28 dic 2006

Di memorie perdute, pistole fumanti e montaggi arditi.

Io ho uno strano rapporto con il cinema. Odio prendere pacchi. Nel senso di andare a vedere film che non mi lasciano nulla quando esco dalla sala...nessuna sensazione: che sia divertimento, angoscia, esaltazione o commozione. Odio vedere quei film che non dicono niente, che vorrebbero essere qualcosa che non sono, magari con regie assurde, sceneggiature da pietà, ritmi sonnacchiosi e pedanti. Ma quando esco dal cinema soddisfatto, sono l'uomo più felice del mondo. Anche perchè penso che nessuno mi ha rubato quegli ormai 7euro che costa il biglietto. Da un pò di tempo mi va bene. Recentemente ho visto due ottimi film. E azzeccarne due, uno dietro l'altro, per i miei gusti è davvero una cosa strana. Il primo, un mesetto fa, è stato The Departed di Martin Scorsese. Il secondo l'ho visto l'altro giorno ed è The Prestige di Cristopher Nolan (autore di uno dei miei film culto: Memento). Ed è paradossale perchè sono entrato gratis in entrambe le occasioni.

Se il primo è una sarabanda di doppi e tripli giochi, giocata molto più sulle vite e sulle psicologie dei personaggi che sull'azione, con un finale mozzafiato e amaro, il secondo è davvero un piccolo capolavoro di regia e sceneggiatura. Dopo la parentesi (per me vergognosa) di Batman: Begins, Chris Nolan torna a giocare con i montaggi tra presente e passato alla Memento che lo hanno reso famoso. La storia la potete leggere ovunque sul web e vi consiglio caldamente di andarlo a vedere. Forse lo capirete solo alla fine, come me, ma è un film drammatico, angosciante. Che vi lascia addosso una sensazione indefinibile. A tratti crudo, ma non c'è nulla di gratuito nelle scene più forti. Colpi di scena fino alla fine, uno splendido David Bowie nei panni del geniale scienziato Nikola Tesla, un ironico Michael Caine nei panni del signor Cutter, il costruttore e ideatore di giochi di prestigio e mentore dei due protagonisti rivali. Tutto il film è una sfida ossessiva, basata quasi più sulla vendetta che sulla voglia vera e propria di primeggiare sull'altro. Forse qualcuno meno "fumettaro" di me storcerà il naso per il colpo di scena un pò fantascientifico del finale...ma anche questo non è del tutto gratuito. Se conoscete un pò la vita e la storia di Nikola Tesla (oltre al link di sopra guardate qui e qui) capirete che nulla è puramente inventato, anche se tutto è finzione.

Considerazioni e riflessioni se ne potrebbero fare molte, ma rischierei lo spoiler e leverei a qualcuno il piacere di andarlo a vedere. Tornate qui dopo averlo visto...e ne riparleremo. E date un'occhiata ai link...ci sono cosette prelibate, anche per i fan di Memento (che tra quelli che seguono queste colonne dovrebbero essere parecchi). Intanto, buona visione a tutti.

24 dic 2006

Babbo Natale esiste!

E si chiama Sergio B.!
E lui che ha scoperto la verità dietro i "vestiti" delle Piccole Aiutanti di Babbo Natale! Ecco come si presentarono al vecchio Babbo per farsi fare i provini!
E Sergio è stato così gentile da volermi fornire apposita documentazione fotografica! Lo so, ci stiamo lasciando un pò andare nei costumi. Ma si sa, a Natale siamo tutti più buoni. E anche io mi concedo qualche strappo.
Mi dispiace sempre per le assidue lettrici...non abbiamo trovato nulla che faccia al caso vostro ;-)
Beh, godetevi queste facce di Natale, io vi faccio ancora tanti auguri di Buon Natale e di uno spettacolare Capodanno!

21 dic 2006

Auguri di MattaNatale 2006

Tanti auguri a tutti. Di un sereno Natale di un Felice Anno Nuovo. Come ogni anno la vignettina, visto che non so disegnare. Il Natale come sempre è occasione di riflessioni. Ne faccio una cinica e una speranzosa.

Cinica: Se Stefano odia la Mulino Bianco, io odio la Coca Cola. Che ha creato l'icona del Babbo come la conosciamo noi e ogni volta che lo usiamo, facciamo vendere una lattina in più a quelli di Atlanta. E mi sono concentrato su facezie....se dovessi scrivere di come sta andando il mondo, e in particolare l'Italia, per ora, altro che prendersela con la Coca-Cola! Siccome in questo blog per scelta non parlo di politica, meditate almeno sui miti effimeri creati dal consumismo.

Speranzosa: di questi tempi si pensa anche un poco agli altri. Magari per facciata, purtroppo per consuetudine, ma almeno lo si fa. E scatta nella mente di qualcuno la parola "solidarietà". Io come ogni anno (ma lo faccio tutto l'anno) faccio il mio gesto qui. Voi fate la vostra scelta.

PS: contribuiamo a demolire l'immagine, ormai decisamente fuori moda, del Babbo Natale "made in Atlanta". Io preferirei che dal mio camino spuntasse diciamo una Babba Natale così....;-) Ovviamente per le signorine abbiamo anche una graziosa versione con pettorali scolpiti e tanga rosso.

Un sincero e affettuoso augurio di Buon Natale dal semprevoster Matta.

17 dic 2006

Corte sconta detta Arcana

Ieri ho visto un grande film d'animazione: Corte Sconta detta Arcana.
Gli episodi della serie li ho visti tutti più o meno sonnecchiando quando, un paio d'anni fa, li avevano dati a tarda sera su Rai3. Le atmosfere rarefatte degli episodi ti costringono ad una lucidità mentale notevole per poterli apprezzare. Ed ero rimasto con la curiosità di poterli riapprezzare al meglio. Finalmente ieri ho visto anche il film della serie. Davvero bello. Atmosfere curatissime, dialoghi molto fedeli al fumetto da cui è tratto, espressività dei personaggi eccezzionale. Un film che ti trasporta in quel gusto per l'avventura più pura che non stanca mai. Un prodotto davvero meritevole di essere messo nella propria collezione di dvd. Insieme a tutta la serie, ovvio.

Per prendere due piccioni con una fava, perchè sempre di animazione si tratta, oggi pomeriggio ho anche visto Maurizio Forestieri, il regista con cui sto collaborando per Zorry Kid. Non mi ricordo se l'avevo pubblicato, perchè su alcuni computer non sembra funzionare, ma qui c'è il trailer della serie. Dategli un'occhiata e ditemi che ne pensate. E auguratemi buona fortuna per l'inizio della serie...

14 dic 2006

Epifania mediatica!

Su Comicus sbircio le prime anteprime del progetto Mighty Avengers, di cui parlavo nel post precedente, e scopro che la squadra sarà composta da alcuni tra i miei personaggi preferiti della Marvel (Iron Man, la già citata Ms. Marvel, e Wonder Man). E noto con piacere che da quando Ms. Marvel ha ritrovato le luci della ribalta le sono cresciute anche le tette ;-)

Parole Corsare raggiunge un anno di vita e festeggia con eventi mediatici degni della miglior massmediologia.

Il Diè sta piantanto tutto in asso per cominciare a scrivere romanzi. O quasi.

Roberto Recchioni ha aperto da poco il suo blog...e non lesina polemiche e strali per nessuno.

Stefano Cresti, pure lui, ha aperto un blog in cui, per fortuna, non parla solo di fumetti. Anzi. Quasi per niente. E fa il paio con quello di Recchioni per polemiche e frecciatine.

GiPi, come altri grandi prima di lui, ha preso un appartamentino a Parigi e lascia la natia Pisa per la capitale europea del fumetto.

Ma è l'arrivo del Natale, o che?! Sono i botti di fine anno con qualche settimana d'anticipo? O forse dalle loro parti si usa il calendario azteco e l'anno nuovo (il 2156 dell'Era della Topa) è già arrivato? Notizie per tutti i gusti: dalla più frivole (le tette di Ms. Marvel), alle più epocali (GiPi se ne va a vivere a Parigi). Non è che vi avanza una carrettata di brodo di giuggiole anche per il povero matta, per caso?!

E io che faccio? Sto a guardare? Noooo! Io cincischio tra mille progetti, pensando a come riuscire ad arrivare ad Angouleme senza sborsare un capitale, a come sbarcare il lunario nei prossimi mesi, a cosa regalare a Natale alla mia fidanzata, a cosa cacchio scrivere in questo blog che, al contrario di tutte le mie buone intenzioni, parla quasi solo di fumetti!

Darei un mignolo per sedermi a bere una birra con Claudio, Giovanni, Diego, MastroPagliaro, GiPi, Stefano, Il Tosco, Romilar e qualche altro amico e collega. Per ciuccarmi di brutto con loro, farmi quattro grasse risate, e ritrovare quel mood non solo creativo che in questi giorni mi ha abbandonato. Quel mood che può darti solo una serata passata a parlare di quanto è bello fare fumetti con altri che la pensano come te. Quindi brindo anche alla vostra. Prosit!

10 dic 2006

Una volta Vendicatore...

...sempre nerd! Così si potrebbe tradurre il fervore quasi adolescenziale che attualmente provo nel leggere la saga dei Vendicatori. Perchè bisogna dirla tutta: mi piacciono i romanzi grafici, ma compro fumetti Marvel da quando avevo circa 10 anni e continuano, anche se più saltuariamente, ad emozionarmi. E se gli X-Men rimagono da sempre i miei "favourite", in questi ultimi anni sono rimasto affascinato dal Devil di Bendis e Maleev (che per chi ama il giallo, il noir, Miller e i supereroi con superproblemi è un must assoluto!) e dalla new wave degli Avengers. Sia chiaro, ogni nerd che si rispetti non può non amare i Vendicatori; ma gestioni dalla qualità discontinua me ne avevano fatto allontanare per parecchi anni.

Poi un giorno arriva un tale Brian M. Bendis (si...lo stesso di Devil!) e scrive una saga in cui distrugge (letteralmente) i Vendicatori; fa una carneficina di personaggi e il gruppo si scioglie. Per sempre. Ma dalle sue ceneri rinasce una nuova formazione, senza la storica base, senza i soldi di Tony Stark (Iron Man), senza essere una forza di pace internazionale riconosciuta, senza gli appoggi dello SHIELD. Insomma, i Vendicatori ritornano alle origini. E lo fanno con una line-up del tutto inedita che porta nel gruppo personaggi amati e forse anche poco "Vendicatori" come Uomo Ragno e Wolverine, e personaggi secondari, ma affascinanti, come Luke Cage e la Donna Ragno.
Ma la new wave non sconsiste solo nel rilancio in se stesso della serie (con il nome New Avengers), bensì nella creazione di una serie di collane e miniserie che alimentano il mito dei Vendicatori come forse solo un'altra volta è successo: quando la Marvel provò la delocalizzazione del gruppo creando i West Coast Avengers (che io adoravo), i Great Lake Avengers, e quindi la Force Works. Adesso invece possiamo leggere la collana madre (New Avengers, appunto), Young Avengers (ne riparlo tra un attimo), Ms. Marvel, le miniserie di Spider Woman, Sentry e, ultima novità, una seconda serie dedicata al gruppo principale: Mighty Avengers.
La solita speculazione commerciale dietro un fenomeno di vendite? Si e no, secondo me. Si, perchè è chiaro che tutta questa attenzione alla serie senza la saga "Vendicatori Divisi" non ci sarebbe stata. No, perchè tutti questi prodotti (sottolineo: tutti) sono scritti e disegnati da artisti eccelsi e soprattutto puntano sulle IDEE! Che non è più cosa facile da trovare in serie e personaggi che sono in circolazione da decenni!

Mi concentro su Young Avengers, di cui ho letto molti più episodi, perchè ne sono rimasto veramente affascinato. Per la politica editoriale della Marvel è una serie molto innovativa, perchè è la prima volta che viene pubblicata una serie basata sul concetto dei sidekicks: cioè le giovani spalle dei supereroi (mentre la DC ci specula da decenni). Ma è assolutamente incredibile come la nascita di questi giovani eroi si basi su decenni di continuity dei Vendicatori, riportando alla memoria episodi mitici della loro storia come la guerra Kree-Skrull e il destino di Capitan Marvel, gli esperimenti per i primi Capitan America, figli e figlie di Vendicatori che nessuno si aspettava che ricomparissero, e soprattutto nemici del calibro di Kang il conquistatore e il Super-Skrull. Insomma, un viaggio a ritroso nella storia del gruppo, dalle cui pieghe "nascono" questi personaggi ragazzini vogliosi di buttarsi nell'avventura! Bellissima davvero. Io la consiglio caldamente.

E adesso una piccola apologia di Ms. Marvel e Spider Woman per due motivi ben precisi: queste due eroine hanno attraversato decenni di storia della Marvel e sono entrambi personaggi dallo spessore psicologico secondo me rilevante. Nate entrambe negli anni 70 con le collane a loro nome, sulla scia delle serie femministe, negli anni sono state comprimarie d'eccezione di serie e saghe (Ms. Marvel soprattutto) e finalmente (lo sottolineo perchè entrambe sono da sempre nella top ten dei miei personaggi Marvel preferiti) hanno avuto l'attenzione narrativa che meritavano.
Ms. Marvel è uno dei Vendicatori, e quindi degli eroi Marvel in genere, più potente. Ha cambiato nomi e poteri diverse volte (Ms. Marvel, Binary, Warbird...per poi tornare al nome originale). E' stata nello spazio, è diventata alcolista (come Tony Stark), ed è da anni una delle colonne della formazione classica dei Vendicatori. E' stata varata la sua collana, di cui per ora ho letto solo un episodio, e devo dire che vedere uno dei miei personaggi preferiti ritornare ad avere la sua serie mi ha davvero emozionato (per la cronaca: la prima serie di Ms. Marvel era scritta da un tizio di nome Chris Claremont...non so se il nome vi ricorda qualcosa).
Spider Woman (alias Jessica Drew) invece è la prima eroina a fregiarsi di questo nome. Ce ne sono state altre 2, ma come sempre gli originali rimangono i migliori: ex agente HIDRA si redime e passa dalla parte dei buoni. E' stata supereroina, detective privata, agente SHIELD, ed ora è un membro dei Nuovi Vendicatori. Adesso Jessica Drew, sotto le cure di Bendis (sempre lui!), sta ritornando all'attenzione dei lettori. Tra poco leggeremo in Italia un volume che contiene la miniserie SpiderWoman: Origin, il cui il solito Bendis riassumerà tutta la sua vita da eroina e non, mettendo a posto la sua continuity incasinata. Un volume che, ovviamente, non vedo l'ora di leggere...e di cui vi parlerò qui.

Perdonatemi quindi questo piccolo sfogo nerd. Tra i miei amici "vicini" nessuno legge americani come una volta. Quindi se non mi sfogavo sul blog, non avrei saputo con chi farlo. Prometto a chi ha avuto la pazienza, e forse l'incoscienza, di leggere fin qua gli offro una birra. Per il resto, vi lascio alle vostre pigre domeniche casalinghe riassumendo quello di cui ho vaneggiato:
- New Avengers, in Italia su: Thor e i Nuovi Vendicatori, mensile spillato, 80pp, 3 euro. Editore: Paninicomics.
- Ms. Marvel, in Italia, idem su Thor e i Nuovi Vendicatori.
- Young Avengers, in Italia su Marvel Mix n. 61, 62, 64, 96/112 pagine brossura, 4-5 Euro. Editore: Paninicomics.
- SpiderWoman: Origins, prossimamente in Italia su 100% Marvel, 148pp, libro in brossura, 10 euro. Editore: Paninicomics.

PS: Brian M. Bendis sta rapidamente conquistando la pole dei miei scrittori preferiti di comics, sia per le idee, sia per come riesce a cambiare profondamente stile e ispirazione a seconda le testate che scrive, ma anche e soprattutto per il suo amore nel riportare in auge vecchi personaggi (tra le sue ultime creazioni c'è anche la serie regolare di un altro character degli anni 70 che io ho sempre amato: Moon Knight!)

5 dic 2006

La vita gira...


La "capa gira", i maroni girano.
Tutto gira nella vita prima o poi: la fortuna e la sfortuna, l'amore e l'odio, il lavoro, gli amici. In questi giorni di luna piena come sempre il mio io si lascia andare a incontrollate riflessioni pessimistiche.
Sono lunatico, non ci posso fare niente.
Oggi, svegliato ad un ora indecente (talmente indecente che non voglio neanche comunicare....) dallo squillo del citofono e saltato da letto per dare il benvenuto ai tecnici della caldaia (uno di quei mestieri tipo idraulico e compagnia: per guardare e dire che tutto andava bene si sono orgogliosamente appropriati di 75 euro!), ho deciso che avrei ciondolato da Ikea a comprare alcune cose. Quando il mio cervello "stagiona" troppe cose insieme, io non riesco a scrivere: quindi l'unica alternativa per annientare i pensieri è....lo shopping!!! Bello Ikea! Vai per comprare due cazzate, e te ne esci con due borse piene di cose che arrivato a casa ti chiedi: "E adesso che %&$£* me ne faccio?!" Comunque ho comprato alcune cose...tranne quelle che mi servivano! E' possibile che nel 2006 le cornici siano a disposizione di una manciata di misure e da nessuna parte (neanche da LeroyMerlin) esista una misura 50x100?! Bastardi tutti quanti!!! E io come faccio ad incorniciare questo capolavoro di Corto Maltese sopra il mio letto?! E non ditemi di usare un 70x100 che il solo pensiero di vedere quelle due strisce di passepartout sopra e sotto l'immagine offende il mio delicato senso estetico! Mi consolo solo un poco: la misura per il poster della cover 2 di Garrett (Adoro carnevale...) l'ho trovata.

Vabbè...lasciatemi stare. So che la mia acidità di oggi si nasconde sotto uno strato di riflessioni pessimistiche. Qualche giorno fa, un amico e collega si sfogava con me così:
"E' per questo che non vado a Lucca. Metti che incontro uno che mi dice la solita stronzata, "ma dov'è questa crisi?". Perderei il controllo. Non potrei far altro che sputargli in faccia, staccargli le orecchie a morsi, strappargli la lingua con un paio di tenaglie arroventate, sparargli in piena fronte, bruciare il suo corpo e disperdere le sue ceneri dall'alto delle mura. Troppa fatica. Ormai non ho più l'età. Per questo preferisco stare chiuso in casa ed evitare di leggere i blog. Se qualcuno mi dice che vuol fare i fumetti, non cerco nemmeno più di dissuaderlo. Compongo un numero e aspetto che arrivino quei simpatici signori in camice bianco, quelli col furgoncino con la lucetta azzurra sopra, poi ci pensano loro."

Io prima ci ho riso sopra. Poi ho preso la brocca dell'acqua, ho attaccato Paolo Conte, mi sono spaparanzato sulla sedia, piedi sul tavolo e sigaretta appicciata tra le labbra, mentre le ombre della sera calavano su Roma, e ci ho pensato su....parecchio. Voi che ne dite?

PS: niente illazioni sul nome, per favore. Rispettiamo la privacy. Soprattutto la sua.

2 dic 2006

Nuovo 007, vecchia storia...

Oggi è uno di quei giorni che cancellereri volentieri dal calendario. Dovevo fare una bella gita a Genzano, ai Castelli
Animati
, ma siccome non ne ho voglia...per tanti motivi che non sto qui a spiegare....non me la sono sentita. Non riesco a essere di compagnia neanche a me stesso, figuriamoci agli altri!
E allora ho preso in mano XL di Repubblica e ho letto le prime novità sul nuovo 007....si, perchè James Bond è uno dei miti della mia gioventù e mi piace sempre andare a vedere i suoi film! Il prossimo, per me abbastanza atteso, è Casino Royal, che come forse non saprete non solo è il primo romanzo di Ian Fleming in cui appare l'agente con licenza di uccidere, ma è anche l'unico mai trasposto "ufficialmente" al cinema: ne esiste una versione semi-parodistica della quale vedete la locandina qui sotto. Se volete saperne di più, potete leggere qualcosina qui.

Ma torniamo alle novità di XL. Partiamo dal presupposto che a me questo Daniel Craig, scelto per ricominciare la saga, secondo le parole della produttrice Barbara Broccoli, "dalle origini", eliminando quell'ironia da quattro soldi e tutti i gadget che ormai avevano sopraffatto le storie, proprio non piace. Mi sembra un cattivo da quattro soldi, non certo un nuovo James Bond! Io ho letto i romanzi di Fleming, e quello che era diventato 007 al cinema non c'entrava quasi più niente con il personaggio letterario: 007 è un personaggio dannato, che accetta quel doppio zero senza orgoglio, con sprezzo incosciente della propria vita nella speranza, forse, di sacrificarsi per la patria e mettere fine ad una vita che tra smoking e pistole, non gli lascia altro che molte sigarette, molti martini e molte amanti occasionali.

In questo, lo devo ammettere, la recitazione fredda, nervosa, incline alle reazioni esagerate e ai colpi di testa di Pierce Brosnam, per la prima volta non mi aveva fatto rimpiangere l'unico e intramontabile Sean Connery. E adesso cosa scopro?! Critica e pubblico in delirio per Craig: il miglior 007 dai tempi di Connery...forse anche meglio di Connery! Io basìto crollo sulla sedia. Aspettando il film, ho visto il trailer, che non mi ha trasmesso nessuna emozionante novità (a parte il FB iniziale in cui vediamo per la prima volta al cinema la missione in cui Bond si conquista il DoppioZero, ovvero la licenza di uccidere)...e Craig continua a sembrarmi insipido e inadeguato. Bah. Vedremo. Intanto vi lascio con un giochino.
Rispondetemi a queste domande al volo, con le prime cose che vi vengono in mente. Non importa se avete visto un solo film o tutti. Mi piacerebbe capire quanto c'è nell'immaginario di ognuno di noi dell'intramontabile agente 007!

1. Qual'è la scena più bella che vi ricordate di un film di 007?
2. E la bond-girl che vi ha fatto sognare più di tutte?
3. Qual'è il gadget di 007 che avete sempre sognato di avere?
4. La scena più ridicola che vi ricordiate in un film di 007?
5. Qual'è il James Bond che preferite?
6. Vi sentite più 007, M o Q?

30 nov 2006

Cuba 1957 e Casini.

Come vi dicevo, quest'anno Lucca2006 è stata ricca di novità editoriali, tutte belle e molto interessanti (Bracaccio di DiGregorio/Stassi, S di GiPi, etc). Alcune le ho lette, altre le sto leggendo. Ma di alcune in particolare non vi parlerò io, ma ve ne farò parlare dall'autore. Quando l'autore è anche un collega simpatico come Stefano Casini, il piacere è doppio. Seguo Stefano dai tempi di Nathan Never e non so dirvi quando ci siamo conosciuti...forse 3 o 4 anni fa. Stefano è l'uomo che mi ha fatto conoscere Francesco Ripoli (illustratore del racconto su Mono), Puti, Daniele Caluri (autore di punta del "Vernacoliere" e adesso di "Martin Mystere"), e tanti altri autori bravissimi. Sempre disponibile ad un consiglio o ad una "rottura di scatole" più generica, fumando una sigaretta fuori dai padiglioni di Lucca. E considerando che il suo Cuba 1957 non solo mi è piaciuto davvero molto, ma gli ha fatto vincere un premio in Francia (dove il volume è stato pubblicato dalla Mosquito Editions) gli ho fatto quattro veloci domandine...

1. Perché CUBA? Perché 1957?

Perché è stato un periodo incredibile che nessuno aveva ancora narrato in un fumetto, è stato un evento di una tale importanza di cui ancora oggi se ne percepisce la portata storica, perché ha esaltato la gesta di personaggi che sono diventati leggenda, oltre che capaci di suggestionare da sempre le giovani generazioni, perché ancora oggi molti uomini di stato si ispirano a quella tipologia di società come alternativa a quelle imperanti, perché è stata la prima nazione del centro-sud america a riscattare la propria identità nazionale, perché le vicende che hanno portato alla vittoria gli uomini di Castro è talmente improbabile ed incredibile negli sviluppi che sembra frutto di un plot narrativo piuttosto che legata ad eventi reali.
Ma soprattutto perchè ne avevo voglia.

2. Ti definisci l’autore degli eroi “bruttini”. Ma scrivi “belle” storie, anche se “dannate”. Da dove nasce questa contrapposizione?

Ma, io non ci vedo contrapposizione in questo, gli eroi "bruttini" li preferisco perchè tutti gli eroi sono generalmente "bellocci", e siccome a me piace raccontare storie di persone normali, le persone normali non sono necessariamente belle anzi, e poi trovo che nelle imperfezioni somatiche si esalti meglio la loro caratterizzazione.
Per la bellezza delle storie invece, non ti posso che ringraziare del complimento, anche se il tentativo sarebbe, immodestamente, quello di perpetrare questa qualità, potendo.... che siano anche dannate, be', alcune forse sì, forse le prime, questa in particolare non direi, ci sono degli aspetti drammatici ma che in certe circostanze fanno anche parte della vita e del suo normale evolversi, e in questa storia, in fondo, ci troviamo nel mezzo di una rivoluzione.

3. Prima storia di ampio respiro, ma non prima storia da autore completo. Perché solo ora questo primo passo?

Negli utimi tempi amo pensare a storie corali, con molti personaggi che si intersecano e questo influisce inevitabilmente sullo svolgimento della trama, e poi perchè la storia lo richiedeva, sia la storia in quanto "finzione" narrativa, quanto il suo scorrere parallela a quella vera, ho trovato necessario dare un respiro che forse perfino nei quattro volumi previsti sarà necessariamente "compresso", mi sarebbe piaciuto farlo anche più lungo, ma l'impegno è già enorme così, per cui mi sono fermato a quattro.

4. Una storia per la quale sei conosciuto. Una storia per la quale vorresti essere conosciuto.

Bah, credo per tutte le mie storie di Nathan Never, e in particolare per il numero 9 "Gli occhi di uno sconosciuto". Vorrei essere conosciuto sicuramente per Hasta la Victoria!; per questa quadrilogia che mi sta sì impegnando, ma anche divertendo molto.

Ringrazio come sempre Stefano per la sua enorme disponibilità. La cosa bella di conoscere gli autori di cui compri le opere è che puoi leggerle sapendo che, un giorno, potrai chiedere loro il perchè di tante cose.
Non voglio che consideriate queste mini-interviste come dei "consigli per gli acquisti", ma solo come una chiacchierata tra voi e l'autore per capire se quello di cui parliamo vi potrebbe interessare.
Se così fosse, alla prossima fiera passate dallo stand delle Edizioni Di, comprate il volume e dite che avete letto queste righe sul blog. Forse non vi faranno lo sconto, ma sicuramente Stefano vi farà un bel disegno ;-)

HASTA LA VICTORIA!
1- Cuba 1957
Cartonato, 64pp a colori
Edizioni Di
Euro 19,00

25 nov 2006

Presentazione MONO a Palermo.

MONO #1

RACCONTARE L'AMERICA A FUMETTI

Debutta la nuova rivista a fumetti: tante storie di una sola tavola per un unico, grande tema.

Mono, la rivista a fumetti rivelazione dell'anno, sarà presentata ufficialmente a Palermo sabato 25 novembre alle ore 17:30 presso il Centro Culturale Polivalente Agricantus.

Il magazine vuole rilanciare la formula della rivista antologica, che tanto lustro ha dato al mondo del fumetto italiano, con un concept innovativo: tante storie di una sola pagina intorno ad un unico tema. E gli autori, liberi di esprimersi, hanno partecipato in maniera accorata e appassionata: "America", il tema del primo numero, ha dato vita a numerose piccole perle, tra racconti illustrati e vere e proprie tavole a fumetti. Mono è stata già un successo alla fiera più importante del settore, Lucca Comics, svoltasi recentemente, creando un piccolo caso editoriale. E' stata particolarmente apprezzata l'idea di unire nomi noti del fumetto a giovani promettenti esordienti, così come il recupero di un grande maestro del passato, Benito Jacovitti, con una sezione di approfondimento critico, e l'apparato redazionale che arricchisce il tema. Inoltre, ha destato apprezzamento la scelta di devolvere il ricavato in beneficienza: con i proventi di Mono viene mantenuto, tramite l'adozione a distanza, Walter Jesus, un bambino peruviano.

La rivista, edita da Tunué, è curata dai fumettisti e studiosi del medium Sergio Algozzino e Marco Rizzo, che presiederanno l'incontro. Oltre i due direttori artistici, saranno a disposizione dei lettori per domande e schizzi inediti alcuni degli autori che hanno partecipato a Mono, come Giuseppe Franzella (Bonelli Editore), Claudio Stassi (Le Lombard) e la premiata ditta Manlio Mattaliano & Salvo Toscano.

23 nov 2006

Soggetto di Manlio Mattaliano

Sceneggiatura di (suspance)....Alfredo Castelli!!!
Adesso è tutto ufficiale, perchè è la storia è già in fase di sceneggiatura. Ve lo ricordate che già qualche giorno dopo Lucca avevo detto che la maglietta dell'Omino Bufo mi aveva portato fortuna?! Ebbene si....mi hanno approvato un soggetto per Martin Mystere!
Lasciatevi dire che la commozione è cerebrale. Non solo perchè è il mio primo soggetto. E' anche un soggetto che tira le fila di alcuni vecchi episodi di MM...in cui comparirà, tra gli altri, Orloff. Quindi per me, pivello soggettista, doppia soddisfazione. Quando verrà il momento (tra un annetto, immagino) chiederò il permesso di pubblicare qualche anticipazione con i retroscena della storia.
Se dovessi stare lì a spiegare cosa significa per me questa cosa, sarebbe difficile. Non solo è un piccolo ma importante traguardo professionale, ma anche un sogno che si realizza. MM è da sempre il mio personaggio italiano preferito. E il mio stile narrativo deve molto a quello di Castelli. Conosco quell'archeologo biondo da quasi vent'anni...e vi posso assicurare che immaginare il mio nome nei colophon mi fa una certa impressione. Per il resto vado a inorgoglirmi di là, senza troppo clamore. E passo a rimuginare nel cervello le prossime idee...

20 nov 2006

Barabba e Scerbanenco

Queste sono notizie che fanno piacere.
Il nuovo libro di Salvo Toscano (L'Enigma Barabba, Dario Flaccovio Editore, 2006) è stato selezionato tra i semifinalisti del prestigioso Premio Scerbanenco, gli Oscar del giallo italiano. Votate qui, se l'avete letto e se vi è piaciuto, la vostra preferenza.

Per quanto mi riguarda posso dirvi che questo giallo ha 3 caratteristiche per me imprescindibili nella valutazione positiva di un romanzo giallo:
1. I personaggi e l'ambientazione. I due protagonisti sono originali, divertenti e ben caratterizzati. La Palermo dipinta nelle pagine viene fuori anch'essa nel suo lato meno conosciuto ma non per questo meno affascinante.
2. La trama. Il doppio intreccio narrativo che non perde mai un colpo, poi i fili si uniscono e tu ci rimani...sorpreso.
3. Lo stile. Scorrevole, divertente, ben costruito. L'ho letto in 3 notti: non riesci più a smettere fin quando non l'hai finito.

Bene. Quello per cui ero stato pagato l'ho detto (scherzo.....;-). Comunque l'autore ringrazia fin da ora per la preferenza accordatagli. E se non l'avete letto ve lo consiglio caldamente, a parte tutta la pubblicità del Premio Scerbanenco. Come vedete, quando segnalo l'opera di un amico è perchè sono veramente convinto della sua bontà.
Prossimamente le recensioni post-Lucca come promesso. Ciao a tutti!

16 nov 2006

Meno peggio di quel che sembra....

Sto meglio (da oggi riesco quasi a respirare). Ma forse sto peggio (mi sento fiacco e sonnolente: le medicine mi stroncano). Comunque vada, non mi sento bene. Questi ultimi giorni sono stati pessimi, passati in casa a fumare (alla faccia del mio mal di gola e, novità di ieri, anche di una bella tosse catarrosa) e al Mac, nel tentativo di recuperare una consegna che da Urgente, era diventata Pressante e Urgentissima, imbottendomi nel contempo di medicine per farmi passare il raffreddore.
In più, sono due o tre notti che dormo poco e male. Mi corico "quasi" presto nella speranza di riuscire a fare mattinata il giorno dopo, e invece mi rigiro nel letto come un cretino fino alle 3. Rimettersi al computer non se ne parla: dopo quasi 8 ore a video le parole sul video mi lampeggiano negli occhi...a malapena qualche navigata tra i blog. E allora accendo la luce, fisso il soffitto, e mi metto a pensare. E mi succedono cose strane.
La notte scorsa, ad esempio, in un rigurgito creativo mi sono venuti in mente 4-5 soggetti per Disney e 2-3 per Eura. Una cosa che mi capita spesso: quando ho il cervello intasato da un lavoro, lui se va per la tangente, trovando spunti che se mi fossi messo li, a cercarli, non sarebbero arrivati mai e poi mai. E così, alle 2, mi sono alzato e ho preso carta e penna e cominciato a scrivere come un forsennato per un'oretta. Anche se nei prossimi giorni dovrò dare priorità ad altre cose, credo che il mio "risveglio creativo" sia cominciato.

Forse perchè sono tornato a leggere fumetti...bei fumetti...come era tanto che non mi capitava.
E tutto questo sfogo per darvi qualche impressione su alcuni fumetti comprati a Lucca...o immediatamente dopo. Come il fantastico romanzo grafico BLANKETS di Craig Thompson. Una storia d'amore e di crescita adolescenziale struggente e vera, con dei disegni da fare paura. Ogni pagina è ricca di segni, di sentimenti, ti ci perdi e ti ci ritrovi.
Alla faccia di tutti quelli che criticavano le operazioni da edicola della Panini: se per voi aver pubblicato le opere complete di alcuni tra i più grandi autori italiani (Pratt, Pazienza, Giardino e Manara), e avere già in cantiere simili operazioni per Jacovitti, Battaglia, Magnus vi sembra poco, ringraziateli comunque. Senza la spinta "commerciale" di quei titoli, nessuno si sarebbe sognato la collana Graphic Novel della Coconino. E' ancora in edicola, ed è una di quelle cose che non potete fare a meno di leggere.

La prossima volta vi parlo di Cuba 1957 e di Routes des Maisons Rouges, due opere molto diverse tra loro, ma entrambe interessanti. Ora mi fa male la testa e non riesco più a scrivere. Domani scendo a Palermo: ve ne parlerò da li. Fatemi ciao con la manina ;-)

14 nov 2006

Sto uno schifo.

Naso che cola, mal di testa, e mal di gola.
Non posso quasi fumare...e sarebbe un bene.
Se stare male non mi mettesse di pessimo umore...aumentandomi la voglia di fumare.
Quindi doppia frustrazione.
Mi concentro sulla tastiera a caro prezzo.
Dovrei scrivere cose ironiche, ma mi faccio cullare da Hell Freezes Over degli Eagles (uno splendido e struggente album acustico) e da Concerto Grosso dei New Trolls.
Stranamente le battute sul monitor arrivano comunque.
Nell'ansia e nelle frustrazione di questi ultimi giorni, continuano ad arrivare le telefonate piene di entusiasmo di Niccolò. Faremo una storiellina insieme, questo è sicuro.

Ripensandoci...mi mancano le affaccendate telefonate di lavoro che riempivano la mia giornata fino a prima dell'estate. Ho voglia di rimettermi in circolazione. Da questa settimana ho anche terminato alcune docenze che mi tenevano impegnato tutti i pomeriggi e le sere...costringendomi quindi a lavorare per forza di cose la mattina a casa, e non riuscendo a gestire quasi nessun altro impegno.

Comunque ho deciso. Venerdì scendo a Palermo. Mi vado a imbottire di antibiotici sotto le coperte di casa, dove avere accanto una mamma premurosa che si preoccupa della tua salute, certe volte è un toccasana. Ma la cura migliore sarà rivedere la mia Lady C.

In queste notti ho letto tanto. Tutte cose che ho comprato a Lucca e non solo. Ve ne parlerò nei prossimi post.

9 nov 2006

Lucca sempre più LuccaComics!

LuccaComics e la città: adoro questa immagine di Gipi. Ci avevano fatto pure le magliette, ma quel cotoncino bianco che sembrava doversi strappare al primo lavaggio, non mi ha convinto. Tutto il resto però si. Quest'anno è stata forse la più bella, e interessante professionalmente, Lucca degli ultimi anni. Il freddo e il mal di schiena, che con l'umidità è tornato a tormentarmi, non hanno impedito di entusiasmarmi di questa nuova location in mezzo alla città, con i padiglioni sparsi per le piazze, lungo le strade, come la ben più famosa sorella d'oltralpe Angouleme. Un atmosfera non di emarginazione da riserva indiana, ma di partecipazione viva e attiva con la città. Negozianti tutti cordiali e disponibili...e questo bisogna sottolinearlo. Perchè avere a che fare per 5 giorni con tutti questi "artisti", dalle tante fissazioni, non deve essere facile. Speriamo di ritornare in città anche l'anno prossimo.

LuccaComics e i colleghi
: in questa lunga ed estenuante maratona ho conosciuto un sacco di amici blogger, con i quali ci siamo presi subito in simpatia. Persone davvero splendide, così come le avevo immaginate: Fabrizio Lo Bianco, Bruno Enna, Bruno Olivieri, Remo Fuiano...e tanti altri che sicuramente dimentico. Oltre che Sergio Badino, autore del libro su Carlo Chendi per la Tunuè, che mi ha rimproverato perchè non ho ancora comprato gli ultimi due album di Eric Clapton. Ho rivisto colleghi ai quali ho sempre dovuto molto...quali Andrea Plazzi, e altri che avevo solo sentito nominare, come la mitica Luana Vergari, autrice dei testi di un volume (andato benissimo!) sempre per Tunuè: BookCrossing. Ho rincontrato uno dei miti personali, Mastro Pagliaro, e visto in faccia la mitica Ausonia, "autrice" di uno splendido Pinocchio per Pavesio (andato sold out!). Ho rivisto quella sagoma di Francesco Ripoli, e ho visto la processione di autori ed editori che andavano a complimentarsi per le splendide tavole di una storia che ancora non ha pubblicato. In generale scambiarsi chiacchere, opinioni, frecciatine e pettegolezzi mi mancava molto. Quasi quanto conoscere persone nuove, da cui trarre nuovi stimoli e nuovi entusiasmi. E' una delle cose che più mi mancano stando a Roma, dove i colleghi "fumettari" che frequento sono molto pochi. In Sicilia avevo la posse del GruppoTrinacria a cui fare riferimento (posse che ha spopolato: cominciano a conoscerci e odiarci tutti ;-). Ma in questi cinque lunghi giorni ho fatto il pieno e posso continuare a scrivere soddisfatto e soprattutto entusiasta, pieno di nuovi stimoli e idee. Grazie a tutti...anche a quelli che seguono questo blog senza scriverci.

LuccaComics e i fumetti: tantissime le novità editoriali, e tutte vendute con cifre da capogiro. Numeri che, credo, non si facessero da molti anni. GiPi con il suo Storia di S ha fatto soldout con circa 600 copie. E nella sua grandezza riusciva a fare a tutti un disegno sempre diverso. 600 disegni diversi quindi! Poi Claudio e Giovanni con il loro Brancaccio, che hanno lasciato sui banchi solo una manciata di copie: credo senza smentite uno dei volumi attorno cui si è parlato di più. Claudio ha disegnato per 5 giorni e tutti facevano la fila per comprare questo bellissimo volume. Io ero emozionato quasi quanto lui quando lo vedevo stringere la mano a quelli che avevano comprato il volume: Gabriele Dell'Otto, Andrea Plazzi, Matteo Casali, e tanti altri colleghi, oltre quelli che si andavano a congratulare con lui dopo averlo letto. Grande Claudio!
Anche SolMirror 1 è andato più che bene: quasi 200 copie. vedevo il petto di Stefano gonfiarsi d'orgoglio. Anche Avalonia Special 3 e Mono, che mi riguardavano da vicino, hanno fatto la loro porca figura. E di questo sono contento.
Ovviamente, preso dagli entusiasmi, anche io ho comprato di tutto: la ristampa in un unico volume di Altai&Johnson di Sclavi e Cavazzano; Cuba 1957 di Stefano Casini; Weimar di DalPrà e Torti; Devil&Capitan America di Faraci e Villa; Ford Ravenstock di Susanna Raule e Armando Rossi; Red Hand 2 di Busiek & Alberti; e tanto altro di cui vi parlerò nei prossimi post. Come un pirla invece mi sono fatto sfuggire proprio S di Gipi. Ma io so aspettare. Tanto ho di che leggere. Alla prossima fiera sarà mio, con disegnino annesso. E poi, anche se non c'entra niente, ho comprato una bellissima maglietta dell'Omino Bufo di Castelli. La mostravo con orgoglio, e devo dire che mi ha anche portato fortuna ;-)

Lucca Comics e gli incontri di lavoro: proficua come forse nessun altra Lucca. Inutile parlarne ora, perchè alcune cose sono da verificare. Ma in questi pochi giorni dalla fine della fiera è già arrivata una prima (per me importantissima!) conferma. Per l'annuncio ufficiale dovrete attendere ancora un pochino. Per il resto sarò chino sulla tastiera almeno fino a Natale per concretizzare tutti i progetti, le occasioni e le idee che ho raccolto in questi cinque giorni di fiera. Appena qualcosa si sblocca sarete i primi a saperlo, come sempre. Ero stato per troppo tempo lontano dai fumetti. Voglio ritornare a produrre qualcosa. E da questa Lucca sono venute fuori parecchie occasioni che, se si concretizzano, mi regaleranno parecchie soddisfazioni. E' vero...è più difficile vivere di fumetti che di animazione. Ma l'orgoglio e la soddisfazione che ti da una pubblicazione, è molto diversa da quella di una firma su un file....anche se poi la tua firma passerà in televisione. Non me ne voglia il mio regista ;-)

Grazie a tutti. Di nuovo. E' stata una LuccaComics magnifica. All'anno prossimo!

31 ott 2006

Sul quinquennale.

Ho cominciato a scrivere fumetti professionalmente nel 2001. Con qualche pausa, più o meno lunga, sono arrivato ad oggi. Ho riflettuto su tutto quello che ho fatto, su tutto quello che avrei potuto fare, e non potuto (o voluto) fare, su tutto quello che vorrei ancora fare. Ho avuto la fortuna di lanciare due serie, AVALONIA e JEK VANS, che di questi tempi non è male. Per non parlare della piccola grande soddisfazione degli ANIMARVEL su L'Uomo Ragno (che non scrivo più da qualche tempo...attenzione! Sergio è passato anche ai testi).
VILLA TRANSILVANIA doveva essere una specie di salto di qualità, e invece è stato un salto nel vuoto. Sono passato all'animazione, idea che cullavo da tempo, e mi sono reso conto che tutto quello che sapevo non era abbastanza...e dagli di olio di gomito e di nottate! Ho fatto passare treni, ho perso fermate. Ma ho continuato a camminare, a piedi e quindi lentamente, ma ho camminato. Ad un certo punto mi sono fermato e ho tirato il fiato, guardandomi intorno. E poi ho ricominciato, a passo forse lento, ma costante. Un lustro davanti il computer. Un lustro, più o meno, condiviso con gli inseparabili amici del Gruppo Trinacria. Ne abbiamo fatta di strada da quelle sparute riunioni...adesso siamo tanti, i giovani stanno crescendo, quelli con più esperienza stanno trovando la loro strada (Sergio e Claudio in primis, ma anche Giovanni, Roberto, Gianluca). E io? Io mi fermo ancora una volta a riflettere. E cerco per una volta di vedere lontano. Porre laggiù in fondo alla strada un obiettivo, almeno per il 2007, e cercare di portarlo avanti. Tante idee nel cassetto, tante cose su cui concentrarsi, i futuri impegni d'animazione che sono un incognita, una sola cosa certa: sapere dove voglio arrivare.
La Francia. La Bonelli. La Disney. Tutte le strade della produzione autoriale da fumetteria.
Una specie di cammino di Santiago. Una via crucis di ostacoli da affrontare per riuscire. Qualche seme qui e li è stato buttato. Adesso mi devo mettere a correre: sulla tastiera e nella vita. Ci vediamo a Lucca. Ci vediamo sul web. Ci vediamo tra le pagine bianche della vita, sullo schermo o sul foglio, che sono il punto di partenza di tutti noi che facciamo questo mestiere.
Pagine bianche che aspettano solo di essere scritte o disegnate. Ma non le dobbiamo fare aspettare troppo. Altrimenti così come sono venute, se ne vanno. Come i sogni quando ti svegli al mattino. Buona stagione di lavoro a tutti quelli che come me cercano di vivere di questo mestiere...o che già ci vivono. A tutti quelli che sognano per mestiere. Adesso torno a sognare anche io...le mie pagine bianche aspettano solo di essere riempite.

30 ott 2006

Ventennali, quarantennali e quinquiennali.













Anniversari su tutti i fronti! Il ventennale di Dylan Dog, il quarantennale di LuccaComics e il quinquennale della mia attività professionale di sceneggiatore. Che festeggio finalmente libero da un affliggente mal di schiena! Sono tornato a lavorare sodo, riuscendo a stare sulla sedia senza dolorini vari che mi deconcentravano e mi costringevano ad alzarmi in continuazione.

Spendo solo due parole per la doppia storia della Barbato con Brindisi ai pennelli, per evitare spoiler e invitare tutti a comprarla. "La crisi del fumetto e delle idee nel fumetto popolare". Leggendo questi due albi non si direbbe. Certo, non siamo al livello delle storie singole della Barbato...qui l'autrice doveva fare i conti con venti anni di continuity dylandoghiana, partendo proprio dall'apparizione di Xabaras nel primo numero. Eppure è riuscita a imbastire una trama veramente appassionante e soprattutto ricca di colpi di scena e di rivelazioni (assolutamente inedite e folgoranti!!!) sul passato di Dylan.

Io non sono un lettore di DD. Compro ogni tanto qualche numero, quando ho voglia di leggere qualcosa di diverso, e mi oriento generalmente sui numeri scritti da Medda o dalla Barbato, oppure su quelli disegnati da Brindisi, in assoluto uno dei miei autori italiani preferiti.
Doppia motivazione personale quindi a comprare questo dittico di albi, entrambi assolutamente all'altezza delle (mie) aspettative. Sono curioso di sapere cosa ne pensate...se tra voi c'è qualche dylaniato della prim'ora.

E passiamo al secondo argomento: Lucca. Quest'anno, sorpresa!, la serie AVATAR di Rossana Baldanza, sempre Cronaca di Topolinia, è stata inserita nella short list delle nomination al Gran Guinigi nella categoria "Miglior Storia Seriale". Una grande soddisfazione per una piccola casa editrice. Nel mio piccolo, ho contribuito dimessamente alla nascita della serie, e ho anche sceneggiato il numero 4. Quindi sento in maniera particolare l'importanza di questa nomination. A Lucca uscirà l'ultimo numero della miniserie, il 6, di cui potete vedere accanto la solita strepitosa copertina di Sergio.
Al solito stand di Cronaca di Topolinia (quest'anno, finalmente, al padiglione editori!) presenterò il terzo e conclusivo capitolo della saga degli Special di AVALONIA. Vi invito fin d'ora a venirci a trovare per dargli un'occhiata. Sono molto orgoglioso del risultato, e come ho già detto in altri post, anche "nostalgico" per la chiusura.

Ovviamente, dopo lo stratosferico successo del numero zero, esce il numero 1 di SOL MIRROR. La serie, secondo me, farà parlare di se. Ha tutte le carte in regola per diventare un piccolo caso editoriale. Io stavolta non c'entro proprio niente. Quindi sono curioso di vedere se le mie intuizioni saranno giuste.
Se andate a vedere gli incontri, quest'anno ne avremo ben 3!
1) Mercoledì 1, alle 13:00, al Palazzo Ducale: presentazione di tutte le nuove serie.
2) Venerdì 3, alle 14:00, in Sala magnus (museo del fumetto): presentazione di GALAXIES, alla presenza di tutti gli autori, cioè Michela e Francesca Da Sacco, Manuela Soriani, etc.
3) Sabato 4, alle 12:00, in Sala magnus (museo del fumetto): presentazione di SOL MIRROR, alla presenza di tutti gli autori, sia disegnatori che sceneggiatori; Stefano Cresti e Rossana Baldanza in primis, cioè gli ideatori della serie.


Per quanto riguarda il resto, il mio nome sarà su: "BrandNew!", con il nuovo capitolo della serie JEK VANS, e ovviamente su MONO, la nuova rivista della Tunuè, con un piccolo racconto che spero vi piacerà. Godetevi la cover definitiva in tutto il suo splendore e venite a comprarne una copia: tutti i ricavi della rivista serviranno per adottare un bambino a distanza.

Per oggi è tutto. Vado a finire un lavoro, stampare qualche progettino, fare la valigia e ficcarmi sotto le coperte, che domani all'alba si parte! Vale et valete!

18 ott 2006

Di Gregorio rules!

Grande festa in casa del Gruppo Trinacria. Dopo il felice esordio sul Maxi Dylan Dog di questa estate, ecco che il mio collega, e soprattutto amico, Giovanni Di Gregorio torna sotto le luci della ribalta con ben due nuove pubblicazioni, entrambe nel mese di novembre. La prima è un Dampyr, la seconda invece un romanzo grafico in uscita per i tipi di Becco Giallo. Siccome lui è sempre restio a farsi notare ("io sono quello scrivo"....dice sempre, "non la faccia dietro le storie"), gli ho chiesto di rispondere a due domandine veloci da mettere qui sul mio blog. Con questa scusa inauguro una specie di minirubrica in cui chiederò ad amici e colleghi sceneggiatori di parlare delle loro storie...quelle che in qualche modo mi colpiranno, o che penso abbiano un valore particolare per loro come autori. Vi lascio subito al botta e risposta con Giovanni.

1) Escono il tuo primo albo scritto per Bonelli (anche se pubblicato per secondo) e un romanzo grafico ambientato nella tua città. Che valore hanno per te, per la tua “carriera”, questi volumi?

Enorme. Il primo ha rappresentato il passaggio tra un hobby e quella che è la mia attuale professione. Quando il mio capo Boselli ha letto e approvato l’ultima tavola di sceneggiatura mi sono detto: allora posso farne altre! Il secondo rappresenta qualcosa di cui avevo da sempre voluto scrivere, il profondo radicamento della cultura dell’illegalità a Palermo. Una cosa che vivo – come il resto dei palermitani – tutti i giorni sulla mia pelle.

2) Le due storie nascono entrambe da esperienze personali. Con quali emozioni, o con quale distacco, si mescola la vita vissuta alla fiction della narrazione?

Il Signore delle maschere” è ambientato in Nicaragua, dove ho vissuto per due mesi, e rispecchia gli aspetti del paese che più mi hanno colpito durante quel memorabile soggiorno: le tradizioni popolari, la tormentata storia politica e la realtà di sfruttamento di molti lavoratori nica. “Brancaccio. Storie di mafia quotidiana” nasce a Palermo, da uno sceneggiatore e un disegnatore palermitani (Claudio vive proprio a Brancaccio!): vi sono raccontati fatti che sono avvenuti e continuano ad avvenire nella nostra città, ricuciti in una cornice di fiction.

13 ott 2006

Il canto del cigno!

In tutto il suo splendore...la cover di Avalonia Special 3! Disegno di Roberto Di Salvo, colori di Cecilia Giumento. Copertina a parte sono davvero orgoglioso di questo albo. L'ho scritto con grande partecipazione emotiva e, rileggendolo in fase di revisione lettering, me ne sono accorto. I disegni di Elena Casagrande sono veramente strepitosi e i colori Fabio Bonechi (che ormai lavora con RedWhale) sono spettacolari. Non potete assolutamente perdervelo: voglio un vostro commento. E vi confesso anche che scrivere questo post mi lascia addosso una certa amarezza...il sapore di un'avventura che finisce. La saga di Avalonia non avrà lasciato un segno nel fumetto italiano, ma ha lasciato un segno nella mia vita. Vi aspetto dunque tutti a LuccaComics....al padiglione editori, stand cronaca di Topolinia, per i soliti baci e abbracci.

11 ott 2006

Romics: la 24ore e...LE cosplay!

Mi concedo un'altra pausa (dopo le fatiche della fiera sono in pieno flusso creativo...) e parlo un attimo di Romics, tra il mio caffè da un lato e la sigaretta accesa dall'altro. Un massacro di fatica: monta e smonta lo stand, parla con autori, fatti ore di traffico per colpa dello sciopero, metti che la sera avevo anche altri impegni lavorativi...insomma, una faticaccia! Però ho partecipato alla 24ore del fumetto (vabbè...diciamo che tra cose varie ne avrò fatte non più di 10...) e mi sono divertito come un pazzo. Purtroppo la mancanza di collegamento nella sede ha reso difficile un aggiornamento costante, ma le uniche due foto in cui mi hanno beccato al lavoro le potete vedere a lato.
Lo confesso. Pur avendo aderito come sfida con me stesso, fino ad un ora prima dell'inizio della maratona non avevo idea di che cacchio fare. Figuratevi se sapevo che storia avrei scritto. Lo dico perchè alcuni sono convinti che mi ero preparato tutto...no. Assolutamente. Ho improvvisato tutto: metodo e storia. E quello che è uscito fuori è un delirante foto-collage al vivo (senza neanche rifotocopiature) che narra la storia di un povero regista a cui chiedono di girare un film in 24 ore...ma lui si innamora della figlia del boss, che è anche il suo produttore. Un delirio, diciamolo pure. A rischio di citazioni per diffamazione (c'è di tutto: da Marlon Brando a Megan Gale, passando per Daniel Craig, solo per citare quelli che vedete nella prima tavola), spero di poter pubblicare qui l'intera storia in formato pdf al più presto. Intanto accontentatevi dell'anteprima a fianco.

E passiamo al secondo argomento. La fiera...e LE cosplay. Sulla fiera lascio cadere un velo pietoso. Editori: avvistati col binocolo (forse neanche una decina). Novità editoriali: tranne Sol Mirror e un bellissimo libro della Tunuè di cui poi vi parlerò...manco a parlarne! Gadgets e negozi a bizzeffe, qualche conferenza interessante, bella la retrospettiva di Satoshi Kon...ma per il resto aria fritta piena di cosplay. E qui passiamo al succo della questione: quando te lo puoi permettere, fare la cosplay lascia un gran bel vedere a chi ti passa accanto! Ma stiamo parlando di una esile minoranza...anche perchè, come sapete, io sono molto critico verso il fenomeno dei cosplayer. E scoprire che a Romics si sono iscritti in 1000 (dico..MILLE!!!) per il contest...non mi fa certo piacere. Le fiere del fumetto sono ormai le Fiere del Cosplaying prestate al fumetto. Ma lasciamo perdere. Ho fatto il mio sfogo sullo stesso argomento l'anno scorso.
Per i voyeur del cosplaying come me, anche quest'anno, con qualche Fujiko, Catwoman, ignote guerriere fantasy, Lamù...e soprattutto con una splendida coppia WonderWoman-Elektra, c'era almeno un pò di belvedere. Purtroppo non sono riuscito a trovare le foto originali delle due sorelle (premiate l'anno scorso, mi hanno detto), ma per non farvi mancare nulla (e lasciarvi immaginare...) posto due splendide foto di Giorgia, una cosplayer davvero brava e bella che, guardacaso, ha vestito i panni delle due eroine di cui sopra (sia chiaro che l'ho scoperto solo oggi frugando sul web per cercare le due originali....;-). Mi perdonerà, spero, se un giorno visiterà il mio blog. Io ho visitato il suo. E merita (il sito...che avete capitoooo!?). Fine della divagazione voyeuristica (anche perchè il telefono ha squillato...qualcuno ha come un sesto senso quando trascendo su certi argomenti).

Ah, un'ultima nota. SOL MIRROR zero è andato SOLDOUT! Avevamo 220 copie...non ne è rimasta nemmeno una! Un successo senza precedenti per le edizioni Cronaca di Topolinia! Orgoglio e commozione da parte di tutti gli autori (Stefano, Rossana, Paola, Andres...e anche Simona e Natascia, che vedrete all'opera nei prossimi numeri). Aspetto commenti da chi l'ha comprato. Adios!

Avalonia. La fine...l'inizio.

Concedetemi una digressione. I commenti su Romics e la 24ore li faccio nel prossimo post. AVALONIA chiude.
O meglio. Chiuderà con il terzo speciale, quello in uscita a Lucca 2006. Una decisione dell'editore che era nell'aria, che mi aspettavo, ma che come tutti i finali ti mette un pò di tristezza. Avalonia è stata la mia prima serie. Ho iniziato a scriverla quasi tre anni fa. E ancora oggi mi ritrovo a pensare a trame, sottotrame ed episodi per continuarla almeno per altri 3 o 4 anni. Ma l'editore ha detto: "Spazio al nuovo! Sospendiamo almeno per un anno tutte le serie vecchie e concluse. Voglio provare altre strade...". E siccome, lo sappiamo bene, nel mondo del fumetto "almeno per un anno" significa "per sempre", io mi sono un pò intristito. Ho dovuto scrivere l'editoriale di chiusura proprio l'altra notte. In un attimo ho capito come si deve sentire Bonelli quando annuncia una chiusura...certo, non sono serie ideate e scritte da lui, ma credo che la sua partecipazione come editore sia sentita come quella di chi ci ha lavorato creativamente.
Avalonia è una serie semplice, poco impegnativa, ma io mi diverto molto a scriverla. Epica, leggermente retorica come è giusto che sia un fantasy, qualche tocco di lirismo, disegni obbiettivamente spettacolari...ma alla fin fine un divertissement, come dicono i francesi. E forse per tutti questi motivi che siamo arrivati alla parola fine.
Ma ogni fine nasconde spesso un inizio. E infatti nel 2007 qualche colpo di coda della serie lo vedremo. Abbiamo una storia breve di 9 tavole già finita che verrà pubblicata (spero) come albo omaggio all'ingresso di qualche fiera. E poi...se i lettori ci concederanno un altro pò di attenzione, vorrei scrivere l'episodio conclusivo dell'unica sottotrama lasciata in sospeso nella saga degli Special. Una storia epica, dal sapore di sfida western, che riprenderà in qualche modo i toni del primo episodio della prima serie...e che a questo si riallaccerà nella trama, chiudendo definitivamente un ciclo. Io ci spero. Ma è tutto un "forse...vedremo...".
Ringrazio pubblicamente tutti gli autori che si sono impegnati con me a realizzarla (Roberto, Gianluca e Claudio in primis, che hanno dato vita con me a tutta la saga, ma anche i Vitrano Bros ed Elena Casagrande, autori degli ultimi due special, oltre ovviamente tutti gli altri), l'editore Salvatore Taormina, il più sognatore dei piccoli editori, Maurizio Campidelli, che si è aggiunto all'ultimo momento e con grande entusiasmo al team, e Stefano Cresti (autore di Sol Mirror e co-autore del terzo Special), che mi ha salvato in un momento di crisi creativa.
Avalonia
chiude...lunga vita ad Avalonia!

4 ott 2006

Aspettando Romics...

In questo periodo mi inquieta non poco scoprire come la mia vita e quella del Diè corrono su binari paralleli. Prima il trasloco, i viaggi da Ikea...e non ultimo le polemiche sul fumetto. Io sono appunto reduce da una settimana intensa di trasloco, di svariate visite da Ikea, da altrettante notti a montare pezzi. E qualche giorno fa ho fatto il mio sfogo sul fumetto.
In più ho dato un piccolo party di benvenuto sabato scorso in cui mi sono veramente stroncato come era tanto che non mi capitava. Adesso sono già in corsa per ROMICS, dove oggi ho montato lo stand. Mi troverete lì da domani a domenica, padiglione 30, stand B3, dalle parti della Panini per intenderci. In tutto questo aggiungo che sono stati giorni felici e intensi, ma anche dolorosi per via di alcuni spiacevoli disavventure che mi sono capitate.
Sono troppo stanco mentalmente e fisicamente per disquisire di questo o di quello. Vi aspetto alla Fiera di Roma...presentiamo il numero zero di SOL MIRROR, di cui ho parlato qualche post fa. Mi troverete lì a salutare amici, ad accogliere i curiosi che vorranno comprare qualche albo e a lavorare con il Mac in braccio.
A proposito: ho fatto la follia di farmi inserire tra i partecipanti della 24ore del fumetto: da sabato alle 14:00 a domenica alle 14:00 sarò chiuso dentro un padiglione di Romics a cercare di fare una storia di 24 pagine. Come ci riuscirò, visto che non so disegnare? Ho già in mente un paio di biechi sotterfugi per sopravvivere alla prova. Staremo a vedere...

25 set 2006

Zorry Kid al Cartoon Forum!

Se ne parla, finalmente!
Mi era sfuggito, ma l'annuncio ufficiale è stato dato anche su AFnews qui. Mi hanno detto che sono usciti o usciranno articoli su La Nazione, Il resto del Carlino, l'Unità, Animation Magazine, e altri quotidiani e periodici, italiani e stranieri.
Si ricomincia a lavorare, quindi. Il triumvirato composto da umile scrivano, potente regista e sapiente story-editor si riunirà presto per decidere il da farsi.
Fatemi un in bocca al lupo!

21 set 2006

Nuovi editori....

Ho letto le ultime news di Comicus. Gli editori di fumetti, tradizionali e per giunta on-line, continuano a nascere e affollare il nostro piccolo mercato. Piccolo perchè abbiamo capito che i lettori di fumetti non-bonelli e non-supereroi sono le solite poche migliaia, che si devono barcamenare tra le mille produzioni, alcune ottime davvero ma sempre più care, che sono presenti nelle librerie. Credo che all'ormai prossima edizione di Lucca Comics ne vedremo almeno 2 o 3 nuovi.
Ma "editori=lavoro", oppure, come al solito, "editori=occasione-per-pubblicare-ma-non-possiamo-pagare"?! Siamo un paese pieno di contraddizioni, anche in questo. Lo diceva sempre un mio amico libraio...."Italiani: tutti vogliono scrivere ma nessuno legge." Nei fumetti? Più o meno uguale. Nel senso che spesso quelli che leggono sono anche quelli che comprano e che fanno fumetti. Praticamente autoalimentiamo il nostro lavoro.

In questi giorni caotici di trasloco sono al lavoro su una sceneggiatura per l'animazione. Alterno voglia di ritornare a scrivere fumetti, magari con qualche nuovo progetto, a voglia di lasciar perdere e concentrarmi sui cartoni animati, dove ancora ho tanto da imparare (mi devo fare 'nu mazz tant'accussì!), ma dove le soddisfazioni sono più immediate e concrete.

Mi accompagnano nell'ordine, a seconda i momenti della storia, i Waterboys, i Supertramp, le sigle dei cartoni animati, una mezza dozzina di versioni diverse di "While my guitar gently weeps", le canzoni dei film di 007, le telefonate a MissC.

Buon lavoro a tutti quelli che come me si concedono un momento di riflessione scrivendo sul blog.

P.S.: il 25 compio gli anni. Mi aspetto una valanga di mail da tutti quelli che mi conoscono. E per i fortunati che hanno il mio numero, anche una telefonata. Grazie.

19 set 2006

MONO anteprima!

Va bene. Ne hanno parlato nei loro blog già molti amici e colleghi. Adesso tocca anche a me.
L'anteprima della cover ve la risparmio, perchè potete vederla, tra i tanti, su Komix e su Foolys. Però vi omaggio di un piccolo frammento dell'illustrazione del mio Monoracconto a due mani, scritto con Salvo Toscano.
Il disegno è opera di Francesco Ripoli, un talento...un geniaccio toscano con cui spero di poter fare collaborare nuovamente.
Ci si vede tutti a Lucca...in fila per comprare il primo numero di Mono, mi raccomando!

18 set 2006

Alla ricerca di Diegozilla!

Signori, un attimo di attenzione.
Il Diè, lo scrittore atomico per antonomasia, non scrive nel suo blog da quasi un mese. Nessuno ha sue notizie. La ricerca affannosa di sue notizie attraverso le persone a lui vicine non ha dato i frutti sperati. I reparti investigativi di CSI Las Vegas, Miami e NY, dell'SD-6 e di tutte le altre unità operative segrete della CIA, dei NCIS, di LAW&ORDER, persino i naufraghi di LOST e il Commissario Cordier, a Parigi, e Don Matteo e il Maresciallo Rocca, in Italia, si stanno dando da fare per trovarlo!
I giornali della sera titolano: "Diè sparisce, la polizia brancola nel buio!", oppure: "Milano città violenta, la polizia inerme!", e perfino: "Diè, un corpo caldo per l'inferno?!", "Milano sconvolta, caccia spietata ai rapitori!".
Dalle indagini preliminari, di cui è incaricato il Commissario Spada, aiutato discretamente da Duca Lamberti per la sua conoscenza dei mali dell'animo, sono emerse le seguenti piste:

1) il Diè soffriva di ansia da complotto.
Nulla vieta di pensare che si sia rifugiato in qualche casolare sperduto delle valli lombarde sentendosi braccato daigli editori, dai suoi fans in delirio, o da chissà quali uomini neri. Lo psicanalista di Tiziano Sclavi è stato intervistato in proposito e ha detto: "Dietro quegli atteggiamenti da bullo pentito, si cela una psiche in preda al super-io che può sfociare in gravi crisi di personalità. E' uno sceneggiatore da tenere d'occhio: le ricadute potrebbero essere delle più gravi...potrebbe immedesimarsi in uno dei suoi miti da un momento all'altro. Gravissima sarebbe la Crisi Walker. Il Texas Ranger provoca una sindrome per la quale non è stato ancora trovato nessun rimedio!"

2) il Diè è stato rapito dagli alieni da ragazzino.
Alcune tracce di strano liquido verde trovate vicino il suo computer, la sua macchina e su una delle sue felpe nere, potrebbero far pensare ad una seconda abduction. Fox Mulder ha detto: "Io voglio credere che il Diè sia con i nostri fratelli dell'Infinito. Sarebbe la prova definitiva che tutto quello che ho cercato di provare in questi anni è la verità!"

3) Un amico del Diè, poco tempo fa, gli ha riempito la posta di spam e virus. Il computer è sparito insieme a lui, quindi non ci è possibile effettuare una spam-detection. Ma alcuni indizi potrebbero far pensare che il suo pc è stato invaso dai virus e abbia cancellato tutti i dati dei suoi lavori. Adesso potrebbe essere rinchiuso in qualche manicomio estero, aspettando il Signore delle Mosche, e sognando editori mostruosi che lo torturano perchè non ha consegnato in tempo i lavori. Gli analisti dicono che una frase che potrebbe ripetere di continuo è: "Ma io l'avevo finita la sceneggiatura..lo giuro!"

4) Il Diè è finito in qualche reality-show, tipo "La Pupa e il Secchione".
Poca ansia di protagonismo il nostro scomparso, ma molta voglia di riscatto della sua infanzia dolorosa e del suo mestiere di scrittore. Nulla vieta che, bloccato in mezzo alla strada da qualche bellona in cerca di nuovi volti per la Tv, abbia abbandonato tutto per rifugiarsi dietro il mondo patinato della Tv, che lui ha sempre odiato ma che forse, per reazione, bravama spasmodicamente!

5) Diè ha da poco compiuto 35 anni.
Il team di CSI ha formulato l'ipotesi che sorprendendosi a buttare la spazzatura la sera in braghe (le sue pantofole contengono tracce di asfalto), a comprare i detersivi con un marsupio a tracolla (dentro è stato ritrovato un recente scontrino), a curarsi ripetutamente dolori vari (è stata trovato un astuccio di pomata quasi finito), a sentire la musica di Neffa (nel suo stereo era l'unico cd presente), sarà stato colpito da un raptus di dissociazione della personalità e adesso potrebbe vagare senza memoria per l'hinterland milanese rinnegando la sua personalità..."Chi l'ha visto" ha già diramato la sua foto.

Chi avesse sue notizie è pregato di farsi vivo al 911, al 113, al 313, al WWF, alla LAV, al Sindacato Fumettisti, al Trottoir (noto bar frequentato da Andrea G. Pinketts), alla Scuola del Fumetto, e a qualunque altra forza dell'ordine.

Stiamo iniziando una raccolta di pensieri di solidarietà sul suo blog. Aiutateci, grazie!

17 set 2006

I Colori dell'Anima

Ci sono film italiani che nella mia poca curiosità cinematografica non andrei mai a vedere. E ci sono film italiani che vedo solo perchè qualche amico o amica mi invita a qualche proiezione casalinga. Lo so. Sarò anche un pò prevenuto verso il cinema italiano, ma quando un film è bello, è bello. Sono il primo ad ammetterlo. E "I Colori dell'Anima" è molto bello!
L'interpretazione di Andy Garcia nella parte dell'ultimo dei pittori maledetti italiani, sempre alticcio ma ben attento a non svendere la sua arte, è strabiliante. Il personaggio di Picasso, di cui era collega-rivale, è magistrale. Il rapporto di amore-odio artistico tra i due è delineato raccogliendo a episodi veramente accaduti. Come quello che fa da motore di tutto il film...l'amore di Modì verso la donna che vedete nella locandina. L'insieme di sensazioni ed emozioni che questo film è capace di lasciarvi dopo che l'avete visto è...strabiliante.
Facile che scappi anche qualche lacrimuccia. E questo vuol dire che la storia è raccontata bene. Il ritmo è giusto. La regia è ottima e la sceneggiatura è supportata da attori che veramente volevano dare il massimo.

Questo blog parla di fumetto, che è considerata la nona arte. E molti dei miei amici e dei miei visitatori hanno fatto studi artistici, e so che potranno apprezzare la potenza e la bellezza di questo film molto più di me...che di quel periodo artistico conosco ben poco. Quindi spero risultino gradite queste incursioni anche nella settima arte. Ma, a parte le sensazioni raccolte a livello personale, di una cosa sono certo: MODIGLIANI è uno dei più bei film che abbia visto in questi ultimi anni. E non commettete l'errore di vederlo da soli. Sarebbe un peccato. La magia di una drammatica e maledetta storia d'amore è come una buona bottiglia di vino...non ha nessun sapore se non hai nessuno con cui brindare.
Buona visione.

PS: Si vede che con l'età la mia scorza di sceneggiatore "Crash-Boom-Bang" sta venendo meno. Se continuo così tra qualche anno mi ritrovo a scrivere Harmony...

14 set 2006

Le mille luci e ombre della capitale

Sono tornato a Roma. Ho ripreso la mia routine quotidiana quasi con un pizzico di rammarico, perchè quest'estate ero proprio stressato e avevo bisogno di rilassarmi. E stavolta a Palermo ho lasciato qualcosa di importante....
Ma nello stesso tempo sono creativamente carico e determinato a portare avanti tutte le idee e tutti i progetti che lavorare su Zorry Kid mi aveva bloccato nel cervello. Non sono neanche arrivato che ho ripreso a lavorare, fare la spesa, pulire i piatti, fare il bucato, salutare gli amici che non sentivo da tempo...e pianificare con solerzia i prossimi ipegni fieristici (Romics e Lucca Comics su tutti).
Ho anche visitato la mia cameretta nuova. Eh già...cambio casa. Da Culonia Sud mi sposto a Culonia Nord di Roma. Perchè si sa, a Roma le distanze contano. Ma la stanza è più bella, ha il terrazzo, la compagnia è ottima, si organizzano spesso festini e banchetti, e questo già servirà a migliorare la qualità della mia vita. Che nell'ultimo periodo aveva veramente rasentato l'abbrutimento mentale...


Ma per tornare a noi, finalmente in anteprima un paio di tavole del progetto erotico che sto realizzando con Michela Cacciatore. Se tutto va bene, la tecnica di colorazione sarà quella della prima tavola. B/N e rosso...come nella migliore tradizione milleriana, per intenderci. Comunque abbiamo bisogno dei vostri commenti. Il progetto ancora non ha una data di uscita (abbiamo deciso di fare le cose con calma) quindi fatevi sotto con i vostri spietati giudizi. Se volete stringerci la mano o sputarci in faccia (lei per la prima, io per la seconda, ovviamente), io e Michela saremo presenti a Romics, dal 5 all'8 ottobre. Come avrete intuito il titolo sarà La Gabbia Dorata, ed è ambientata a Parigi, alla fine dell'800, in uno dei bordelli della capitale: La Gabbia Dorata, appunto.

Ultima nota. Dopo due giorni di caldo quasi palermitano, oggi c'è un tempo uggioso da schifo e sta pure cominciando a piovere. Dannata capitale....sempre li a tirare sole!

8 set 2006

Corto Maltese alla Notte Bianca


Hugo Pratt, Corto Maltese. Letteratura disegnata

10 settembre - 15 ottobre 2006

Complesso del Vittoriano
Via San Pietro in Carcere - Fori Imperiali, Roma
Tel. 06-6780664
Orari: lun-dom 9:30-19:30. 9 settembre apertura gratuita per la "Notte Bianca"

L'8 settembre, "Aspettando la Notte Bianca", Roma ricorda il celebre illustratore Hugo Pratt (1927-1995) e Corto Maltese, l'avventuroso personaggio con l'orecchino e lo sguardo cupo, nato dalla sua mano e dalla sua fantasia, con l'inaugurazione di una bella mostra, sottotitolata "letteratura disegnata". Questo era, infatti, il nome con cui l'artista riminese parlava del fumetto d'autore, di cui lo interessava soprattutto l'aspetto narrativo.

Pratt aveva inventato il suo eroe malinconico dal bavero alzato e la sigaretta penzolante nel 1967. Ne aveva fatto il protagonista del romanzo a fumetti Una ballata del mare salato e di altri racconti a metà strada tra fantasia e realtà, apparsi sulla rivista genovese "Sgt Kirk" e in altre raccolte.
Elegante, dinoccolato, sincero e con una predilezione per le cause perse, Corto Maltese era nato alla Valletta il 10 luglio 1887. La madre era una zingara, che praticava la magia e leggeva la mano, il padre un marinaio originario della Cornovaglia, che Corto non aveva mai conosciuto.
Seguendo le orme paterne, si era dato anche lui alla vita di mare. Era diventato marinaio, ma un marinaio sui generis, al centro di miti e leggende e della storia del '900. Grazie alle tavole di Pratt aveva incontrato, infatti, personaggi storici (Butch Cassidy, Stalin, il Barone Rosso, Onassis), di fantasia (Oberon, il Mago Merlino) e grandi scrittori (Jack London, Gabriele D'annunzio, Ernest Hemingway, Herman Hesse). E le sue avventure avevano avuto come scenario la Cina della Guerra dei Boxers, la Grande guerra e le Isole del Pacifico, la Rivoluzione bolscevica, l'avvento del Fascismo, il Sudamerica, l'Irlanda, la Bretagna, la mitica Atlantide e mille altri posti ricchi di fascino e di mistero.

Pratt porta avanti la sua storia fino al 1925, quando Corto Maltese ha 38 anni. La sua ultima avventura è la ricerca di Atlantide, conosciuta anche come Mu.
Cosa sia avvenuto dopo non è dato sapere, fa parte del fascino di quest'uomo misterioso e impenetrabile. Sembra comunque che non sia morto durante la guerra civile spagnola, come pensano alcuni. In una delle prime tavole di Una ballata del mare salato, si ricorda, infatti, una lettera degli anni '40 della cugina Pandora, in cui si dice che Corto vive in una casa affacciata sul mare assieme al polinesiano Tarao.

P.S. del Matta: Da andare a vedere assolutamente....

7 set 2006

MONO racconto a DUE mani.

Il Mattapensiero e ParoleCorsare sono lieti di annunciare che su MONO, la rivista monotematica di monotavole e monoracconti che esordirà a Lucca Comics, il sottoscritto firmerà il suo monoracconto insieme a quella fine penna di Salvo Toscano. Lo dico perchè ci conosciamo da anni, tutti e due scriviamo più o meno professionalmente, e ancora non era stato possibile riuscire a collaborare insieme. Grazie a MONO questo sarà possibile.
In questo momento nessuna preview è consentita. Presto su Komix un aggiornamento a "spizzatine" delle tavole e delle illustrazioni. Gli autori ringraziano fin da ora i loro numerosi fan per la calorosa accoglienza che vorranno riservare alla rivista...

2 set 2006

L'Enigma Barabba

Si vede che ho ritrovato la voglia di scrivere. Tre post in due giorni. Proprio perchè mi sono rimesso a scrivere di buona lena, quest'estate ho letto solo due libri: L'elenco telefonico di Atlantide, di Tullio Avoledo, Einaudi Editore 2005, e l'opera seconda di Salvo Toscano, L'Enigma Barabba, Dario Flaccovio Editore 2006.
Del primo posso dire che è stata una rivelazione. Un romanzo divertente, appassionante, che mixa sapientemente vita quotidiana e fantasia, grigiori degli uffici bancari e ricerca dell'arca dell'alleanza, dimensioni parallele e beghe condominiali. Il tutto strizzando l'occhio a Indiana Jones, citando almeno due volte Martin Mystere, e sorprendendoti di capitolo in capitolo.
E' fondamentalmente un romando della nostra generazione, che parla dei fumetti, della musica, dei libri con cui siamo cresciuti. Dei nostri miti, insomma. Il tutto servito sotto la forma di un thriller che non lo vuole essere a tutti i costi, perchè alla fine il suo fine è raccontare una storia, non risolvere un mistero.

Di misteri da risolvere abbonda invece il secondo. Voi lo sapete...conosco l'autore da una vita e forse il mio giudizio non potrà essere del tutto imparziale. Però di alcune cose sono sicuro senza possibilità di smentita: è un libro leggero, ben costruito, divertente ma anche riflessivo, avvince dalla prima all'ultima pagina, e il doppio mistero che si cela al suo interno ha una risoluzione davvero inaspettata. I personaggi, i fratelli Roberto e Fabrizio Corsaro, sono sempre meglio delineati, e le loro vicende umane non sono meno importanti del caso che sono chiamati a risolvere. Io questo romanzo l'ho letto addirittura in prima stesura...prima che arrivasse in casa editrice. E già allora mi era piaciuto molto più del primo, Ultimo Appello. Se non mi credete, qui trovate l'incipit da scaricare, nel menù alla voce "Abstract". E se volete prendervela con l'autore, potete farlo qui.
Il libro si trova più o meno in tutte le librerie più importanti, Feltrinelli in primis. Godetevi gli ultimi scampoli d'estate con una sana lettura. E' il modo migliore per ricominciare sereni il tran-tran quotidiano che ci aspetta fino alle prossime vacanze. E poi, chi di voi l'ha letto, può lasciare il suo commento per convincere chi mi accusa di fare troppe marchette che stavolta è tutto vero. Che vale davvero la pena, se si è un minimo appassionati di gialli, comprare "L'Enigma Barabba". Adesso torno a scrivere, altrimenti Sergio mi bastona. Aloha.