Accusare questa pellicola di "propaganda fascistoide americana" mi sembra un tantino esagerato.
E' vero, ci sono delle rimarcature nella sceneggiatura che sottolineano come gli Spartani siano i duri ma buoni, i giusti, e Serse il folle cattivo che vuole conquistare il mondo per sua piacere personale. E i buoni, gli spartani, di solito restii a muovere guerre che non siano per il mantenimento dei loro territori, sacrificano se stessi per l'Ellade tutta.
In questo Miller ci aveva ricamato su già nel fumetto, ma nel film viene sottolineato più spesso. Bisogna ammetterlo, gli americani sono fatti così: con quella mentalità "we are the good guys, the others are the bad ones" che certe volte ti fa proprio schifo. Se dovessi soffermarmi sugli scempi antistorici che hanno fatto con, esempio, Troy o Alexander, da appassionato di letteratura greca avrei bruciato le pellicole.
Ma veniamo a 300 e lasciamo stare, per un momento, i sostrati socioculturali che, inevitabilmente, influenzano sempre un prodotto di "finzione" prodotto in questo o quel paese. 300 è, secondo me, un film meraviglioso.
La graphic novel originale è, da sempre, la mia opera preferita di Miller. Ogni volta che la rileggo riesce a strapparmi una lacrima di commozione. E' un fumetto intenso, drammatico, fatto di eroi duri e ideali. Una storia eterna, come ce ne sono molte nella Storia, che certe volte ti chiedi a cosa ti serve leggere Devil o Superman, se puoi prendere l'Odissea e l'Iliade (per citare due titoli) e vedere sfilare sotto i tuoi occhi tutti gli ingredienti della "vera" fiction di una volta: il coraggio, l'onore, gli ideali, il sacrificio, i colpi di scena, la magia, la guerra, gli esseri fantastici, la crudeltà della vita quotidiana, il dramma, la commozione e l'ironia.
300 è un film che attinge alla Storia (con la S maiuscola) e che ti prende, ti appassiona, ti stringe la gola e lo stomaco, ti affascina con le immagini e le parole, ti commuove e ti esalta, come dovrebbe fare una vera "storia", raccontata ieri da Omero, oggi da un regista hollywoodiano e da un fumettista con i contromaroni. Andatelo a vedere, non ve ne pentirete.
E lasciatelo sullo schermo per quello che è: una storia ben raccontata.
Poi magari, a casa, cercate su internet come sono andate veramente le cose nella Storia. O, se avete fatto il classico, prendete la vecchia letteratura greca che conservate come cimelio dalle superiori. In entrambi i casi potrete farvi un'idea di come Miller prima e Snyder poi hanno leggermente "romanzato" sulla vicenda per renderla più "estrema", ma non per questo meno ricca di fascino e degna di essere raccontata. Anche gli antichi narratori avevano la spiacevole abitudine di essere "faziosi", vedi ad esempio Platone quando parla della rivalità tra Atene e Atlantide nel Timeo e nel Crizia. Ma non per questo sputiamo su Platone e su quello che ci ha tramandato. Semplicemente, leggiamo attraverso le righe quello che ci voleva insegnare.
I film, nella maggior parte dei casi, non "insegnano" niente. Quindi, se siamo persone intelligenti, dobbiamo prendere questo e altri film per quello che sono: opere di "finzione".
29 mar 2007
27 mar 2007
Lo sapevate che...
• Questo quadro che vedete è stato recentemente attribuito a Leonardo da Carlo Pedretti, uno dei più illustri studiosi del genio, titolare della cattedra di studi vinciani all'UCLA di Los Angeles?
• 12 dei 18 manoscritti elencati da Francesco Melzi, colui che aveva ereditato i codici dallo stesso Leonardo, sono andati perduti?
• Due manoscritti sono stati ritrovati nel 1966 presso la Biblioteca Nazionale di Madrid, nascosti per colpa di un errore di trascrizione nel passaggio dalla collezione reale alla Biblioteca?
• Il Codice Hammer, adesso in possesso di Bill Gates, è l'unico codice di Leonardo presso collezioni private (di pubblico dominio, ovviamente ;-)?
• La Gioconda appartiene ufficialmente alla Francia perchè è stato lo stesso Leonardo a venderla al re Francesco I che lo ospitò a Cloux, presso Amboise, negli ultimi anni?
• Che esiste una terza versione della Vergine delle Rocce attribuita a Leonardo (sempre da Pedretti ma con pareri discordi di altri studiosi) presso una collezione privata in Svizzera?
• Che il Vasari è l'unico che cita, nelle sua "Vita di Lionardo Da Vinci", alcuni suoi quadri di gioventù per i quali non esiste nessun altro raffronto storiografico?
• Leonardo era un ottimo suonatore di lira?
• Il 18 gennaio 2007 sono stati resi noti alcuni studi secondo i quali la Gioconda, al secolo Lisa Gherardini sposata con il mercante Francesco Del Giocondo, sarebbe davvero esistita e che morì a Firenze all'età di 63 anni il 15 luglio 1542 e che fu sepolta nel convento di Sant'Orsola?
• Se non si fosse capito, sto scrivendo una storia di Martin Mystère su Leonardo Da Vinci?
• 12 dei 18 manoscritti elencati da Francesco Melzi, colui che aveva ereditato i codici dallo stesso Leonardo, sono andati perduti?
• Due manoscritti sono stati ritrovati nel 1966 presso la Biblioteca Nazionale di Madrid, nascosti per colpa di un errore di trascrizione nel passaggio dalla collezione reale alla Biblioteca?
• Il Codice Hammer, adesso in possesso di Bill Gates, è l'unico codice di Leonardo presso collezioni private (di pubblico dominio, ovviamente ;-)?
• La Gioconda appartiene ufficialmente alla Francia perchè è stato lo stesso Leonardo a venderla al re Francesco I che lo ospitò a Cloux, presso Amboise, negli ultimi anni?
• Che esiste una terza versione della Vergine delle Rocce attribuita a Leonardo (sempre da Pedretti ma con pareri discordi di altri studiosi) presso una collezione privata in Svizzera?
• Che il Vasari è l'unico che cita, nelle sua "Vita di Lionardo Da Vinci", alcuni suoi quadri di gioventù per i quali non esiste nessun altro raffronto storiografico?
• Leonardo era un ottimo suonatore di lira?
• Il 18 gennaio 2007 sono stati resi noti alcuni studi secondo i quali la Gioconda, al secolo Lisa Gherardini sposata con il mercante Francesco Del Giocondo, sarebbe davvero esistita e che morì a Firenze all'età di 63 anni il 15 luglio 1542 e che fu sepolta nel convento di Sant'Orsola?
• Se non si fosse capito, sto scrivendo una storia di Martin Mystère su Leonardo Da Vinci?
24 mar 2007
Ma che piaghe d'egitto!!!
Ieri sera sono andato a vedere "300" (ve ne parlerò nel prossimo post perchè l'emozione è ancora troppo grande) e ho visto il trailer di un nuovo film horror il cui tema era "le dieci piaghe d'egitto". Ovvero cosa succede all'umanità quando si scatenano sul mondo le dieci piaghe. Bella trovata. Anche se ero certo di averla sentita da qualche altra parte. Pensa e ripensa, mumble mumble, e poi, d'un tratto, "Diavoli dell'Inferno!": ecco dove ne avevo sentito parlare ;-)
Non so se Paolo Morales (lo sceneggiatore di questo gigante) abbia avuto l'idea sapendo del film, ma mi sembra strano conoscendo i tempi della Bonelli.
Leggendo le discussioni sulla lista di MM mi sono convinto di una cosa: se Morales vivesse in America, a quest'ora sarebbe uno degli sceneggiatori più pagati di Hollywood. Perchè, per quanto mi riguarda, è un innovatore. E fare un lavoro di innovazione su una testata tradizionale come Martin Mystère non è roba da poco, sempre secondo me.
Di mysterioso in questa storia c'è ben poco (niente Atlantide e altre cose care ai mysteriani), ma è una storia ben scritta e molto ben disegnata. Avvincente ed emozionanate al punto giusto. Qualche "buchetto logico" qui e li, che però non inficia troppo il gusto della lettura. Consigliatissima quindi a chi, di solito, non ama troppo leggere Martin Mystère. In questo schifo di pomeriggi piovosi, cosa c'è di meglio che sbracarsi su una bella poltrona con un bel fumetto in mano, magari sorseggiando un tè caldo?! Buona lettura.
P.S.: meraviglioso il nuovo logo della testata, non pensate?! "Spara" che è un piacere!
Non so se Paolo Morales (lo sceneggiatore di questo gigante) abbia avuto l'idea sapendo del film, ma mi sembra strano conoscendo i tempi della Bonelli.
Leggendo le discussioni sulla lista di MM mi sono convinto di una cosa: se Morales vivesse in America, a quest'ora sarebbe uno degli sceneggiatori più pagati di Hollywood. Perchè, per quanto mi riguarda, è un innovatore. E fare un lavoro di innovazione su una testata tradizionale come Martin Mystère non è roba da poco, sempre secondo me.
Di mysterioso in questa storia c'è ben poco (niente Atlantide e altre cose care ai mysteriani), ma è una storia ben scritta e molto ben disegnata. Avvincente ed emozionanate al punto giusto. Qualche "buchetto logico" qui e li, che però non inficia troppo il gusto della lettura. Consigliatissima quindi a chi, di solito, non ama troppo leggere Martin Mystère. In questo schifo di pomeriggi piovosi, cosa c'è di meglio che sbracarsi su una bella poltrona con un bel fumetto in mano, magari sorseggiando un tè caldo?! Buona lettura.
P.S.: meraviglioso il nuovo logo della testata, non pensate?! "Spara" che è un piacere!
21 mar 2007
Libero spazio alla fantasia.
Non so se voi ve la ricordate. Io la conservo nella memoria (e negli scaffali) come una delle migliori serie bonelliane di tutti i tempi. Il suo nome era: Zona X!
In questi giorni sto rileggendo alcune avventure della serie Magic Patrol (che era contenuta al suo interno) e mi ritrovo a provare le stesse sensazioni di allora.
La freschezza delle storie, l'originalità delle trame, i personaggi ben delineati, le avventure davvero coinvolgenti erano secondo me i punti di forza di tutta la testata. Ogni numero era una sorpresa: passavi con disinvoltura dai libri maledetti di Atlantide ai viaggi nel tempo, dalle battaglie spaziali ai cacciatori di draghi. C'era davvero di tutto. Io aspettavo il numero successivo con la curiosità di non sapere cosa ci avrei trovato dentro: una sensazione che, credo, nessun albo Bonelli allo stato attuale riesce a darti.
Se dovessi raccontare un aneddoto della mia vita professionale, aggiungo che Zona X è stata la prima testata Bonelli alla quale, tanto tempo e tanta inesperienza fa, mandai dei soggetti. Lo stesso Federico Memola, in un mio raid in via Buonarroti, me ne corresse un paio. Non andavano bene, è ovvio. Ma in redazione era già annunciata la chiusura, e quindi non avrebbero preso lo stesso nuovi autori. Andando lì, avevo saputo della chiusura alcuni mesi prima dell'annuncio ufficiale. Ero triste. Tornai a Palermo davvero frustrato. "E' possibile che i lettori non apprezzino la testata?!" mi chiedevo. Eppure era così: Zona X, dal suo lancio, non aveva mai smesso di perdere lettori. Fino ad arrivare al limite minimo possibile per la sua sopravvivenza in edicola. Amen. Ecco un'altra testata Bonelli che chiude. Ma questo non significa che non si possa ricordarla come era: una splendida testata, innovativa nei generi per i canoni Bonelli e realizzata da un ottimo staff di autori. E io, come ogni anno, ne riprendo in mano qualche numero e me lo rileggo. E mi diverto come un pazzo.
Ovviamente, in quanto fan di MM, la mia serie preferita era Magic Patrol, ma anche la Stirpe di Elan non scherzava. Come d'altronde Robinson Hart, forse una delle prove migliori di Luigi Mignacco come autore, e Legione Stellare, una space-opera meravigliosa.
Ma sappiate che potete piangere con un occhio. Dai progetti di "miniserie" pensate in un primo momento per Zona X sono nate, come testate autonome, ben TRE nuove serie Bonelli: il fu Jonathan Steele, adesso passato alla Star Comics, Dampyr e Storie da Altrove, spin-off di Martin Mystère pubblicato in speciali annuali autonomi. Zona X è stata una vera "fabbrica delle idee" per la Bonelli.
E adesso lasciatemi lavorare: sto pensando ad un soggetto per MM in cui vorrei orchestrare il ritorno in grande stile della Magic Patrol. Perchè MM ha salvato il mondo parecchie volte. Ma stavolta avrà bisogno di tutto l'aiuto possibile di Altrove, e dei ragazzi della Magic Patrol, per fronteggiare una inaspettata offensiva da parte degli Uomini in Nero...
In questi giorni sto rileggendo alcune avventure della serie Magic Patrol (che era contenuta al suo interno) e mi ritrovo a provare le stesse sensazioni di allora.
La freschezza delle storie, l'originalità delle trame, i personaggi ben delineati, le avventure davvero coinvolgenti erano secondo me i punti di forza di tutta la testata. Ogni numero era una sorpresa: passavi con disinvoltura dai libri maledetti di Atlantide ai viaggi nel tempo, dalle battaglie spaziali ai cacciatori di draghi. C'era davvero di tutto. Io aspettavo il numero successivo con la curiosità di non sapere cosa ci avrei trovato dentro: una sensazione che, credo, nessun albo Bonelli allo stato attuale riesce a darti.
Se dovessi raccontare un aneddoto della mia vita professionale, aggiungo che Zona X è stata la prima testata Bonelli alla quale, tanto tempo e tanta inesperienza fa, mandai dei soggetti. Lo stesso Federico Memola, in un mio raid in via Buonarroti, me ne corresse un paio. Non andavano bene, è ovvio. Ma in redazione era già annunciata la chiusura, e quindi non avrebbero preso lo stesso nuovi autori. Andando lì, avevo saputo della chiusura alcuni mesi prima dell'annuncio ufficiale. Ero triste. Tornai a Palermo davvero frustrato. "E' possibile che i lettori non apprezzino la testata?!" mi chiedevo. Eppure era così: Zona X, dal suo lancio, non aveva mai smesso di perdere lettori. Fino ad arrivare al limite minimo possibile per la sua sopravvivenza in edicola. Amen. Ecco un'altra testata Bonelli che chiude. Ma questo non significa che non si possa ricordarla come era: una splendida testata, innovativa nei generi per i canoni Bonelli e realizzata da un ottimo staff di autori. E io, come ogni anno, ne riprendo in mano qualche numero e me lo rileggo. E mi diverto come un pazzo.
Ovviamente, in quanto fan di MM, la mia serie preferita era Magic Patrol, ma anche la Stirpe di Elan non scherzava. Come d'altronde Robinson Hart, forse una delle prove migliori di Luigi Mignacco come autore, e Legione Stellare, una space-opera meravigliosa.
Ma sappiate che potete piangere con un occhio. Dai progetti di "miniserie" pensate in un primo momento per Zona X sono nate, come testate autonome, ben TRE nuove serie Bonelli: il fu Jonathan Steele, adesso passato alla Star Comics, Dampyr e Storie da Altrove, spin-off di Martin Mystère pubblicato in speciali annuali autonomi. Zona X è stata una vera "fabbrica delle idee" per la Bonelli.
E adesso lasciatemi lavorare: sto pensando ad un soggetto per MM in cui vorrei orchestrare il ritorno in grande stile della Magic Patrol. Perchè MM ha salvato il mondo parecchie volte. Ma stavolta avrà bisogno di tutto l'aiuto possibile di Altrove, e dei ragazzi della Magic Patrol, per fronteggiare una inaspettata offensiva da parte degli Uomini in Nero...
17 mar 2007
Nuove collezioni.
Certe volte il mio gusto per il feticismo annigghiacasa un pò kitsch (ma come cacchio si scrive?!) torna a farsi sentire. Da un pò di tempo ho iniziato una nuova collezione di memorabilia. Nello specifico i MUG, le fantastiche tazze da caffè all'americana. Quelle dove nei film americani, per capirci, i protagonisti all'arrivo in ufficio bevono la loro brodaglia calda del mattino. Anche se, negli ultimi anni, sono state sostituite dai bicchieroni in plastica stile "starbucks".
Io, che sono un pazzo megalomane, invece di comprarle di qua e di la me le faccio portare dai quattro angoli del globo: America (Orlando e New York), Giappone, Parigi, con capatina da Lucca e Palermo. E tutte rigorosamente di personaggi dei fumetti o dell'animazione.
Queste sono le ultime che ho comprato in una fantastica offerta, direttamente da un sito francese. Faranno bella mostra di sè accanto a quelle di Wonder Woman, Topolino, Superman, Spiderman, Martin Mystère (ovviamente..;-) e Stich. Il mio amico Stef partirà presto per il Giappone: lui sa che ne aspetto una di Lupin III, se esistono, o una dello Studio Ghibli. Se andate in giro per il mondo, fatemi un fischio. E portatemi un bel MUG di qualche fantastico personaggio....
Io, che sono un pazzo megalomane, invece di comprarle di qua e di la me le faccio portare dai quattro angoli del globo: America (Orlando e New York), Giappone, Parigi, con capatina da Lucca e Palermo. E tutte rigorosamente di personaggi dei fumetti o dell'animazione.
Queste sono le ultime che ho comprato in una fantastica offerta, direttamente da un sito francese. Faranno bella mostra di sè accanto a quelle di Wonder Woman, Topolino, Superman, Spiderman, Martin Mystère (ovviamente..;-) e Stich. Il mio amico Stef partirà presto per il Giappone: lui sa che ne aspetto una di Lupin III, se esistono, o una dello Studio Ghibli. Se andate in giro per il mondo, fatemi un fischio. E portatemi un bel MUG di qualche fantastico personaggio....
9 mar 2007
Scrivere Martin Mystère.
Scrivere soggetti per Martin Mystère è una cosa che mi travolge e mi emoziona in modo quasi totale. Fosse per me farei solo quello. Ho passato le ultime due settimane (con qualche giorno di interegno) a perfezionare una nuova storia. Ho fatto decine di ore di ricerche. Ho scoperto cose bellissime e posti mysteriosi sparsi ai quattro angoli del globo. Ho riletto centinaia di pagine degli albi del Detective dell'Impossibile che mi aiutavano a risolvere la storia, ma nello stesso tempi mi facevano venire in mente mille spunti diversi.
Il soggetto a cui sto lavorando per ora è storicamente molto complesso, con tanti riferimenti al passato del personaggio. Una storia che si muove tra la Roma del 1300 e la New York di oggi, con vari flashback che vanno da NY vent'anni prima, alla Londra del 1800. C'è Atlantide di mezzo e altre sorprese che non posso anticiparvi. Un ritorno di un vecchio personaggio dimenticato, ladri internazionali, basi segrete, e tutto quel "condimento" che rende questa serie per me assolutamente unica. Ho fatto le ultime ricerche, cercando collegamenti storici tra fatti e personaggi distanti anche secoli, e adesso sono pronto a mettere tutti i tasselli al loro posto. Tra un paio di giorni avrò pronta la redazione definitiva. E proverò la stessa ineffabile sensazione che provai quando scrissi il mio primo soggetto: soddisfazione.
Speriamo che anche questo piaccia. Io cerco di scrivere storie "vecchia maniera". Quelle che credo piacciano molto ai fan duri e puri come me. Comunque vada questo, ho altre 3 o 4 storie già in mente. Una che aspetta solo di essere scritta, dopo avere ricevuto la benedizione di Castelli e Recagno sull'idea di fondo. Ho deciso che quest'anno dedicherò molte energie al mio personaggio preferito. Perchè ogni volta che entro nel suo mondo faccio fatica ad uscirne. E se ripenso a tutte le storie che ho scritto, mi rendo conto di quanto lo stile di Castelli abbia influenzato la mia "poetica". Forse è per questo provo tanta soddisfazione nello scrivere soggetti per il Buon Vecchio Zio Marty. Perchè è la cosa che avrei sempre voluto fare. E ora la sto facendo. Certe volte il mestiere dello sceneggiatore è un mestiere bellissimo....
Il soggetto a cui sto lavorando per ora è storicamente molto complesso, con tanti riferimenti al passato del personaggio. Una storia che si muove tra la Roma del 1300 e la New York di oggi, con vari flashback che vanno da NY vent'anni prima, alla Londra del 1800. C'è Atlantide di mezzo e altre sorprese che non posso anticiparvi. Un ritorno di un vecchio personaggio dimenticato, ladri internazionali, basi segrete, e tutto quel "condimento" che rende questa serie per me assolutamente unica. Ho fatto le ultime ricerche, cercando collegamenti storici tra fatti e personaggi distanti anche secoli, e adesso sono pronto a mettere tutti i tasselli al loro posto. Tra un paio di giorni avrò pronta la redazione definitiva. E proverò la stessa ineffabile sensazione che provai quando scrissi il mio primo soggetto: soddisfazione.
Speriamo che anche questo piaccia. Io cerco di scrivere storie "vecchia maniera". Quelle che credo piacciano molto ai fan duri e puri come me. Comunque vada questo, ho altre 3 o 4 storie già in mente. Una che aspetta solo di essere scritta, dopo avere ricevuto la benedizione di Castelli e Recagno sull'idea di fondo. Ho deciso che quest'anno dedicherò molte energie al mio personaggio preferito. Perchè ogni volta che entro nel suo mondo faccio fatica ad uscirne. E se ripenso a tutte le storie che ho scritto, mi rendo conto di quanto lo stile di Castelli abbia influenzato la mia "poetica". Forse è per questo provo tanta soddisfazione nello scrivere soggetti per il Buon Vecchio Zio Marty. Perchè è la cosa che avrei sempre voluto fare. E ora la sto facendo. Certe volte il mestiere dello sceneggiatore è un mestiere bellissimo....
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