26 giu 2008

Opera prima.

Ricevo e pubblico con piacere: "La Grafimated Cartoon- Scuola del Fumetto di Palermo in collaborazione con l’Associazione Aiamola è lieta di invitarvi alla presentazione del volume a fumetti "la Tonnara di Mondello", che si terrà presso la torre della Tonnara di Mondello nei giorni di sabato 28 e 29 giugno dalle ore 11.00 alle ore 19.00. Il fumetto di 24 pagine, da un soggetto di Angelo Agnello che ne realizzerà la sceneggiatura insieme alla figlia Fabrizia, e' stato affidato ai disegni di Lelio Bonaccorso, giovane fumettista messinese diplomatosi presso la Scuola del Fumetto di Palermo, che attraverso uno stile di disegno evocativo e dinamico ricostruisce momenti di vita quotidiana vissuti all’interno dell’antico manufatto edificato per proteggere la tonnara di Mondello dagli attacchi dei pirati. Sarà prevista una mostra delle tavole originali e al contempo, l’autore del fumetto sarà disponibile nella stessa sede ad accogliere il pubblico intervenuto, con un'estemporanea di disegno dal vivo . La mostra sarà aperta al pubblico il 28 e 29 giugno dalle 11:00 alle 19:00 e saranno presenti alcuni allievi della scuola che omaggeranno gli intervenuti con disegni estemporanei. Il volume inoltre sarà distribuito in abbinamento con il Giornale di Sicilia, domenica 29 giugno."

La storia riportata ne "la Tonnara di Mondello" è ispirata ad un avvenimento realmente accaduto alla fine del ‘700: Il borgo marinaro di Mondello nasce attorno ad una tonnara. Li la vita era dura e pericolosa, costellata da attacchi pirateschi che incutevano il terrore tra i pescatori e gli abitanti del villaggio. Maria e Salvatore vivono queste paure sino al momento estremo in cui perdono un amico, allora il peso di quella vita diventa insopportabile e Maria prende la sua decisione.

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NOTA del MATTA: Diavolo d'un Lelio. La sua opera prima completa, dopo le tante collaborazioni estemporanee con Tunuè e Becco Giallo. Bravissimo davvero. Io ci sarò, per prendere l'albo e per farmi fare un disegnino dal vivo.

23 giu 2008

Un silenzio da rompere...a MANI NUDE.

Leggo con una certa amarezza le riflessioni di Paola Barbato riguardo lo strano silenzio (soprattutto telematico, il luogo dove ormai tutto nasce prima di finire in altri media) attorno il suo nuovo romanzo, MANI NUDE (blog ufficiale curato da lei) recentemente stampato dai tipi di Rizzoli. Io avevo letto il precedente, BILICO, e per questo l'avevo amata e odiata allo stesso tempo. Se avete tempo e accettate un consiglio, cercate anche quello in libreria, o leggetevi qualche recensione, tipo questa qui. Quindi MANI NUDE l'ho comprato quasi subito dopo l'uscita, ma ancora non l'ho letto. Certo, io come autore che conosce altri autori di fumetto, sapevo (o quasi) cosa aspettarmi dal suo stile, quindi il mio acquisto vale poco nelle leggi dei grandi numeri dell'editoria di varia. Ma non ho bisogno di leggerlo fino in fondo per farvi venire la curiosità di comprarlo e leggerlo.
Forse (e spero che il tempo dia ragione a me e a lei, per questa affermazione) è il tipico libro da pomeriggi invernali, più che da canicola estiva. E questo (vedi titolo, copertina e conseguente riassunto in copertina), forse ha scoraggiato molti dei probabili lettori interessati che lo hanno (??) visto sugli scaffali delle librerie. Ma questo non dovrà fermare i vostri acquisti. Paola Barbato è una che prima di tutto ci mette le idee e lo stile, quando scrive qualcosa. E credo che i suoi Dylan Dog parlino chiaro. Nei romanzi che ha scritto (opinione testata per ora solo su BILICO) usa le stesse armi per inchiodarti alla pagina: idee nella trama e stile nella narrazione. Quindi, al di là delle letture stile "pecora" che ci siamo sorbiti tutti (Camilleri, Moccia, et katzate varie), la Barbato è una che sa come scrivere. E questo credo che sia già un passo avanti nella nostra malconcia editoria...
Quindi mi sento di diffondere il verbo: compratevi MANI NUDE. Poi se volete prendervela con lei perchè non vi è piaciuto o, ancora meglio, perchè vi è piaciuto moltissimo scrivete sull'altro blog di MANI NUDE, che è aperto alle Vostre, di recensioni (tranne, ovviamente, parolacce, insulti gratuiti, bestemmie e cosette di questo tipo). Basta che gli mandiate il testo via mail, e lei lo pubblicherà. Insomma, fate qualcosa, ma rompete questo assordante silenzio!

19 giu 2008

Il Matta inafferrabile!


"Le risorse di questo Mattaliano hanno dell'incredibile: continua a eludere tutti i nostri posti di blocco, tutti i poliziotti di quartiere, le volanti, tutto insomma. Appare e scompare dai luoghi neanche c'avesse la supervelocità. Neanche fosse Harrison Ford...minchia e minchionello!" Così il Commissario Marranzano descrive con una certa frustrazione lo stato dell'arte della caccia all'uomo. Sceneggiatore cresciuto a fumetti di supereroi, film e telefilm americani con eroi abili a districarsi nelle situazioni più impossibili, il Mattaliano sembra che avere appreso molto più di quello che non sembrasse, quasi come se un giorno gli dovesse servire. Novello MacGiver insomma, che con un coltellino ed un fiammifero ti costruiva una bomba atomica. La zona di caccia è sempre Milano e dintorni: tra metropoli caotiche e quiete periferie, con gente che pensa solo ai fatti suoi, il Mattaliano sembra avere vita facile nell'apparire e sparire. Sempre stamattina, durante la conferenza stampa del Commissario Marranzano, alcuni colleghi hanno fatto una dimostrazione davanti il commissariato, urlando a squarciagola frasi del tipo: "Lasciatelo in pace!", "Meglio che stia dove sta, invece che rompere con l'Egitto!", "Meglio un Matta latitante che un Matta sceneggiatore!","E' meglio che lo trovate voi, prima che lo troviamo noi!". Insomma, non si capisce se la manifestazione era solidale con lo sceneggiatore o con la Polizia. La caccia all'uomo comunque continua, e le forze dell'ordine stanno pensando di allestire una taskforce di agenti operativi selezionati tra i ROS, i GIN, i FIX, i ROX, i NOX, i FOX e gli MTV per stanarlo con metodi di guerriglia urbana e suburbana. Se è vero che è capace di cibarsi anche per un mese di bacche e radici, ma che non resiste alla pasta alla Carbonara, forse gli agenti potrebbero riuscire a prenderlo per la gola. Basta che non ci passino il cappio, per quella gola. Perchè come direbbero i suoi colleghi: "Meglio un Matta-sceneggiatore, che un Matta-martire!". (fonte: carbonara.it)

18 giu 2008

E' un mondo adulto...si sbagliava da professionisti!


Da Universinet.it - Clamoroso errore degli "inesperti" del ministero che chiedono di commentare la figura della donna citata secondo loro in una poesia di Montale dedicata ad un uomo! Boris Kniaseff. Chi sarà mai costui? La poesia di Eugenio MONTALE, Ripenso il tuo sorriso (tratta da Ossi di seppia, 1925) non è dedicata ad una donna bensì all'amico del poeta il ballerino russo Boris Kniaseff.
Infatti nel testo della poesia c'è un vocativo maschile (... o lontano... ) che non lascia ombre di dubbi sul fatto che il destinatario della lirica sia di genere maschile. Che cosa direte adesso ai ragazzi che a causa di questo errore saranno penalizzati nella prova più importante?Forse gli esperti del ministero volevano mettere alla prova la capacità di arrangiarsi dei ragazzi, pensateci bene, in fondo siamo in Italia e solo in Italia si può essere cosi impreparati e dilettanteschi nell'approntare il testo per la traccia della più importante prova di esame della scuola nazionale. Ma non basta secondo gli esperti l'errore sarebbe doppio. «Qualunque mediocre cultore di Montale sa che il tema della "figura salvifica della donna" compare molto dopo nella carriera del poeta. Precisamente nel "mottetti", testi brevi di intonazione popolare, contenuti ne "le Occasioni". La raccolta è uscita anni dopo "Ossi di Seppia" del 1925, in cui è contenuta "Ripenso al tuo sorriso", la poesia che i maturandi dovevano commentare». Uno scivolone su tutti i fronti quindi. «Sì, perché se si assegna un tema, occorre che gli studenti abbiano informazioni esatte.

Sarei proprio curioso di leggere uno di quei temi. Vorrei proprio scoprire dove l'hanno scovato "la pensata effige della donna" in quei versi dedicati a un uomo». Per la cronaca Boris Kniaseff è un coreografo, presumibilmente russo, di cui Montale parla anche in un suo articolo, uscito nel 1955 sul "Corriere dell'Informazione", dal titolo "La fiera di Soročincy di Musorgskij e racconto d'inverno di Rossellini". Baris Kniaseff, che il poeta conobbe anni prima, viene citato come coreografo de "La fiera di Soročincy".

Nota del Matta (latitante si, mica sordo): La notizia è copiata da QUI. Forse che sia tutto un metodo per evitare ai ragazzi di copiare?! Tanto, con la traccia sbagliata, anche se scrivono delle cose giuste, sono in torto lo stesso.

Incredibili rivelazioni sulla latitanza del Matta!


"Svolta improvvisa nelle indagini sulla latitanza dello sceneggiatore Mattaliano. Secondo le parole del pentito Romilar è stato avvistato a Vanzaghen, in provincia di Milano, a saltellare per i campi, con un fiore in bocca, cantando a squarciagola "la vispa teresa". Il Commissario Marranzano, che segue le indagini ha detto: "Non sappiamo chi sia questa Teresa...ma lo scopriremo presto". Gli investigatori comunque hanno fatto un confronto ed è emerso che effettivamente qualche giorno prima il Mattaliano si era imbarcato sotto il falso nome di "Matt Manley" su un volo per Milano, contando sulle sua fisionomia nordica per non essere riconosciuto. Grazie ad un identikit molto preciso, fornito da un team di suoi colleghi disegnatori e diffuso a Milano, la polizia della Metro lo ha riconosciuto subito: è stato oggetto di alcune segnalazione nei pressi della stazione Buonarroti, dove sembra abbia vagato per giorni, fermando alcuni passanti secondo uno schema che sembra rivelare che lui li conoscesse bene. Tutti i passanti fermati dal Mattaliano e ascoltati dalle forze dell'ordine, infatti, sono stati soprannominati "i Quelli" per via delle assonanze dei loro nomi (Castelli, Boselli, Bonelli, Cajelli, Campidelli, Marcheselli, etc), ma tutti hanno negato di averlo mai conosciuto. Alcuni pensano ci sia un collegamento con la presenza in quella zona di una nota casa editrice di fumetti, ma ancora nessuna pista concreta sembra collegare l'impresa milanese alla fuga dalla realtà di questo giovane e promettente creativo. Intanto il Mattaliano, braccato dalla polizia, fa perdere ancora le sue tracce. Ma oramai le forze dell'ordine gli sono addosso. Si tratta ormai solo di tempo per scoprire le ragioni di questa fuga. Intanto dopodomani uno speciale "Chi l'ha visto...lo lasci perdere!" andrà in onda su Tele Terùn. Ospite in studio Mara Carfagna, Ministro delle Pari Opportunità, che interverrà sullo scottante tema delle opportunità lavorative nel mondo giovanile, che se sei bianco, eterosessuale, cristiano e ricco non ci sono problemi. Altrimenti ti attacchi. Ma la domanda che ci facciamo è questa: a quale di queste categorie non appartiene il nostro fuggitivo?!" (fonte: panza.it)

13 giu 2008

Il Matta ancora latitante!


Rimane un mistero il luogo in cui si nasconde il noto sceneggiatore Manlio Mattaliano, latitante dal suo blog da più di 15 giorni. Gli investigatori, seguendo una segnalazione anonima, lo hanno cercato invano tra i vecchi casali abbandonati dell'entroterra siciliano, ma al loro arrivo hanno rinvenuto solo alcuni fogli stropicciati con scritto sopra, in tutte le grafie, la frase "Il mattino ha l'oro in bocca". La soffiata per ritrovarlo quindi non è stata stata fatta per tempo: lui si è spostato, lasciando dietro di se solo altri enigmi: perchè se n'è andato mollando tutto?! Perchè non scrive più le sue amene cazzate sul blog?! La sua fidanzata e gli amici, disperati, lanciano un appello: "Manlio, ritorna! Troveremo una sistemazione per Lucca, non ti preoccupare!". Secondo gli inquirenti questo messaggio, forse un codice abituale tra quelli che si definiscono "fumettari", nasconde una delle ragioni della sua misteriosa scomparsa. Il PM ha detto che un teste chiave sarà un certo Claudio Stassi, noto nell'ambiente per le sue opere a fumetti di denuncia alla mafia, che potrebbe riuscire a mediare con il boss del quartiere Brancaccio per ottenere informazioni sullo scomparso. Intanto "si investiga a 360 gradi" dichiara il Commissario Marranzano, titolare delle indagini. Un modo come un altro per sottolineare la mancanza di una pista precisa. E intanto la comunità blogger italiana, che non aveva notato l'assenza del collega, si lancia in appelli mediatici per ritrovarlo. Forse troppo tardi. (fonte: panza.it)