Qualcuno dice che il mio blog è un po' troppo autoreferenziale. E' vero. Parlo di me (ma questo fa parte della filosofia del blog) e dei miei fumetti (e questo invece è autoincensarsi). Da troppo tempo non segnalo libri, fumetti o cose varie e diverse. A parte la meschina scusa che quando sei intunnelato (bel neologismo!) nei tuoi lavori e nei tuoi casini ti affacci sul mondo con molta pigrizia...e anche le cose più ignobili che si sentono lasciano il tempo che trovano (il latte avariato della Nestle? Ci stupiamo della Nestle? Una delle più grandi multinazionali boicottate in tutti i modi dai no-global...anche a ragione, perbacco!)...la verità che ogni tanto sentiamo il bisogno di non pensare.
Ecco perché oggi condivido con voi una riflessione sul FARE fumetti. Cosa è per voi il fumetto? Per me è stato per molto tempo (e forse lo è ancora..) intrattenimento. Non sempre le storie che scrivo sono portatrici di messaggi (che, attenzione, è molto ben diverso dalla morale..). Anche se da un pò di tempo sto cercando di cambiare registro...e me ne sto accorgendo mettendo mano a qualche storia che dovrei poter pubblicare (sperem!!!) in Francia. In Francia hai una libertà che in Italia, in genere, non ti è concessa. Non sei obbligato a creare dei personaggi che, nel gergo degli sceneggiatori, si chiamano "angeli viaggiatori". Che non cambiano, cioè, di avventura in avventura perchè devono sempre essere uguali a se stessi...
Puoi anche permetterti di far fare al tuo personaggio una parabola ascendente (o discendente) che in qualche modo lo faccia uscire "cambiato" alla fine della storia.
Ecco, io ci sto provando. E ho deciso di concentrarmi parecchio su questi due elementi (evoluzione dei personaggi e messaggio) dopo avere letto un fumetto che sapeva a prima vista di intrattenimento puro...GENETIC GRUNGE!
Due volumi editi dalla Free-Books che vi consiglio caldamente di reperire.
A parte che i disegni sono fantastici, la storia è davvero notevole. E se per certi aspetti assomiglia molto alle tematiche di Sky Doll, dall'altro è molto più affondata nella realtà. Per quanto possa esserlo una parodia ciberpunk...non dal sapore di favola, come nel capolavoro di Barbucci&Canepa, ma dal sapore di novella amara ed esistenziale. Si parla di clonazione umana, ambientalisti messi al bando, traffico di bambini e di organi. Il tutto chiaramente così enpassant (come cazzo si scrive?!) che neanche te ne accorgi...ma se ti fermi anche solo per un momento a fissare le tavole senza leggere la storia...scopri che ogni vignetta è una leggera baionettata nel cuore. Il fumetto è anche messaggio? Non denuncia, o morale. Messaggio. Cioè asserzione universale (o personale dell'autore) su un dato argomento. Che poi il lettore potrà essere libero di condividere o no, sia chiaro. Voi che ne pensate?
Ps: non so se c'entri qualcosa...ma qualche giorno fa mi sono iscritto a "Medici Senza Frontiere". Non perché esercito abusivamente ANCHE la professione medica (come qualche amico maligno aveva sottolineato) ma perché sentivo di doverlo fare. Ero alla ricerca di un messaggio? O ero alla ricerca di qualcuno che fosse portatore di messaggi per poter scegliere se condividerli o meno? Lo scoprirò.....
Meditate gente, meditate.
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