inquadratura un solo istante. Dopo di che l'ascoltiamo parola per parola, ma questa volta sul viso di Liv Ullmann. Interpellato, Bergmann ha risposto che era ricorso ad un montaggio classico, un po' sull'una e un po' sull'altra. Ma questo non funzionava, non andava bene. Allora guardò i due racconti l'uno dopo l'altro dicendo (ed è vero) "una storia raccontata non è la stessa di una ascoltata".

- ripetersi che la letteratura è il nemico numero uno, che ogni sortita letteraria avvelenerà il regista, che non saprà come trasporla. Sacrificare le belle frasi, le belle idee.

- sapere che un dialogo breve obbliga il regista ad avere immaginazione.

- immaginare immagini compatte, belle e ricche, immagini emblematiche, ognuna delle quali sembra contenere il film intero. Cercare in ogni scena questa immagine centrale e costruirci intorno la scena. Fare intervenire dopo il dialogo - a meno che il centro della scena non sia proprio una parola o un effetto sonoro.

- scrivere nel tempo cinematografico, che non è il tempo teatrale né quello romanzesco. Sapere che niente è più facile che scrivere in un romanzo l'indomani mattina. Niente è più difficile che mostrare in un film che siamo nel giorno successivo e che è mattina.

- sapere che la celebre psicologia - vicina alla tipologia e alla caratterologia - è una disciplina arbitraria, da cui la verità apparente dipende da ognuno di noi. I caratteri più veri sono imprevedibili - e pertanto logici. Preferire alla logica psicologica il rigore della costruzione drammatica. Sapere che ogni azione rivela qualcosa, che non siamo più nel teatro borghese del XIX secolo, dove le reazioni del personaggio erano conosciute ancor prima della sua entrata in scena. Il cinema è come un uomo a cavallo che arriva in una cittadina del West, e noi non sappiamo niente di lui. Si va definendo poco a poco, dai gesti, dagli sguardi.

- tenere bene a mente un solo elemento teorico: ogni accadimento drammatico, per essere veramente soddisfacente, deve essere inatteso e inevitabile. Barcamenarsi come si può in questa ammirevole contraddizione.

- non dimenticare mai il suono, non considerarlo come un accessorio. Si costruisce la traccia sonora di un film nella sceneggiatura. È bene, quando si crede che la sceneggiatura sia finita, fare una lettura minuziosa seguendo solo il suono, provando a sentire già il film. Anche qui si possono trovare ripetizioni, lungaggini, come in un racconto, ed anche il vuoto, l'assenza, una povertà manifesta.

- prevedere sempre un ultimo lavoro sulla sceneggiatura insieme al regista nella settimana che precede le riprese, quando la scenografia è pronta e gli attori ingaggiati. Il film comincia a precisarsi, ad apparire. È stupefacente vedere i cambiamenti importanti che d'un tratto sembrano necessari a qualche ora dalle riprese.

- ripetere tre volte ad alta voce ogni mattina questa citazione di Céchov (dalle sue Carnets des notes) "la cosa migliore è evitare la descrizione di uno stato d'animo. Bisogna provare a renderla comprensibile dalle azioni dell'eroe".

8 set 2005

Polemiche al fulmicotone su NerosuBianco!

Dovete sapere che una volta ho incontrato uno sceneggiatore di Nathan Never che mi disse che tra lo scegliere di fare fumetti e andare a coltivare una piantagione di banane in Bolivia...è molto meglio la seconda! Questo per dire che questo mestiere (come tutti quelli creativi, credo) si sceglie solo se si sente quell'insopprimibile spinta interiore che, nonostante le porte in faccia, ti fa andare avanti, deprimendoti per poco magari, ma poi facendoti rialzare, proprio come un pugile che per quanto gliele suonano non si arrende ("Non mi fai male! Non mi fai male!", Rocky). E ringrazio Diego per il felice paragone inventato da lui.

Ieri scopro che un mio blogmate (Claudio...link sul titolo) è stato oggetto di una discussione piuttosto accesa con uno sceneggiatore di una casa editrice per cui ha lavorato. Accidenti...se se ne sono dette! Il tutto partendo da un'affermazione piuttosto incisiva di Claudio stesso, sul fatto che ha avuto la fortuna di andare a lavorare in Francia...dove il rispetto con cui ti trattano è solo paragonabile a quanto ti pagano, e non potendosi ovviamente non lamentare delle condizioni da fame con cui molti editori italiani (esclusi i soliti noti Bonelli e Disney) ti fanno lavorare. Tra cui anche quello in oggetto nella discussione. Non entro nel merito perchè sono andati sul personale...ma tiro qualche conclusione. Spero solo che questo post lo legga chi, magari, di fumetti capisce ben poco.

Il mondo del fumetto è un mondo bastardo. Ti sacrifichi una vita per cercare di guadagnare abbastanza per poter dire alla tua fidanzata (e magari futura moglie!) che quest'estate si parte, che ci possiamo permettere la macchina nuova, che per il mutuo non c'è problema, ma non ti puoi mai sentire sicuro di dove sei arrivato perchèoggi si lavora. Domani inspiegabilmente no. Claudio si sta facendo il mazzo quadrato da quando lo conosco (4 anni ormai); le ha provate tutte. Una serie di delusioni, ma soprattutto la sufficienza di molti editori che prima lo invitavano a farsi avanti, per poi non dire un "no, non mi interessa, mi dispiace". Solo il silenzio. Ma lui ha le spalle larghe...perchè ci crede dannatamente in questo mestiere. Ci crede come un pugile che si fa spaccare tutte le ossa della faccia ma non si arrende. E guarda che gli va a capitare. Solo perchè nel suo blog esprime la sua personale opinione su una situazione di mercato abbastanza oggettiva....

Dovete sapere che di recente ho sentito di nuovo quello sceneggiatore. Era stupito che non avessi ascoltato i suoi consigli e che non avessi aperto la piantagione di banane. E io gli ho detto che anche grazie a lui adesso sto facendo, più o meno, lo sceneggiatore. Come dire...tuttto quello che non ti uccide ti rende più forte. E io mi sento ora, nonostante le tranvate subite negli anni, molto più determinato di quando non ho cominciato. E anche Claudio. E se qualcuno mi chiedesse..."Ma non sei dispiaciuto per quello che è successo?!" risponderei con la frase votata dall' AFI come la migliore nella storia dei primi cento anni di cinema...."FRANKLY, MY DEAR, I DON'T GIVE A DAMN!" Che possiamo tradurre (non ricordando la battuta precisa dal film): "Francamente cara...me ne infischio!". Buonanotte.

7 set 2005

A proposito di Jessica Alba...



A proposito di Jessica Alba, di cui avevo parlato a proposito di Wonder Woman, sperimento tutte le nuove scoperte su come fare link, usando da oggi Mozilla al posto di Safari come browser. Il titolo è linkato, la foto è linkata, Jessica Alba è linkata. Insomma, sto diventando un hacker.
Cmq, per non sembrare un netnerds che passa le sue ore a cercare donnine e sperimentare nuove cose, uso il volto di Nancy per ricordarvi di vedere assolutamente SIN CITY se non l'avete ancora visto: è un film spettacolare, con una fotografia da paura, e un'insospettabile performances di Mickey Rourke nei panni del più famoso antieroe mileriano di Sin City: Marv!
L'immagine è il solito banale trucco per fare aumentare gli accessi...ehehe ;-)

Accura alla Belladonna! (post maschilista)



Altri nomi: ciliegia della pazzia, solatro furioso

Famiglia: Solanaceae.
Giacimento (Habitat): raramente esistente, in boschi e paesaggi coltivati.
Aspetto: Cespuglioso, fetida e vischiosa, foglie ovate. Frutti a bacca, lucidi e neri, sferici con un persistente calice a cinque lobi.

Principi attivi: Alcaloide, principalmente atropina, josciamina, scopolamina.
Commento: assicurarsi sempre della classificazione della pianta, viene usata come stupefacente

Pericolosità tramite: frutto.
Principalmente mangiato: frutto.
Periodo: luglio-novembre.

Valutazione: notevole pericolosità
Subito: portare rapidamente dal medico e assicurarsi della classificazione della pianta

Sintomi:
Siccità della pelle e della bocca, pupille dilatate (Midriasi), tachicardia, nausea, vomito,disturbi gastrointestinali fino all'atonia, alti stati di eccitazioni psichiche, allucinazioni, in fasi successiva turbamenti della coscienza, raramente crampi. Sintomi d'intossicazione possono avvenire in tempo differito.

Terapia:
Domestica: nessuna, ma assicurarsi della classificazione della pianta.

In caso di consumo di parti della pianta:
Medica: Ipecacuanha, dopo il vomito: Carbone (Ultracarbon(R)), controllo.

In casi di eccezionale gravità procedere sempre con la richiesta allo specialista
In caso di una sintomatica grave e identificabile "anticholinerger": "Physostigminalicylat".

Anche Bond sbaglia. Figuriamoci io...


Vignettina carina trovata casualmente sul web. E visto che ne è protagonista uno dei miei personaggi preferiti, 007, è ancora meglio. Tutto questo per dirvi che mi cospargo il capo di cenere. Rileggendo alcuni post ho visto ignobili errori di ortografia, per sviste di battitura. Mi faccio anche un pò schifo, visto che dico di fare lo sceneggiatore, cioè in teoria uno che con le parole ci lavora...comunque: tipo fioretto (mai fatti) del catechismo (mai frequentato) da oggi cercherò di rileggere i post e scovare gli erroracci prima di pubblicarli...
Parola di boyscout (mai fatto neanche quello!)

6 set 2005

Avalonia special preview!

Ecco a voi la strepitosa cover del primo numero di Avalonia Special! Il primo di una minserie di 3 albi, a colori e in formato A4, edita da Salvatore Taormina e in uscita a Lucca Comics! Un albo di cui sono particolarmente orgoglioso...ma della cover ancora di più! Un tripudio, opera di Claudio Stassi (ai disegni e ai colori a mano) e Sergio Algozzino (al ritocco digitale)!



ps: adesso si dovrebbe vedere....

Mazinganostalgia


Un titolo preso a prestito dal bel libro di Marco Pellitteri sulla "Goldrake generation" (che consiglio caldamente...) e vi lascio sognare con delle parole che da sempre risuonano nelle nostre orecchie.
Dopo aver scritto quelle righe sui cartoni moderni mi sono depresso e quindi ho pensato a tutti i miei amici coetanei della generazione dei robottoni....

Mazinga Z

Quando udrai
Un fragor
A mille decibel
Su dal ciel
Piomberà
Mazinga
Veloce e distruttore come un lampo
Non dà scampo
Odia la paura
Non conosce la pietà.
Altolà
Falsità
Fermati malvagità
Su di voi
Avvoltoi
C'è Mazinga
C'è Mazinga Sì!!
Con gli occhi può incendiare
Un'astronave che va!
Quando tu
Soffrirai
Sotto la schiavitù
Su dal ciel
Piomberà
Mazinga.
Col cuore fermo
Nell'immenso vuoto
Va contro l'ignoto
Se lassù lo incontrerà.
Ama la verità
Gli oppressi difenderà
Per la tua libertà
C'è Mazinga.
Mazinga Z
Mazinga Z
Mazinga Z
Mazinga

Di cartoni, pterodattili, libri e occhiverdi...



Buongiorno a tutti. Oggi mi sono svegliato con tanti buoni propositi per la giornata e prima di cominciare vi lascio alcune riflessioni carine che ho fatto. Poi arriviamo alla copertina, che sembra male che parlo solo dei libri dei miei amici.

La prima: ieri è cominciata la maratona Anime su MTV. Quella di pomeriggio me la sono persa, ma quella di sera l'ho "vista" (si fa per dire!). Non c'era un cartone, dico uno, che non fosse la solita stronzata di ragazzini con gli occhioni che piangono che picchiano con spadone più grosse di loro e si impacciano come deficienti appena arriva una persona dell'altro sesso!!!! Per giunta erano tutti primi episodi e tutti in giapponese!!! Io odio il giapponese!!! Sergio millantava cose fantastiche, tipo la nuova serie di Harlock, ma niente in vista! Aspetteremo e vedremo. Ma credo di aver capito che saranno tutte prime puntate per vedere se qualcuna va bene, e poi tradurle e programmarle...

La seconda riflessione è un pensiero da Settimana Enigmistica. "Lo sapevate che"....chi lascia commenti nei blog deve decifrare "il verso di uno pterodattilo a cui va l'acqua di traverso" (cito testuale il grande sceneggiatore Giovanni Di Gregorio)?! Effettivamente non mi ero mai reso conto di come certe volte (con certi caratteri soprattutto) è veramente difficile leggere quegli sgorbi...che sembrano profezie della Pizia!

La terza è la copertina. Quest'estate ho letto credo sei libri. Uno di quelli è questo. E lo dico a GianM e agli altri amici appassionati di giallo e noir. E' un romanzo fantastico, un thriller crudo, che a volte sfiora l'horror, ci sono tracce di mistery (gli ufo nazisti), e una storia d'amore appassionata e disperata. Ti lascia l'amaro in bocca e soprattutto ti fa venire voglia di leggerne il seguito (è il primo tomo di una quadrilogia!!!). Mitico Nerozzi!

La quarta è "occhiverdi". Un pensiero a GianF che mi lascia tracce nel blogghe! Ci vediamo presto!

5 set 2005

Vecio Wonder


Ah, oggi sono stato bravo. Ho cercato di lavorare, anche se ogni tot buttavo un occhio a internet, e non vi ho inondato di messaggi. Avevo pensato a tante cose da scrivere. Su Mazinga, su Lupin, su OO7, ma poi mi rimettevo a lavorare e amen.
Cmq non disperate. Sono argomenti nel cassetto che prima o poi affronterò.
Voglio concludere la giornata con questa cosina carina che ho trovato sul blog del "vecio della montagna", che vi consiglio caldamente di visitare perchè più o meno ogni giorno quell'uomo (amico di Giuliano, ovviamente) riesce a fare una striscia nuova...ed è sempre divertente!!! Questa è un omaggio a Wonder City, di cui tanto si parla ormai (ma aspettate ottobre e poi...), per la quale anche il nostro Stassi ha fatto un disegno strepitoso che trovate al solito blog...

nero su bianco

...una delle altre amiche di WW!



Non vi avevo detto che ci sarei ritornato?! Infatti, sorpresa-sorpresa, è apparso il calendario di settembre 2005!
Prometto che i primi due che mi dicono chi è (non il nome, è chiaro) questo personaggio vincono una copia di un numero qualunque di Avalonia prima serie che gli manca! Ahhh...che bello! Mi sento ai tempi del Marvel no-prize!

Tutt'a un tratto...il libro di Sergio!



Parliamo di fumetto. Anzi...di Fumetto. Credo sia già abbastanza difficile scrivere dei buoni fumetti. Forse è ancora più difficle scrivere dei buoni saggi sul fumetto. Si rischia nel primo e nel secondo caso di cadere nel già visto, nella sterile ripetizione, in analisi qualunquiste o estremamente personali che in nessun caso aggiungono qualcosa al già detto o al già fatto. Beh, Sergio c'è riuscito. A fare entrambe le cose intendo. Fa buoni fumetti (e le cover della serie Avatar di cui vi parlerò parlano da sole...) ma è riuscito a scrivere anche un buon saggio sul fumetto. Anzi. Un saggio sull'evoluzione del tratto nel fumetto. Un excursus dalle origini che non incensa i grandi maestri e dice quanto sono bravi. Anzi, spesso lascia spazio ad autori diciamo secondari, che hanno fatto proprio un segno, un'evoluzione del tratto fumettistico e che, magari, solo altri ben più famosi hanno portato a compimento e fatto diventare uno standard. Una lettura molto piacevole anche per chi non è appassionato, ma solo curioso. Si legge bene, è divertente, e vi rinfresca le idee su cosa sia il fumetto.
Da leggere a tutte le ore del giorno, non ha controindicazioni. Ah! Segnalato nella shortlist del Premio Fossati. Mica cotiche!

http://www.zainoblog.splinder.com/



Non ci posso credere! Anche il Faillone ha il suo blog! Io lo metto subito nei links! La mania del blog contagia il mondo!
Ho scelto un disegno di Marco che credo rispecchi la sua enorme abilità tecnica, e anche un pò il suo gusto dethguttural...

Due parole su Enzo Baldoni scritte da Trudeau.



Ecco: cercavo un'immagine da mettere nei precedenti post, ma non me la sentivo di mettere una sua foto. Indelicato.
Non sono un'agenzia di stampa e non sono nessuno, in fondo. Poi ho trovato questa. La copertina del numero di Linus dedicato a lui, con un disegno originale in copertina di Garry Trudeau in sua memoria. Commovente, come lo sono sempre le cose più semplici dette con partecipazione. Era la cosa più vicina forse alle spirito di questo blog, che di fumetti parla e straparla. Ma che vorrebbe parlare e straparlare anche di cose più serie, ogni tanto...

Due parole su Enzo Baldoni scritte da me.

Ho visto sul sito di Comicus l'accorato ricordo a firma di molti autori di fumetto italiani, e anche io ho voluto prendere la palla al balzo per scrivere un mio pensiero su di lui. E Marco Rizzo mi perdoni se lo metto nel mio blog invece che su Comicus, come gli avevo promesso un pò di tempo fa.

Io Baldoni lo conoscevo. Professionalmente parlando, s'intende. Anche io ho lavorato in pubblicità, per cinque lunghi anni. E lui, insieme a pochi altri, era davvero uno dei miei punti di riferimento. Quando in agenzia si faceva una campagna io dicevo sempre: "Facciamo una cosa stile Balene!". Poi, ma solo dopo, ho scoperto che quest'uomo era molto più vicino a me di quanto non credessi: i fumetti tra le sue grandi passioni (come molti pubblicitari), traduttore di Corto Maltese, di Linus e di altre cose. Quello che ha portato la striscia di Donnesbury in Italia. Inutile dire che quando ho visto al telegiornale la notizia (un anno fa, ormai) del suo rapimento prima, e della sua morte poi sono rimasto davvero sconvolto. No. Sconvolto non è la parola esatta. Schifato. Ecco, schifato è meglio. Quando seppi che era stato ucciso, con un nodo in gola dissi a me stesso: "Ma perchè proprio lui, cazzo?! Ne liberano e pagano per decine di ostaggi e invece lui...".

Non amo essere retorico e non riesco a esserlo neanche troppo quando scrivo così di getto. Da quando ho cominciato a leggere quello che scriveva nei suoi diari di guerra, nel suo sito, l'ho cominciato ad ammirare. Più di quanto già no lo facessi. Diciamocelo pure: il fumettista non è solo un mestiere pigro...è anche un po' vile. Tranquillo nella tua stanzetta, te ne frega ben poco (o comunque ti sfiora solo sottilmente la coscienza...) di quello che succede fuori dalla finestra. Beh, io mi sono sentito un pò così. Scrivo fumetti. Faccio intrattenimento. Ma cosa faccio...non dico per cambiare, ma almeno per aiutare questo schifo di mondo in cui viviamo?! Un cazzo. Speriamo sempre che ci sia qualcuno migliore di noi che faccia qualcosa. E quando qualcuno di questi uomini migliori ci lascia pure la vita, come la mettiamo?!
Mi vado a fare un drink con Marco Rizzo e gli dirò che ho scritto queste righe. E poi me ne faccio un altro per cercare di dimenticare quanto siamo bravi a parlare e scrivere ma non a fare, noi fumettisti. E poi mi darò due schiaffi...

Due parole su Enzo Baldoni scritte da lui stesso.

"Supera il quintale, è alto 1 metro e 86 e le sue cinture vanno dal 110 in su: Enzo Baldoni è certamente uno dei creativi più grossi d'Italia (forse d'Europa). Viene da esperienze molto formative: dopo aver fatto il muratore in Belgio, lo scaricatore alle Halles, il fotografo di nera a Sesto San Giovanni, il professore di ginnastica, l'interprete e il tecnico di laboratorio chimico, un incontro con Emanuele Pirella gli fa capire che fare il copy è meglio che lavorare. Il suo maestro è Pino Pilla, il suo primo art è Fritz Tschirren, il secondo Franco Moretti, il terzo Maurizio Dal Borgo: con quest'ultimo ha fondato il gruppo creativo leader in Italia: "Le Balene colpiscono ancora."
(tratto dalla presentazione del sito www.lebalene.it, il gruppo creativo guidato da Enzo Baldoni)

"Non c'è niente da fare: quando uno è ficcanaso, è ficcanaso. E' insopprimibilmente curioso, gli interessano i lebbrosi, quelli che vivono nelle fogne, i guerriglieri. E poi non gli basta fare il pubblicitario, deve occuparsi anche di critica di fumetti, di traduzioni, di temi civili e perfino di robbe un sacco zen. Ma soprattutto di ficcare il naso dove i governi non vorrebbero: dal Chiapas alle fogne di Bucarest, dallo sterminio dei Karen birmani ai massacri di Timor Est, dal lebbrosario di Kalaupapa ai dissidenti cubani fino alle montagne della Colombia dove si annida il più potente esercito guerrigliero del mondo: le FARC"
(tratto dalla presentazione del sito www.lebalene.it/enzo, il diario on-line di Enzo Baldoni)

Guardiamo al wonderfuturo!



Ma quante cose belle e carine si vedono su internet! Solo che senza blog come cacchio facevo a condividerle?!
Cmq, quest'immagine è un'imperdibile capo d'abbigliamento che spero alcune nostre amiche (come Cecilia...) non si faranno scappare. Costerà una barca di dollari, ma visto come è riprodotta male l'immagine nulla vieta che uno se lo possa fare in casa.


Questa invece è la prima immagine teaser del film (?) di Wonder Woman (dicono...), che a quanto leggo sarà scritto da Joss Whedon, l'autore di Buffy, che ha dimostrato di saper gestire i personaggi femminili. Ma in televisione e sui fumetti, dico io! I film dei supereroi sono già difficili da fare quando i protagonisti sono maschili. E poi il pubblico di questi film sarà almeno al 95% maschile, quindi c'è una forte immedesimazione. Ma con un personaggio femminile? Del calibro di WW per giunta? Cioé, mica bau bau micio micio: si parla della prima supereoina della storia del fumetto moderno! Poi ripenso ad Elektra...e sento che uno dei miei miti verrà distrutto dalla celluloide, lasciando alle generazioni future il ricordo ridicolo di un personaggio che ridicolo non ha proprio nulla. Anzi, è come Supes e Bats e come tutti gli eroi Dc: si prende dannatamente sul serio!
Comunque....staremo a vedere. Spero solo che non ci mettano Jessica Alba...

Wonder nostalgia



Purtroppo quando sento la parola Wonder Woman si accende anche il file dei ricordi: la famosa, naif, e indimenticabile serie per la televisione che tutti noi abbiamo visto, con quel mito di donna che era Linda Carter...e che nel nostro immaginario maschile era accompagnata forse solo da Daisy Duke di Hazzard, da Margot di Lupin, e da poche altre. Se cercate sul web troverete migliaia di sue foto...ma per lasciarla nella memoria di questo sito ho scelto questa! Spero vi piaccia!

4 set 2005

Edizioni Bertuccia



Sono davvero molto contento di poter fare un pò di pubblicità a questi ragazzi delle Edizioni Bertuccia. Li ho conosciuti quest'estate, durante un seminario che ho fatto alla Scuola Internazionale di Comics di Roma, dove sono tutti allievi.
Sono in gamba, sono organizzati e si danno da fare. Dal sito traspare un continuo inventarsi, e questo mi piace. Spero che le nostre strade professionali si incroceranno, prima o poi. Intanto sono proprio curioso di vedere questa Maya....che mi sembra che abbia tutte le carte in regola per essere qualcosa di carino. Ci becchiamo in capitale, silvano! Aloha!

Tutti al mare!



Sapete che vi dico?! E' domenica. C'è un sole che spacca le pietre. In vacanza mi sono beccato solo brutto tempo. Adesso, tornato in città dovrei scrivere un sacco di cose. E io invece sapete che faccio? Me ne fotto (come dissero in quel celebre film di cui non rammento titolo, regista, attore, etc)! E me ne vado tre ore al mare a riposarmi la schiena (che stare seduto 10 ore al mac, dopo il mio bel colpo della strega non mi fa proprio bene...), a finire di abbronzarmi sennò le mie amiche romane pensano che il mito del sole siciliano è solo una bufala pubblicitaria, e a mangiarmi una bella "brioscia col gelato!"

Ps: lo so, Snoopy non c'entra un cazzo! Ma non volevo lasciarvi senza la solita immagine che fa tanto blogghe...