12 apr 2007

Pubblica ammenda.

Cari amici,
il lunedì di Pasquetta è successo un episodio abbastanza spiacevole.
Inutile starlo qui a spiegare, tanto chi era presente lo conosce. Gli altri mi perdoneranno perchè sono aspetti della mia vita privata che mi sembra inutile pubblicizzare in questa sede.
In sostanza molti amici sono rimasti delusi e dispiaciuti dal mio comportamento: mentre loro (tutti) festeggiavano la Pasquetta, aspettando il mio arrivo per salutarmi (visto che il giorno dopo partivo per Roma), io gli davo una sola megagalattica...per motivi che ben sanno.
Motivi che, ovviamente, non mi discolpano minimamente. Anzi, forse sono aggravanti del mio comportamento, che in questo periodo era già sul "livello di guardia". Non perchè sia diventato stronzo o altro, sia chiaro. Ma anche su questo chi sa capirà, gli altri abbiano pazienza.

Un amico comune, non presente al fattaccio, mi ha riportato la delusione e l'incazzatura degli amici. Di uno più di tutti. Che infatti non mi risponde su nessun fronte (telefono, telefonino ed email). Un amico a cui devo molto, e lui lo sa bene. Per le parole giuste al momento giusto, per le idee, per il sostegno che mi da. Il sapere di questa incazzatura mi ha ferito molto. Più di quanto non lo fossi già per il dispiacere di non avere partecipato al raduno.
Per me gli amici sono una cosa importante e preziosa nella mia vita. E gli amici-colleghi anche di più. Tutti loro sanno benissimo quanto sia stato importante essere uniti come amici, prima che come colleghi, nell'affrontare le difficoltà di una professione che stavamo intraprendendo insieme. Con alcuni più di altri si è creato un sodalizio umano che va bel oltre la comunanza di interessi e di professione. Per questo il mio dispiacere e la mia amarezza sono davvero enormi.

Tutto questo mi ha portato a riflettere su tante cose...in un periodo in cui, per vari motivi personali, stavo facendo un'impietosa analisi della mia vita professionale. Impietosa, si: urlandomi "Stupido!" per alcuni errori commessi, dei quali alcuni irreparabili.
Anche se questi ultimi mesi sono stati di reazione, vorrei dire di svolta, non ho smesso di chiedermi "chi sono" e "dove sto andando". Ma le ultime risposte, quelle avute tramite l'amico comune non presente al fattaccio, non mi sono affatto piaciute. Perchè erano sincere e impietose: risposte di quelle che solo un vero amico è autorizzato a darti.
Tutto quello che è successo lunedì scorso diventa quindi un assordante campanello d'allarme per la mia vita. Faccio quindi pubblica ammenda, per quello che serve, perchè dovevo sfogarmi con qualcuno. E non mi importa che chissà quante decine di persone vengano a sapere dei cazzi miei. L'importante che lo vengano a sapere anche i diretti interessati al fattaccio. A cui va sinceramente tutto il mio dispiacere per avere provocato in loro una così grande delusione.

Come ultima cosa, chiedo personalmente ai visitatori occasionali di questo blog di astenersi dai commenti. Non sono necessari. Chi vorrà "accusarmi" sa come mettersi in contatto con me.
Sinceramente vostro amareggiato amico...
Manlio

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