Il bello di conoscere gli autori di fumetti è quello di sapere i retroscena delle storie che realizzano. Io, per esempio, di Last Travel Inc. ho assistito a tutta la genesi: fin da quando Giovanni Di Gregorio ha contattato Marco Hasmann, fresco di diploma alla Scuola del Fumetto di Milano. Anche se Giovanni ormai sta diventando più prolifico di Tito Faraci (eh, Giovanni ;-), per fortuna si tiene ancora lontano dal diventare banale o scontato. O dal riproporre sempre gli stessi schemi narrativi dopo avere scoperto una "ricetta" che funziona.
Dopo il best-seller Brancaccio, eccolo che torna in libreria con una storia che faticheresti ad associare allo stesso autore della drammatica storia del quartiere di Palermo. Last Travel Inc. è una divertente e rocambolesca space opera in cui astrobecchini dovranno levarsi dagli impicci in un gioco più grande di loro, in cui magnati spaziali corrotti e bellissime prostitute (o allietatrici, come le rinomina Giovanni nella storia) fanno il loro gioco per recuperare un bel cadavere stecchito, ma di grande importanza. Un divertissement che piacerà sicuramente agli appasisonati di fantascienza, belle donne e soprattutto fumetti e telefilm americani. Io l'ho letto qualche notte fa prima di andare a letto. E vi assicuro che mi sono fatto davvero due risate. Sceneggiatura da commedia all'americana, disegni da tanto di cappello per un esordiente. Io quest'uomo lo amo. E lui sa che non gli nascondo la mia sconfinata ammirazione per il suo lavoro. Un giorno lo uccido e mi trapianto il suo cervello ;-)
Di Mayapan 2 credo ci sia davvero poco da dire. Anche ammettendo di non averlo neanche comprato. Ma conosco anche in questo caso gli autori, Flavio Troisi e Joseph Vig, e il primo tomo dell'opera mi era piaciuto molto. Anche se risentiva di uno stile di scrittura troppo "all'italiana", con sovrabbondanda di dialoghi che però non corrispondevano ad altrettante spiegazioni, sfogliare le tavole di Joseph era un piacere per gli occhi. Dalle anteprime credo che abbiamo corretto il tiro della narrazione. Le tavole di Joseph sono anche più curate e ariose di quelle del primo tomo, e non c'è sovraffollamento di dialoghi. Uno di quegli acquisti a scatola chiusa che fanno parte dell'essere appassionato di buoni fumetti. Entrambi i volumi sono già in libreria.
Abbiamo parlato di:
LAST TRAVEL INC. Autori: Giovanni Di Gregorio (testi), Marco Hasmann (disegni e colori); Vittorio Pavesio Production 2007, cartonato 48pp a colori, euro 15,99
MAYAPAN 2. Autori: Flavio Troisi (testi), Joseph Vig (disegni e colori); Vittorio Pavesio Production 2006, cartonato 48pp a colori, euro 15,99
31 gen 2007
26 gen 2007
Il mio nome è Doe. John Doe. (1)
L'avevo promesso a Pongio. Da una sua copertina inedita, un mio divertimento notturno. Il primo desktop di John Doe fatto in casa, con citazione ammiccante anche a 007. Trovate versione PC e Mac, entrambe 1280x1024. Se avete i monitor a risoluzione inferiore basta che lo ridimensionate in Photoshop. Se vi secca, ditemelo che lo faccio io e li pubblico anche 800x600 e 1024x680. Presto altri wallpaper serie JD-007. Buon download.
25 gen 2007
Altri chiari di luna
Ok, tutto è concluso. La comarca romano-palermitana è partita per Angouleme. Io quest'anno, per scelta, non ci sono andato. E dopo le frenesie progettuali della partenza, si tira il respiro. E si torna a riflettere su come è iniziato quest'anno lavorativo.
Male, se devo essere sincero. E questo mi sconforta, visti i fasti degli ultimi mesi del 2006.
Ma non perchè non arrivi lavoro. Chissà perchè per ora arriva lavoro non pagato. O pagato molto così così. Quindi, con un minimo di coscienza professionale, io dico non pagato.
Comunque, visti i chiari di luna e visto che avevo voglia di sfogare la mia vena creativa su qualcosa di nuovo, ho accetato un paio di collaborazioni. Una piccola e divertente, l'altra più impegnativa ma molto più stimolante. Perchè?
Perchè ho voglia di raccontare storie diverse. Storie nuove. E lo faccio con l'entusiasmo di un wannabe alle prime armi: perchè non puoi stare troppo tempo fermo senza uno sfogo creativo. E quando ci stai, ti prudono le mani sulla tastiera. E soprattutto il cervello ti parte in mille voli pindarici d'infelici riflessioni esistenziali sul mestiere. Che sono sempre in agguato. E che vorrei rifuggire come la peste, almeno per i primi mesi dell'anno.
Rimasugli di gennaio più febbraio dedicati quindi a collaborazioni amene e nuovi e vecchi progetti che da troppo tempo avevano bisogno di qualche attenzione per essere portati avanti.
Presto scioglierò qualche riserva e vi farò qualche anteprima. Auguratemi in bocca al lupo.
Male, se devo essere sincero. E questo mi sconforta, visti i fasti degli ultimi mesi del 2006.
Ma non perchè non arrivi lavoro. Chissà perchè per ora arriva lavoro non pagato. O pagato molto così così. Quindi, con un minimo di coscienza professionale, io dico non pagato.
Comunque, visti i chiari di luna e visto che avevo voglia di sfogare la mia vena creativa su qualcosa di nuovo, ho accetato un paio di collaborazioni. Una piccola e divertente, l'altra più impegnativa ma molto più stimolante. Perchè?
Perchè ho voglia di raccontare storie diverse. Storie nuove. E lo faccio con l'entusiasmo di un wannabe alle prime armi: perchè non puoi stare troppo tempo fermo senza uno sfogo creativo. E quando ci stai, ti prudono le mani sulla tastiera. E soprattutto il cervello ti parte in mille voli pindarici d'infelici riflessioni esistenziali sul mestiere. Che sono sempre in agguato. E che vorrei rifuggire come la peste, almeno per i primi mesi dell'anno.
Rimasugli di gennaio più febbraio dedicati quindi a collaborazioni amene e nuovi e vecchi progetti che da troppo tempo avevano bisogno di qualche attenzione per essere portati avanti.
Presto scioglierò qualche riserva e vi farò qualche anteprima. Auguratemi in bocca al lupo.
23 gen 2007
Chiari di luna
Due donne. Due fumetti. Il vecchio e il nuovo.
Il classico e le nuove tendenze. Il primo volume dell'integrale Valentina di Crepax (Paninicomics-Corsera) e Lis della Red Whale-Rainbow. Le mie ultime letture fumettistiche. Sulle quali adesso vi stramazzo un pò i maroni.
Valentina è come Corto Maltese. Un personaggio che per quanto se ne parli tanto, si conosce poco. Ho letto tutti gli episodi dei Classici di Repubblica, anche a rischio di qualche mal di testa per le impaginazioni (sia dei volumi, che delle tavole di Crepax), e mi sono piaciuti molto. Definirlo erotico nel 2006 fa ridere, e questo mi piace. Perchè smitizza una inutile etichetta, e ti fa godere appieno le storie: oniriche, visionarie, barocche ma nello stesso tempo "classiche". Puoi anche maledire l'autore, può anche non piacerti, ma il brivido ingenuo delle prime avventure, quando Neutron usa i suoi poteri, è una cosa che solo i "vecchi" fumetti, fatti con onestà e voglia di raccontare, possono ancora darti.
E tutto questo non fa che aumentare la mia convinzione che noi, generazione degli enta, dovremmo leggere molte più opere dei classici del fumetto di quanto non facciamo. Invece di guardare sempre avanti, e ricercare la novità che deve ancora uscire, dovremmo prendere un bel volume di Crepax, Giardino o Pratt, solo per fare qualche esempio, e tuffarci nei loro mondi e nella loro onesta e insuperabile capacità di raccontare storie. Imperdibile.
LYS è il nuovo prodotto della Red Whale di Katja Centomo e Francesco Artibani. Il mio collega Fabrizio già sbandiera che ci lavora. Se è per questo ci lavora anche il mio amico Giovanni Di Gregorio ma, se devo essere sincero, per essere il numero uno di una nuova serie l'ho trovato meno brillante di quanto mi aspettassi. Fermo restando che l'idea di fondo della serie è ottima ci sono un paio di cosette che mi perplidono.
Le tematiche sono interessanti, attuali e coraggiose: l'ecologia sullo sfondo e il passaggio della protagonista da bambina a donna (ci siamo capiti) in primo piano. Di contro abbiamo i "soliti" misteri sui genitori e i "soliti" poteri che stavolta, al contrario di Monster Allergy, sono già dati per scontati fin dalla prima storia. Mossa che mi ha lasciato perplesso.
Antonello Dalena è un mostro di bravura, ma mi perdonerà se gli dico che lo storytelling delle tavole non mi ha entusiasmato. Nella prima metà della storia apertura delle tavole con grandi vignette, e poi molti avvenimenti costretti in molte vignette più piccole. Per raccontare l'entrata in scena dei personaggi avrei scelto una divisione delle tavole più equilibrata.
Ovviamente tutto questo non sminuisce la qualità complessiva di questo nuovo fumetto che trovo, come tutti quelli che nascono da Red Whale, di livello superiore alla media. E se Katja e Francesco leggeranno queste righe spero mi perdoneranno la franchezza. Comunque, accattativillo!
Il classico e le nuove tendenze. Il primo volume dell'integrale Valentina di Crepax (Paninicomics-Corsera) e Lis della Red Whale-Rainbow. Le mie ultime letture fumettistiche. Sulle quali adesso vi stramazzo un pò i maroni.
Valentina è come Corto Maltese. Un personaggio che per quanto se ne parli tanto, si conosce poco. Ho letto tutti gli episodi dei Classici di Repubblica, anche a rischio di qualche mal di testa per le impaginazioni (sia dei volumi, che delle tavole di Crepax), e mi sono piaciuti molto. Definirlo erotico nel 2006 fa ridere, e questo mi piace. Perchè smitizza una inutile etichetta, e ti fa godere appieno le storie: oniriche, visionarie, barocche ma nello stesso tempo "classiche". Puoi anche maledire l'autore, può anche non piacerti, ma il brivido ingenuo delle prime avventure, quando Neutron usa i suoi poteri, è una cosa che solo i "vecchi" fumetti, fatti con onestà e voglia di raccontare, possono ancora darti.
E tutto questo non fa che aumentare la mia convinzione che noi, generazione degli enta, dovremmo leggere molte più opere dei classici del fumetto di quanto non facciamo. Invece di guardare sempre avanti, e ricercare la novità che deve ancora uscire, dovremmo prendere un bel volume di Crepax, Giardino o Pratt, solo per fare qualche esempio, e tuffarci nei loro mondi e nella loro onesta e insuperabile capacità di raccontare storie. Imperdibile.
LYS è il nuovo prodotto della Red Whale di Katja Centomo e Francesco Artibani. Il mio collega Fabrizio già sbandiera che ci lavora. Se è per questo ci lavora anche il mio amico Giovanni Di Gregorio ma, se devo essere sincero, per essere il numero uno di una nuova serie l'ho trovato meno brillante di quanto mi aspettassi. Fermo restando che l'idea di fondo della serie è ottima ci sono un paio di cosette che mi perplidono.
Le tematiche sono interessanti, attuali e coraggiose: l'ecologia sullo sfondo e il passaggio della protagonista da bambina a donna (ci siamo capiti) in primo piano. Di contro abbiamo i "soliti" misteri sui genitori e i "soliti" poteri che stavolta, al contrario di Monster Allergy, sono già dati per scontati fin dalla prima storia. Mossa che mi ha lasciato perplesso.
Antonello Dalena è un mostro di bravura, ma mi perdonerà se gli dico che lo storytelling delle tavole non mi ha entusiasmato. Nella prima metà della storia apertura delle tavole con grandi vignette, e poi molti avvenimenti costretti in molte vignette più piccole. Per raccontare l'entrata in scena dei personaggi avrei scelto una divisione delle tavole più equilibrata.
Ovviamente tutto questo non sminuisce la qualità complessiva di questo nuovo fumetto che trovo, come tutti quelli che nascono da Red Whale, di livello superiore alla media. E se Katja e Francesco leggeranno queste righe spero mi perdoneranno la franchezza. Comunque, accattativillo!
19 gen 2007
Post-apocalittico!
Giorni frenetici. Sto lavorando a manetta sugli ultimi dettagli dei progetti da presentare ad Angouleme. Vortici di poteri esp e sparatorie condotte a colpi di telecinesi e televisione mi tengono incollato al video: del computer e dello schermo. Perchè in queste sere di frustrante rilassatezza mi sono dedicato con particolare attenzione alla visione di due serial tv che nel tempo mi convinco di amare sempre di più (che potete intuire dando un'occhiata alle immagini).
Io sono un divoratore di fiction, lo sapete. Con i miei inquilini (tutta gente che lavora nel cinema e nella televisione) si passano le serate, con un sorso di limoncello in mano, a commentare questa o quella puntata di: CSI, Dr. House, Cold Case, Senza Traccia, Alias (quando lo facevano), e adesso le nuove serie di RIS e The Shield.
Cioè i miei favourite della stagione.
Dr. House a parte, che raggiunge livelli di partecipazione orgasmica da parte del sottoscritto, The Shield e RIS sono due serial che mi tengono incollato al video come pochi altri.
The Shield è qualcosa che va oltre. Come tutto. Regia. Fotografia. Sceneggiatura. Per non parlare delle trame e dei personaggi. Io lo seguo quasi dall'inizio, anche se andava di venerdì sera e spesso ero fuori a gozzovigliare, e l'ho sempre trovata una serie incredibile.
Il limite tra bene e male, tra il giocare sporco per arrivare dove la legge non arriva e il giocare sporco per farla in barba alla legge, è la continua altalena in cui ti catapulta questo serial.
RIS3 è sicuramete il miglior prodotto italiano seriale che si sia mai visto in tv, escludendo forse i film di Montalbano. Ma quelli sono, appunto, film. Non hanno la dimensione magica del 50 minuti. Non hanno la tempistica nevrotica del raccontare tutto nel minor tempo possibile.
RIS mi era piaciuto così così. RIS 2 è stato già meglio, con la storyline del bombarolo. RIS 3 mi sembra ancora meglio. Soprattutto per la recitazione meno "cartonata" dei personaggi. Che mi sembrano più reali, più umani (tranne Flaherty, ma quello credo che non lo smuovi neanche con il solletico). Le trame sono ben gestite, il montaggio "alla Ang Lee" certe volte stufa, ma la regia e la sceneggiatura sono veramente degne di nota. Per essere un prodotto italiano, intendo. Perchè vi voglio bene vi lascio anche un bel link al sito degli housismi.
La Tv è bella, la fiction è bella, ma questo weekend si esce e si va all'aria aperta. Mi stanno friggendo i neuroni a stare in casa. Dopo, forse, torno a parlare di fumetti. Bye.
Io sono un divoratore di fiction, lo sapete. Con i miei inquilini (tutta gente che lavora nel cinema e nella televisione) si passano le serate, con un sorso di limoncello in mano, a commentare questa o quella puntata di: CSI, Dr. House, Cold Case, Senza Traccia, Alias (quando lo facevano), e adesso le nuove serie di RIS e The Shield.
Cioè i miei favourite della stagione.
Dr. House a parte, che raggiunge livelli di partecipazione orgasmica da parte del sottoscritto, The Shield e RIS sono due serial che mi tengono incollato al video come pochi altri.
The Shield è qualcosa che va oltre. Come tutto. Regia. Fotografia. Sceneggiatura. Per non parlare delle trame e dei personaggi. Io lo seguo quasi dall'inizio, anche se andava di venerdì sera e spesso ero fuori a gozzovigliare, e l'ho sempre trovata una serie incredibile.
Il limite tra bene e male, tra il giocare sporco per arrivare dove la legge non arriva e il giocare sporco per farla in barba alla legge, è la continua altalena in cui ti catapulta questo serial.
RIS3 è sicuramete il miglior prodotto italiano seriale che si sia mai visto in tv, escludendo forse i film di Montalbano. Ma quelli sono, appunto, film. Non hanno la dimensione magica del 50 minuti. Non hanno la tempistica nevrotica del raccontare tutto nel minor tempo possibile.
RIS mi era piaciuto così così. RIS 2 è stato già meglio, con la storyline del bombarolo. RIS 3 mi sembra ancora meglio. Soprattutto per la recitazione meno "cartonata" dei personaggi. Che mi sembrano più reali, più umani (tranne Flaherty, ma quello credo che non lo smuovi neanche con il solletico). Le trame sono ben gestite, il montaggio "alla Ang Lee" certe volte stufa, ma la regia e la sceneggiatura sono veramente degne di nota. Per essere un prodotto italiano, intendo. Perchè vi voglio bene vi lascio anche un bel link al sito degli housismi.
La Tv è bella, la fiction è bella, ma questo weekend si esce e si va all'aria aperta. Mi stanno friggendo i neuroni a stare in casa. Dopo, forse, torno a parlare di fumetti. Bye.
13 gen 2007
Cinque cose che non sapete di me.
Io temevo che mi avrebbero nominato, ecco la verità. Speravo che rimanendo un pò defilato non succedesse...e invece mi hanno incastrato. Sbirciando quotidianamete il solito tot di blog a saltare, avevo notato questo giochino crudele: uno annuncia pubblicamente cinque cose che non tutti sanno su di lui e invita altri cinque a partecipare. Una stradannata catena di sant'antonio dei blog. Crudele, come vi dicevo. Io ho scoperto il commento di Marco stamattina, e da allora rimugino non solo su chi invitare, ma anche su cosa dire.
Ecco le "cinque cose che forse non sapete di me" che ho tirato fuori:
- Ho avuto tra le mani la possibilità di fare il provino di Monster Allergy. Per ben due volte. E per tutte e due le volte si può dire che vi ho rinunciato. Non riuscivo a calarmi in quella scrittura frizzate, me nello stesso tempo semplice, alla Artibani. Mi sentivo un idiota al pensiero di farmi correggere chissà quante volte la sceneggiatura. E ho rinunciato. Non so se per egoismo o per umiltà. Forse per entrambe. Adesso non farei di nuovo lo stesso errorre.
- Mi sono innamorato di almeno tre mie amiche. Di alcune disperatamente. Ma siccome, si sa, la regola dell'amico non perdona mai, niente di fatto con tutte e tre. Nulla di recente, sia chiaro (lo dico per chi mi tiene soptto controllo). Stiamo parlando di ormai...cazzo...dall'ultima sono passati già sette anni!
- Quando giocavo a Risiko con gli amici, molti anni fa, rimanevo regolarmente con una manciata di carrarmatini e due staterelli fin dai primi giri. E le serate finivano regolarmente sonnecchiando sul divano, e lanciando stancamente i dadi nella speranza che qualcuno mi facesse fuori. Forse è per questo trauma tardo-adolescenziale che ora detesto i giochi di società. Ecco: incosciamente ho esternato un trauma. E una mia amica che mi ha regalato Cranium credo mi esternerà un cazzotto!
- Quando uscì, nel lontano 1986 credo, comprai Nathan Never per meno di 20 numeri. Ma lo abbandonai quasi subito perchè non mi piaceva. Anni dopo capii quanto ero stato idiota. Così ricominciai a comprarlo, procurandomi i primi numeri a sangue di papa. Anni fa ho smesso di nuovo di comprarlo (verso il 100 credo). Ma stavolta non credo che ricomincerò.
- La prima persona che conoscevo e che mi ha aiutato ad entrare da professionista nel mondo dei fumetti è stato Andrea Plazzi. Seguito a ruota da Giuliano Piccininno. Perchè tanti anni fa, a Palermo, conducevo una trasmissione radiofonica sui fumetti, e ci scambiammo un'intervista con Andrea. Che poi mi passò i contatti con Giuliano per collaborare a Prezzemolo.
Bene. La mia sessione di autoanalisi è terminata. Questo post è stato lungo da scrivere. Molto. Grazie davvero a Marco per avermi invitato (grrr). Ecco le mie nomination per continuare il giochino:
1) Tosco
2) Romilar
3) Stefano
4) LaSpianelli
5) LauraBraga
Buon divertimento (eh eh)!
Ecco le "cinque cose che forse non sapete di me" che ho tirato fuori:
- Ho avuto tra le mani la possibilità di fare il provino di Monster Allergy. Per ben due volte. E per tutte e due le volte si può dire che vi ho rinunciato. Non riuscivo a calarmi in quella scrittura frizzate, me nello stesso tempo semplice, alla Artibani. Mi sentivo un idiota al pensiero di farmi correggere chissà quante volte la sceneggiatura. E ho rinunciato. Non so se per egoismo o per umiltà. Forse per entrambe. Adesso non farei di nuovo lo stesso errorre.
- Mi sono innamorato di almeno tre mie amiche. Di alcune disperatamente. Ma siccome, si sa, la regola dell'amico non perdona mai, niente di fatto con tutte e tre. Nulla di recente, sia chiaro (lo dico per chi mi tiene soptto controllo). Stiamo parlando di ormai...cazzo...dall'ultima sono passati già sette anni!
- Quando giocavo a Risiko con gli amici, molti anni fa, rimanevo regolarmente con una manciata di carrarmatini e due staterelli fin dai primi giri. E le serate finivano regolarmente sonnecchiando sul divano, e lanciando stancamente i dadi nella speranza che qualcuno mi facesse fuori. Forse è per questo trauma tardo-adolescenziale che ora detesto i giochi di società. Ecco: incosciamente ho esternato un trauma. E una mia amica che mi ha regalato Cranium credo mi esternerà un cazzotto!
- Quando uscì, nel lontano 1986 credo, comprai Nathan Never per meno di 20 numeri. Ma lo abbandonai quasi subito perchè non mi piaceva. Anni dopo capii quanto ero stato idiota. Così ricominciai a comprarlo, procurandomi i primi numeri a sangue di papa. Anni fa ho smesso di nuovo di comprarlo (verso il 100 credo). Ma stavolta non credo che ricomincerò.
- La prima persona che conoscevo e che mi ha aiutato ad entrare da professionista nel mondo dei fumetti è stato Andrea Plazzi. Seguito a ruota da Giuliano Piccininno. Perchè tanti anni fa, a Palermo, conducevo una trasmissione radiofonica sui fumetti, e ci scambiammo un'intervista con Andrea. Che poi mi passò i contatti con Giuliano per collaborare a Prezzemolo.
Bene. La mia sessione di autoanalisi è terminata. Questo post è stato lungo da scrivere. Molto. Grazie davvero a Marco per avermi invitato (grrr). Ecco le mie nomination per continuare il giochino:
1) Tosco
2) Romilar
3) Stefano
4) LaSpianelli
5) LauraBraga
Buon divertimento (eh eh)!
12 gen 2007
Un salto nel futuro delle comunicazioni!
Finalmente sono tornato a Roma.
E ho fatto anche stavolta un pessimo viaggio.
In pullman non riesco più a dormire come una volta. Però stavolta mi sentivo toco (si usa ancora?!) con il mio nuovo gingillo a farmi compagnia. Purtroppo spifferi vari sul bus mi hanno ucciso, ed ecco che partito con un legerro pizzicore alla gola, sono arrivato con una bella laringite con tosse. Questo pendolarismo da peones comincia a starmi sulle palle.
Avevo bisogno di recuperare la giornata e così ho deciso che era ora di godermi, nel silenzio della mia stanzetta (no quel maledetto caos palermitano!), il keynotes di Steve Jobs al Macworld di San Francisco. Più di due ore attaccato al video con gli occhi che mi lacrimavano per la commozione man mano che il CEO di Apple spiegava le innovative funzionalità dell'ultimo nato della casa di Cupertino: iPhone. Uno smartphone (ma non chiamatelo mai così...) rivoluzionario che unisce intuitive funzioni telefoniche, ad un iPod con widescreen, al primo vero browser internet fullscreen e perfettamente funzionante su un telefono (che poi è il fantastico Safari della Apple), compresa la gestione reale degli account email sia in IMAP che in POP3, che riceve in HTML compresi gli allegati. Il tutto potenziato dal migliore sistema operativo attualmente in commercio: il MacOsX!
Inoltre funziona con un rivoluzionario sistema multi-touch che permette di comandarlo con le dita, senza pennini, mouse o tastierini striminziti. Tutto "digitale" nel senso più stretto del termine. Gestisci i comandi con click e doppio click come sul Mac, scrolli gli elenchi semplicemente slippando sul video, e puoi anche "afferrare" le immagini e ingrandirle e posizionarle nello schermo come più ti piace. In più, grazie ad un partnership con Google, contiene anche GoogleMaps. E grazie ad un altra partnership con Yahoo! è possibile scaricare i propri account di posta gratuitamente!
Se stanotte non avete sonno, e masticate quel poco di inglese che vi serve a capire la pronuncia corretta di Steve Jobs, andate a questo sito. Ora ho capito di avere un obiettivo nella vita: lavorare per potermi comprare l'iPhone. Che è un oggetto che va oltre l'essere trendy. Va oltre e basta. E' la nuova frontiera della comunicazione e dell'intrattenimento digitale.
Se qualcuno mi nomina ancora il Pc o la Microsoft, giuro che gli scoppio a ridere in faccia. E stavolta, mio caro S.Tef, ti devi scappellare di fronte alla capacità di VERA innovazione di Apple. Nella creazione di iPhones la Apple ha registrato più di 200 brevetti di innovazione tecnologica (tra cui appunto il multi-touch)!
Aghhhh! Deve essere mio! Ma dovrò aspettare: in Europa arriva a settembre 2007, e costerà la non indifferente cifra di 499Euro. Mi toccherà aspettare i nuovi modelli e intanto comincio a mettere da parte i soldi. Argh! Arf! Arf! :-p
E ho fatto anche stavolta un pessimo viaggio.
In pullman non riesco più a dormire come una volta. Però stavolta mi sentivo toco (si usa ancora?!) con il mio nuovo gingillo a farmi compagnia. Purtroppo spifferi vari sul bus mi hanno ucciso, ed ecco che partito con un legerro pizzicore alla gola, sono arrivato con una bella laringite con tosse. Questo pendolarismo da peones comincia a starmi sulle palle.
Avevo bisogno di recuperare la giornata e così ho deciso che era ora di godermi, nel silenzio della mia stanzetta (no quel maledetto caos palermitano!), il keynotes di Steve Jobs al Macworld di San Francisco. Più di due ore attaccato al video con gli occhi che mi lacrimavano per la commozione man mano che il CEO di Apple spiegava le innovative funzionalità dell'ultimo nato della casa di Cupertino: iPhone. Uno smartphone (ma non chiamatelo mai così...) rivoluzionario che unisce intuitive funzioni telefoniche, ad un iPod con widescreen, al primo vero browser internet fullscreen e perfettamente funzionante su un telefono (che poi è il fantastico Safari della Apple), compresa la gestione reale degli account email sia in IMAP che in POP3, che riceve in HTML compresi gli allegati. Il tutto potenziato dal migliore sistema operativo attualmente in commercio: il MacOsX!
Inoltre funziona con un rivoluzionario sistema multi-touch che permette di comandarlo con le dita, senza pennini, mouse o tastierini striminziti. Tutto "digitale" nel senso più stretto del termine. Gestisci i comandi con click e doppio click come sul Mac, scrolli gli elenchi semplicemente slippando sul video, e puoi anche "afferrare" le immagini e ingrandirle e posizionarle nello schermo come più ti piace. In più, grazie ad un partnership con Google, contiene anche GoogleMaps. E grazie ad un altra partnership con Yahoo! è possibile scaricare i propri account di posta gratuitamente!
Se stanotte non avete sonno, e masticate quel poco di inglese che vi serve a capire la pronuncia corretta di Steve Jobs, andate a questo sito. Ora ho capito di avere un obiettivo nella vita: lavorare per potermi comprare l'iPhone. Che è un oggetto che va oltre l'essere trendy. Va oltre e basta. E' la nuova frontiera della comunicazione e dell'intrattenimento digitale.
Se qualcuno mi nomina ancora il Pc o la Microsoft, giuro che gli scoppio a ridere in faccia. E stavolta, mio caro S.Tef, ti devi scappellare di fronte alla capacità di VERA innovazione di Apple. Nella creazione di iPhones la Apple ha registrato più di 200 brevetti di innovazione tecnologica (tra cui appunto il multi-touch)!
Aghhhh! Deve essere mio! Ma dovrò aspettare: in Europa arriva a settembre 2007, e costerà la non indifferente cifra di 499Euro. Mi toccherà aspettare i nuovi modelli e intanto comincio a mettere da parte i soldi. Argh! Arf! Arf! :-p
8 gen 2007
Alle origini del mito di 007
Ieri sera grande ed entuasiasmante visione di Casino Royale.
Il film mi è piaciuto. Molto. La sceneggiatura, rarefatta ma ineccepibile, lascia molto più spazio all'azione che alle parole. Ma ogni volta che Bond fa una battuta, il cinema applaude.
E' difficile descrivere questo film avendo in mente tutti gli altri della serie. Perchè questo è un 007 diverso. Fisico, essenziale, senza mezzi incredibili, senza gadget...senza R (ricordiamoci che Q era uscito di scena ne Il Mondo non Basta...anche perchè l'attore che lo ha impersonato in tutti i precedenti film, unica eccezione al rinnovo dei cast, è morto)!
Adattando il primo, e mai trasposto ufficilmente, romanzo di Ian Fleming la produzione ha voluto dirci che con questo film si ricostruisce il mito di James Bond. Il film è davvero ben girato. La scena al Casino Royale, nonostante avessi letto che era stata criticata per la sua lentezza, io l'ho trovata egualmente ben confezionata e senza momenti di stanca. Il montaggio mi è sembrato in molti punti un pò "brutale" nella scelta degli stacchi di scena, ma tutto sommato ci fai caso solo se stai con gli occhi fissi sullo schermo a vivisezionare il film.
La storia è bellissima. Verso i trequarti del film pensi che tutto finisce a tarallucci e vino, e invece negli ultimi 10-15 minuti si riscrive tutto il film, e anche tutto il mito di 007. Da quella battuta "E' morta, la puttana!" si rinnova l'intramontabile James Bond. (segue spoiler) E il film finisce proprio dove tutti gli altri iniziano: con la celebre frase "Il mio nome è Bond. James Bond." Insomma. Un bellissimo film...un ottimo film di 007.
L'unica cosa che non mi ha ancora convinto è Daniel Craig (a parte il suo doppiatore...che non c'entra proprio niente). E' un ottimo James Bond, e potrei passare sopra il fatto che non sia alto e moro, ma basso e biondo. No, il problema è che a Craig manca quel fascino british, quell'eleganza innata, quel bucare la scena con qualsiasi gesto che è proprio di Bond (per Craig puntano tutto sui suoi occhi azzurrissimi). Craig è uno 007 virile, possente, palestratissimo, che punta tutto sulla sua fisicità. Corre e non fa altro che correre dall'inizio alla fine del film, quasi come un novello Jet Li. Picchia come un Martin Riggs di Arma Letale. Ma questo non significa nulla perchè, ripeto, come interprete di James Bond Craig mi può anche stare bene. Comunque aspetto il prossimo film per sciogliere le ultime riserve che ancora ho su di lui.
Riporto qui una dichiarazione dello sceneggiatore che secondo me offre una perfetta chiave di lettura per il film:
Paul Haggis (regista) sceneggiatore di 007 Casino Royale: Mi è stato chiesto di scrivere il terzo atto del film. E' piaciuto così tanto alla produzione che mi hanno chiesto in seguito di scrivere la parte centrale. Poi, alla fine, mi è stato chiesto di scrivere anche l'inizio. Pur avendolo scritto a ritroso devo dire che è stata un'esperienza molto interessante e divertente. Amo molto 007 e potere scrivere il film che determina la sua nascita, che spiega le origini del suo rapporto con le donne, del perché beve vodka martini, perché è un assassino, perché è così chiuso emotivamente e di tutto il resto mi ha fatto molto piacere. Avevo accettato questa sceneggiatura a patto di non venire citato sui giornali. Cosa che, invece, è puntualmente capitata. Adoro i film di James Bond e considero un onore avere potuto scrivere Casino Royale, quello che è praticamente un prequel all'intera serie con un personaggio da reinventare. In realtà ho preso la sceneggiatura che era stata già scritta e l'ho resa più facile e complessa al tempo stesso.
Per concludere: Casino Royal è un film imperdibile per tutti i fan di 007. Ma, secondo me, imperdibile anche per tutti quelli a cui il mito di Bond non interessa molto. Proprio perchè spoglio di tante frivolezze ed esagerazioni, sia tecnologiche che strutturali, è un ottimo film che può piacere per quello che è, non per quello che rappresenta. Buona visione.
Il film mi è piaciuto. Molto. La sceneggiatura, rarefatta ma ineccepibile, lascia molto più spazio all'azione che alle parole. Ma ogni volta che Bond fa una battuta, il cinema applaude.
E' difficile descrivere questo film avendo in mente tutti gli altri della serie. Perchè questo è un 007 diverso. Fisico, essenziale, senza mezzi incredibili, senza gadget...senza R (ricordiamoci che Q era uscito di scena ne Il Mondo non Basta...anche perchè l'attore che lo ha impersonato in tutti i precedenti film, unica eccezione al rinnovo dei cast, è morto)!
Adattando il primo, e mai trasposto ufficilmente, romanzo di Ian Fleming la produzione ha voluto dirci che con questo film si ricostruisce il mito di James Bond. Il film è davvero ben girato. La scena al Casino Royale, nonostante avessi letto che era stata criticata per la sua lentezza, io l'ho trovata egualmente ben confezionata e senza momenti di stanca. Il montaggio mi è sembrato in molti punti un pò "brutale" nella scelta degli stacchi di scena, ma tutto sommato ci fai caso solo se stai con gli occhi fissi sullo schermo a vivisezionare il film.
La storia è bellissima. Verso i trequarti del film pensi che tutto finisce a tarallucci e vino, e invece negli ultimi 10-15 minuti si riscrive tutto il film, e anche tutto il mito di 007. Da quella battuta "E' morta, la puttana!" si rinnova l'intramontabile James Bond. (segue spoiler) E il film finisce proprio dove tutti gli altri iniziano: con la celebre frase "Il mio nome è Bond. James Bond." Insomma. Un bellissimo film...un ottimo film di 007.
L'unica cosa che non mi ha ancora convinto è Daniel Craig (a parte il suo doppiatore...che non c'entra proprio niente). E' un ottimo James Bond, e potrei passare sopra il fatto che non sia alto e moro, ma basso e biondo. No, il problema è che a Craig manca quel fascino british, quell'eleganza innata, quel bucare la scena con qualsiasi gesto che è proprio di Bond (per Craig puntano tutto sui suoi occhi azzurrissimi). Craig è uno 007 virile, possente, palestratissimo, che punta tutto sulla sua fisicità. Corre e non fa altro che correre dall'inizio alla fine del film, quasi come un novello Jet Li. Picchia come un Martin Riggs di Arma Letale. Ma questo non significa nulla perchè, ripeto, come interprete di James Bond Craig mi può anche stare bene. Comunque aspetto il prossimo film per sciogliere le ultime riserve che ancora ho su di lui.
Riporto qui una dichiarazione dello sceneggiatore che secondo me offre una perfetta chiave di lettura per il film:
Paul Haggis (regista) sceneggiatore di 007 Casino Royale: Mi è stato chiesto di scrivere il terzo atto del film. E' piaciuto così tanto alla produzione che mi hanno chiesto in seguito di scrivere la parte centrale. Poi, alla fine, mi è stato chiesto di scrivere anche l'inizio. Pur avendolo scritto a ritroso devo dire che è stata un'esperienza molto interessante e divertente. Amo molto 007 e potere scrivere il film che determina la sua nascita, che spiega le origini del suo rapporto con le donne, del perché beve vodka martini, perché è un assassino, perché è così chiuso emotivamente e di tutto il resto mi ha fatto molto piacere. Avevo accettato questa sceneggiatura a patto di non venire citato sui giornali. Cosa che, invece, è puntualmente capitata. Adoro i film di James Bond e considero un onore avere potuto scrivere Casino Royale, quello che è praticamente un prequel all'intera serie con un personaggio da reinventare. In realtà ho preso la sceneggiatura che era stata già scritta e l'ho resa più facile e complessa al tempo stesso.
Per concludere: Casino Royal è un film imperdibile per tutti i fan di 007. Ma, secondo me, imperdibile anche per tutti quelli a cui il mito di Bond non interessa molto. Proprio perchè spoglio di tante frivolezze ed esagerazioni, sia tecnologiche che strutturali, è un ottimo film che può piacere per quello che è, non per quello che rappresenta. Buona visione.
6 gen 2007
Una Befana esagerata!
L'Epifania tutte le feste si porta via.
E non so voi, ma io mi farei volentieri rapire da questa "befanona" che ho trovato su Internet. Massì...quest'anno celebrazioni festive molto boccacesche.
Ogni tanto ci vuole: per stupire i benpensanti, per assecondare i controcorrente, per aumentare i lettori del blog. Quest'anno lo sentivo così. Per quanto mi riguarda, io vado a godermi la splendida giornata di sole che bacia Palermo facendo una gitarella fuori città. Vado a mangiare in un ristorantino sulle Madonie che cucina roba casalinga in quantità industriali, ma dove si paga poco. Il massimo per concludere in bellezza le feste. Ciao!
PS: Oggi in edicola Fuochi e Altre Storie di Lorenzo Mattotti, l'ultima imperdibile Graphic Novel dell'Espresso.
Capolavori in ogni numero, ma Mattotti...
E non so voi, ma io mi farei volentieri rapire da questa "befanona" che ho trovato su Internet. Massì...quest'anno celebrazioni festive molto boccacesche.
Ogni tanto ci vuole: per stupire i benpensanti, per assecondare i controcorrente, per aumentare i lettori del blog. Quest'anno lo sentivo così. Per quanto mi riguarda, io vado a godermi la splendida giornata di sole che bacia Palermo facendo una gitarella fuori città. Vado a mangiare in un ristorantino sulle Madonie che cucina roba casalinga in quantità industriali, ma dove si paga poco. Il massimo per concludere in bellezza le feste. Ciao!
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Capolavori in ogni numero, ma Mattotti...
2 gen 2007
Anno nuovo, vita nuova.
Benvenuti nel 2007! A me già tremano le gambe perchè so che per tanti motivi, il 2007 sarà un anno importante della mia vita. Anche il 2006 lo è stato, soprattutto gli ultimi mesi. Ma se tutto va bene, il 2007 lo sarà anche di più. Sapere già in parte cosa mi aspetta, senza poter assaporare quella strana sensazione di arrivo inaspettato di novità, mi mette un pò di ansia addosso. Ma anche una buona dose di responsabilità. In questi giorni di vacanza ho riflettutto molto (tra un baccanale e l'altro) e mi sono fatto una caterva di propositi che spero riuscirò a portare avanti.
1. SALUTE. Meno chili, più moto. La mia schiena sta partendo, e non è bello visto l'età. Quindi perdere i chili messi su in questi mesi di rilassamento e luuunghe camminate, oppure piscina.
2. AMICIZIA. Tanti amici, che in questi ultimi mesi ho visto poco. Alcuni sparsi per l'Italia, altri separati dai reciproci impegni. Speriamo che il 2007 ci tenga più uniti.
3. LAVORO. Tanti di quei propositi da farsi venire il mal di testa. Ci sono grosse cose in ballo: Bonelli, Francia, Italia su vari fronti, animazione. Concentrazione quindi, e abnegazione. Mai perdere di vista gli obiettivi, mai lasciarsi andare. Non ripetere gli errori fatti in passato. E sopratutto ho voglia di creare nuove storie, nuove saghe, nuovi progetti personali. Perchè credo sia venuto il momento, diciamocelo pure, di vivere dignitosamente con il lavoro che mi sono scelto come professione per la vita.
4. HOBBY. a) Leggere di più e meglio, in assoluto. Sia libri che fumetti. Nel 2006 ho letto pochi libri. Sto iniziando il 2007 mettendo mano a tutti i libri che mi rimanevano da leggere della saga di Eymerich, iniziando con lo splendido Mater Terribilis (prossimamente post su tutta la saga dell'inquisitore castigliano). Per la fine dell'anno vorrei arrivare almeno alla dozzina: la media di uno al mese. b) Poi viaggiare: vorrei concedermi qualche weekend in dolce compagnia, in giro per l'Europa, che non siano solo fiere del fumetto. c) Cinema e DVD: mercoledì al cinema con più regolarità (si paga 5euro a Roma). I film annunciati per il 2007 fanno ben sperare in una buon annata. E tanti DVD a casa di amici: soprattutto tutta la serie di Corto Maltese (ci sei Pongio? Prepara i popcorn!).
5. AMORE. Ultimo ma non ultimo. Speriamo continui ad andare tutto bene. Sto ricercando nuovi equilibri anche in questo. Ma se son rose, fioriranno.
PS: come avrete notato sto procedendo, grazie alle nuove funzionalità di Blogger, alla creazione di etichette per tutti i post del blog. Non lo farò a posteriori, ma continuando a scrivere. Significa che ogni nuovo post avrà una sua etichetta, e a ritroso troverete aggiornati tutti i post precedenti con quella stessa etichetta. Anche questo un proposito per il 2007.
1. SALUTE. Meno chili, più moto. La mia schiena sta partendo, e non è bello visto l'età. Quindi perdere i chili messi su in questi mesi di rilassamento e luuunghe camminate, oppure piscina.
2. AMICIZIA. Tanti amici, che in questi ultimi mesi ho visto poco. Alcuni sparsi per l'Italia, altri separati dai reciproci impegni. Speriamo che il 2007 ci tenga più uniti.
3. LAVORO. Tanti di quei propositi da farsi venire il mal di testa. Ci sono grosse cose in ballo: Bonelli, Francia, Italia su vari fronti, animazione. Concentrazione quindi, e abnegazione. Mai perdere di vista gli obiettivi, mai lasciarsi andare. Non ripetere gli errori fatti in passato. E sopratutto ho voglia di creare nuove storie, nuove saghe, nuovi progetti personali. Perchè credo sia venuto il momento, diciamocelo pure, di vivere dignitosamente con il lavoro che mi sono scelto come professione per la vita.
4. HOBBY. a) Leggere di più e meglio, in assoluto. Sia libri che fumetti. Nel 2006 ho letto pochi libri. Sto iniziando il 2007 mettendo mano a tutti i libri che mi rimanevano da leggere della saga di Eymerich, iniziando con lo splendido Mater Terribilis (prossimamente post su tutta la saga dell'inquisitore castigliano). Per la fine dell'anno vorrei arrivare almeno alla dozzina: la media di uno al mese. b) Poi viaggiare: vorrei concedermi qualche weekend in dolce compagnia, in giro per l'Europa, che non siano solo fiere del fumetto. c) Cinema e DVD: mercoledì al cinema con più regolarità (si paga 5euro a Roma). I film annunciati per il 2007 fanno ben sperare in una buon annata. E tanti DVD a casa di amici: soprattutto tutta la serie di Corto Maltese (ci sei Pongio? Prepara i popcorn!).
5. AMORE. Ultimo ma non ultimo. Speriamo continui ad andare tutto bene. Sto ricercando nuovi equilibri anche in questo. Ma se son rose, fioriranno.
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