23 giu 2006
Jek Vans e colleghi.
Io non sono di quelli che si mettono a cercare il proprio nome, o quello dei propri personaggi, su internet, per vedere in quanti siti appare; ma ieri sera, chissà perchè, ho voluto testare questa cosa su JEK VANS. Volevo vedere se qualche sito di fumetti ne parlava, visto che esce in edicola, o se la sua pubblicazione era passata sotto silenzio. E guarda qua cosa mi ritrovo al primo posto su Google cercando JEK VANS!? Cacchio, il sito è di quelli di riferimento per gli appassionati! Mi fa piacere...anche di più perchè la recensione è dell'amico Andrea Iovinelli, che ha fatto tutto questo senza dirmi niente. Beh, speriamo che non passi inosservato...visto che Brand New, come sempre, è una rivista che conoscono solo i fumettari e che i lettori occasionali snobbano. A voi invece, fedeli lettori e curiosi di questo blog, un anteprima del prossimo episodio di JEK (il terzo, ma non ultimo).
Ci vediamo tra qualche giorno...oggi è scattato il D-Day e sarò impegnato per tutto il weekend tra addii al celibato, matrimoni, etc.
Non i miei, s'intende!
Ad maiora!
18 giu 2006
Preview SOLMIRROR, aka ex-Kakurenbo!
Ed eccoci. Altro post, altra anteprima. Ne ho parlato al volo in qualche vecchio post, e a quanto pare se ne è parlato anche in giro nel mondo del fumetto. Forse bene, forse con sufficienza.
Forse perchè io, incautamente, avevo messo nero su bianco il titolo di lavoro della serie, Kakurenbo, che è lo stesso di un OAV a cui i creatori, Stefano e Rossana, si sono ispirati. Ma ispirarsi non significa plagiare...e nel mercato italiano fare certe considerazioni dovrebbe essere meno gratuito, visto il continuo saccheggio di libri, e soprattutto di film, di cui si fa un uso praticamente quotidiano!
Polemiche a parte, parliamo di SOL MIRROR soltanto con i nomi di quelli che ci stanno lavorando:
Soggetto di serie e sceneggiature: Stefano Cresti, sceneggiatore romano al suo esordio, e Rossana Baldanza, autrice di culto di AVATAR.
Cover: Silvestro Nicolaci, docente alla Scuola del Fumetto di Milano e disegnatore Soleil.
Disegni del numero zero: Paola Antista, disegnatrice del Gruppo Trinacria che attualemnte frequenta l'Accademia Disney.
Io, come sapete, non sto facendo altro che dare le mie benedizioni
ai due sceneggiatori sul loro lavoro. Ma ci tenevo lo stesso a mettere on-line la cover del numero zero, e fugare qualche gratuita malignità che sembra avere circondato la serie ancora prima di uscire. Aspettiamo i vostri commenti sul disegno. Prossimamente metterò in rete qualche altra anteprima, e chiederò ai creatori di concedermi qualche battuta di presentazione sulla serie. Intanto godetevi la cover e rimanete sintonizzati...
Forse perchè io, incautamente, avevo messo nero su bianco il titolo di lavoro della serie, Kakurenbo, che è lo stesso di un OAV a cui i creatori, Stefano e Rossana, si sono ispirati. Ma ispirarsi non significa plagiare...e nel mercato italiano fare certe considerazioni dovrebbe essere meno gratuito, visto il continuo saccheggio di libri, e soprattutto di film, di cui si fa un uso praticamente quotidiano!
Polemiche a parte, parliamo di SOL MIRROR soltanto con i nomi di quelli che ci stanno lavorando:
Soggetto di serie e sceneggiature: Stefano Cresti, sceneggiatore romano al suo esordio, e Rossana Baldanza, autrice di culto di AVATAR.
Cover: Silvestro Nicolaci, docente alla Scuola del Fumetto di Milano e disegnatore Soleil.
Disegni del numero zero: Paola Antista, disegnatrice del Gruppo Trinacria che attualemnte frequenta l'Accademia Disney.
Io, come sapete, non sto facendo altro che dare le mie benedizioni
ai due sceneggiatori sul loro lavoro. Ma ci tenevo lo stesso a mettere on-line la cover del numero zero, e fugare qualche gratuita malignità che sembra avere circondato la serie ancora prima di uscire. Aspettiamo i vostri commenti sul disegno. Prossimamente metterò in rete qualche altra anteprima, e chiederò ai creatori di concedermi qualche battuta di presentazione sulla serie. Intanto godetevi la cover e rimanete sintonizzati...
16 giu 2006
Il segreto progetto d'animazione...
Qualche amico curioso chiede lumi sul progetto d'animazione che sto scrivendo per ora. Beh, il contratto è firmato, la produzione è avviata, siamo sul catalogo Rai Fiction della prossima stagione...credo sia venuto il momento di dire qualcosa in più.
Come potete vedere non è un MIO progetto a tutti gli effetti, ma la riduzione televisiva di un personaggio che ho amato nella mia infanzia: ZORRY KID, il caballero masquerado, el liberador de la cosa...de la California, creatura di uno dei più grandi autori di fumetto umoristico della nostra storia: JACOVITTI!
Era un paio d'anni che accarezzavo l'idea di fare l'adattamento televisivo di questo personaggio, vista la buona accoglienza che aveva avuto CoccoBill...e mi ero stupito che ancora nessuno ci avesse pensato! Infatti la serie si presta molto di più all'animazione di quella del Cocco: con le sue gag visive e surreali, la ripetizione ossessiva dei tormentoni dei personaggi, la divisione manichea tra bene e male (c'è un cattivo fisso, al contrario di CoccoBill), era proprio un uovo di colombo. Appena arrivato a Roma, l'anno scorso, lanciai l'idea all'unica persona che conoscevo nel mondo dei cartoni animati: Maurizio Forestieri, regista e produttore, che ha curato tra le tante cose anche il film "Totò Sapore e la magica storia della pizza". Lui accettò di buon grado l'idea e dopo infinite riunioni con la figlia del Maestro (persona davvero gentile e squisita), abbiamo messo a punto l'idea, l'abbiamo presentata in Rai e finalmente qualche mese fa il via per partire....
Per tutti quelli che stanno accarezzando l'idea di vederla in tv, dico di mettersi il cuore in pace. Stiamo lavorando all'attivazione (che è un termine tecnico che indica la produzione di un trailer e di una bibbia grafica e letteraria), per poi presentarlo ai forum internazionali e cercare co-produttori. Diciamo che se tutto va bene, entro il 2007 dovrebbe partire la produzione della serie. Il che significa poi aspettare un paio d'anni per vederla in televisione (dovrebbe finire su Rai2, da quello che ho capito). Perchè metteremo in cantiere i 26 episodi della prima stagione, e verranno messi in programmazione solo quando saranno tutti ultimati.
Cosa significa sceneggiare per l'animazione invece che per il fumetto?! Molto simile, ma molto diverso. Ovviamente nell'animazione si scrivono sceneggiature come in un film, a scene. E qui i personaggi si muovono, e non vengono congelati da una vignetta all'altra, quindi bisogna avere presenti alcune regole di regia, sapere bilanciare i dialoghi...ma soprattutto stare dentro i tempi! Certo, in tutto questo sono supportato da Maurizio, che è un grande regista oltre che un appassionato di Jacovitti, e da Alessandro, il mio story-editor: che mi bastona e mi insegna tutto quello che si può fare e non. Un trittico tutto "Made in Sicily" se la dobbiamo dire tutta: perchè siamo tutti a Roma, ma abbiamo tutti e tre origini siciliane. Voglio sottolineare che è stata una casualità...ma poi, alla fine, il sangue non mente. Prometto che, se Maurizio me lo concederà, metterò on-line qualche fotogramma dello storyboard.
Ultima considerazione: l'adattamento. Cercheremo di rimanere più possibile fedeli non solo allo spirito del personaggio e dell'autore, come espressamente concordato con la figlia del maestro, ma anche alle storie: molti episodi saranno adattamenti delle storie a fumetti del personaggio...con il solo limite che noi faremo episodi da 13', il che significa che potrà succedere una e una sola cosa di tutte quelle succedono in una storia a fumetti di Zorry. Traduzione: con un lungo episodio a fumetti farò circa 2/3 episodi d'animazione. State tranquilli: noi fumettisti sappiamo bene cosa significa stare attenti agli adattamenti (le versione cinematografiche dei fumetti Marvel, tranne poche eccezzioni, insegnano....soprattutto cosa non fare!!!!).
A questo punto aspetto commenti....soprattutto da Quello Sceneggiatore, che è tanto che non si fa vivo da queste parti, e che tempo fa mi chiedeva novità sul progetto.
Come potete vedere non è un MIO progetto a tutti gli effetti, ma la riduzione televisiva di un personaggio che ho amato nella mia infanzia: ZORRY KID, il caballero masquerado, el liberador de la cosa...de la California, creatura di uno dei più grandi autori di fumetto umoristico della nostra storia: JACOVITTI!
Era un paio d'anni che accarezzavo l'idea di fare l'adattamento televisivo di questo personaggio, vista la buona accoglienza che aveva avuto CoccoBill...e mi ero stupito che ancora nessuno ci avesse pensato! Infatti la serie si presta molto di più all'animazione di quella del Cocco: con le sue gag visive e surreali, la ripetizione ossessiva dei tormentoni dei personaggi, la divisione manichea tra bene e male (c'è un cattivo fisso, al contrario di CoccoBill), era proprio un uovo di colombo. Appena arrivato a Roma, l'anno scorso, lanciai l'idea all'unica persona che conoscevo nel mondo dei cartoni animati: Maurizio Forestieri, regista e produttore, che ha curato tra le tante cose anche il film "Totò Sapore e la magica storia della pizza". Lui accettò di buon grado l'idea e dopo infinite riunioni con la figlia del Maestro (persona davvero gentile e squisita), abbiamo messo a punto l'idea, l'abbiamo presentata in Rai e finalmente qualche mese fa il via per partire....
Per tutti quelli che stanno accarezzando l'idea di vederla in tv, dico di mettersi il cuore in pace. Stiamo lavorando all'attivazione (che è un termine tecnico che indica la produzione di un trailer e di una bibbia grafica e letteraria), per poi presentarlo ai forum internazionali e cercare co-produttori. Diciamo che se tutto va bene, entro il 2007 dovrebbe partire la produzione della serie. Il che significa poi aspettare un paio d'anni per vederla in televisione (dovrebbe finire su Rai2, da quello che ho capito). Perchè metteremo in cantiere i 26 episodi della prima stagione, e verranno messi in programmazione solo quando saranno tutti ultimati.
Cosa significa sceneggiare per l'animazione invece che per il fumetto?! Molto simile, ma molto diverso. Ovviamente nell'animazione si scrivono sceneggiature come in un film, a scene. E qui i personaggi si muovono, e non vengono congelati da una vignetta all'altra, quindi bisogna avere presenti alcune regole di regia, sapere bilanciare i dialoghi...ma soprattutto stare dentro i tempi! Certo, in tutto questo sono supportato da Maurizio, che è un grande regista oltre che un appassionato di Jacovitti, e da Alessandro, il mio story-editor: che mi bastona e mi insegna tutto quello che si può fare e non. Un trittico tutto "Made in Sicily" se la dobbiamo dire tutta: perchè siamo tutti a Roma, ma abbiamo tutti e tre origini siciliane. Voglio sottolineare che è stata una casualità...ma poi, alla fine, il sangue non mente. Prometto che, se Maurizio me lo concederà, metterò on-line qualche fotogramma dello storyboard.
Ultima considerazione: l'adattamento. Cercheremo di rimanere più possibile fedeli non solo allo spirito del personaggio e dell'autore, come espressamente concordato con la figlia del maestro, ma anche alle storie: molti episodi saranno adattamenti delle storie a fumetti del personaggio...con il solo limite che noi faremo episodi da 13', il che significa che potrà succedere una e una sola cosa di tutte quelle succedono in una storia a fumetti di Zorry. Traduzione: con un lungo episodio a fumetti farò circa 2/3 episodi d'animazione. State tranquilli: noi fumettisti sappiamo bene cosa significa stare attenti agli adattamenti (le versione cinematografiche dei fumetti Marvel, tranne poche eccezzioni, insegnano....soprattutto cosa non fare!!!!).
A questo punto aspetto commenti....soprattutto da Quello Sceneggiatore, che è tanto che non si fa vivo da queste parti, e che tempo fa mi chiedeva novità sul progetto.
11 giu 2006
Annunciazione! Annunciazione!
Et voilà! La succosa preview di cui vi avevo accennato qualche giorno fa è arrivata. Ho aspettato che sul sito Bonelli fosse disponibile la copertina in formato grande per partecipare con voi di questo gioioso esordio.
Nel Maxi Dylan Dog in edicola questo mese esordisce sulle pagine dylaniate il mio amico e compagno d'avventure Giovanni Di Gregorio, in una storia che secondo me piacerà molto ai fan della prima ora di Dylan. E non fatemi aggiungere altro, altrimenti Giovanni mi taglia la testa con un'accetta!
Titolo: IL PASSO DEL GAMBERO. Disegni: i veterani Montanari & Grassani, che come sapete da molti anni si dedicano esclusivamente alla realizzazione di questo albone estivo.
Il Di Gregorio nazionale, ormai lanciato tra Bonelli e Red Whale, è finito suo malgrado anche tra gli ospiti di Palermo Fumetto 2006. Suo malgrado non perchè non volesse, sia chiaro. Ma perchè lui è un "anacoreta", come ama dire. Non gli piace farsi vedere, farsi conoscere, non gliene frega niente che si parli di lui e dei suoi lavori. Vuole solo lavorare in santa pace nella sua camera, mangiare con gli amici, e creare nuove storie. E io ho sempre ammirato questa sua atarassia...che non riesco in nessuno modo a replicare, sia chiaro!
E questo mi porta ad un'ultima riflessione sul mio lavoro: scrivere è un mestiere, ma è anche una passione. Quanto un autore può aspirare all'originalità e all'artisticità (scusate l'orrendo termine) delle sue opere, nel limite imposto dalle collaborazioni che si intraprendono?! Quanto deve venire fuori la "poetica" di ogni autore in quello che scrive?! Può venire fuori in ogni cosa che scrive?! Si potrà dire che questo Dylan Dog è un Di Gregorio, piuttosto che un Medda o uno della Barbato? E io, riesco a fare lo stesso?! Quanto c'è del Matta-style in AVALONIA, piuttosto che in JEK VANS?! Non lo so. Sto cercando di capire...e capirmi. In bilico tra un amico "minatore" , Giovanni, (che sia chiaro, ha anche lui le sue belle idee, ma tutte al servizio della storia e del personaggio), ed un amico con "velleità artistiche", Stefano, io forse mi sento a metà: un artigiano con velleità artistiche al servizio del mercato e degli editori (non si spiegherebbe altrimenti la voglia che continuo ad avere di creare serie mie per i vari editori). Un dualismo che certe volte mi mette in conflitto anche con me stesso. E che incide, ovviamente, sul mio ritmo di produzione e sulla mia creatività. A Stefano, e in generale a tutti i miei occasionali alunni dei corsi di sceneggiatura, predico l'uso dell'Idea Forte. Quante Idee Forti ci sono nei miei albi?! Non lo so...perchè anche io certe volte mi lascio andare all'uso dell'Idea Debole. Perche spesso uso il mestiere prima della creatività. La razionalità prima della creatività.
Ma questa ambivalenza credo faccia parte del mio segno, a metà, appunto, tra razionalità e creatività. Dovrò consultare la mia astrologa preferita per avere dei chiarimenti...ma dovrò aspettare 15 giorni, dannazione! Attivo il conto alla rovescia nel telefonino...e intanto torno a scrivere! E comprate il Maxi Dylan Dog, ovviamente!
Nel Maxi Dylan Dog in edicola questo mese esordisce sulle pagine dylaniate il mio amico e compagno d'avventure Giovanni Di Gregorio, in una storia che secondo me piacerà molto ai fan della prima ora di Dylan. E non fatemi aggiungere altro, altrimenti Giovanni mi taglia la testa con un'accetta!
Titolo: IL PASSO DEL GAMBERO. Disegni: i veterani Montanari & Grassani, che come sapete da molti anni si dedicano esclusivamente alla realizzazione di questo albone estivo.
Il Di Gregorio nazionale, ormai lanciato tra Bonelli e Red Whale, è finito suo malgrado anche tra gli ospiti di Palermo Fumetto 2006. Suo malgrado non perchè non volesse, sia chiaro. Ma perchè lui è un "anacoreta", come ama dire. Non gli piace farsi vedere, farsi conoscere, non gliene frega niente che si parli di lui e dei suoi lavori. Vuole solo lavorare in santa pace nella sua camera, mangiare con gli amici, e creare nuove storie. E io ho sempre ammirato questa sua atarassia...che non riesco in nessuno modo a replicare, sia chiaro!
E questo mi porta ad un'ultima riflessione sul mio lavoro: scrivere è un mestiere, ma è anche una passione. Quanto un autore può aspirare all'originalità e all'artisticità (scusate l'orrendo termine) delle sue opere, nel limite imposto dalle collaborazioni che si intraprendono?! Quanto deve venire fuori la "poetica" di ogni autore in quello che scrive?! Può venire fuori in ogni cosa che scrive?! Si potrà dire che questo Dylan Dog è un Di Gregorio, piuttosto che un Medda o uno della Barbato? E io, riesco a fare lo stesso?! Quanto c'è del Matta-style in AVALONIA, piuttosto che in JEK VANS?! Non lo so. Sto cercando di capire...e capirmi. In bilico tra un amico "minatore" , Giovanni, (che sia chiaro, ha anche lui le sue belle idee, ma tutte al servizio della storia e del personaggio), ed un amico con "velleità artistiche", Stefano, io forse mi sento a metà: un artigiano con velleità artistiche al servizio del mercato e degli editori (non si spiegherebbe altrimenti la voglia che continuo ad avere di creare serie mie per i vari editori). Un dualismo che certe volte mi mette in conflitto anche con me stesso. E che incide, ovviamente, sul mio ritmo di produzione e sulla mia creatività. A Stefano, e in generale a tutti i miei occasionali alunni dei corsi di sceneggiatura, predico l'uso dell'Idea Forte. Quante Idee Forti ci sono nei miei albi?! Non lo so...perchè anche io certe volte mi lascio andare all'uso dell'Idea Debole. Perche spesso uso il mestiere prima della creatività. La razionalità prima della creatività.
Ma questa ambivalenza credo faccia parte del mio segno, a metà, appunto, tra razionalità e creatività. Dovrò consultare la mia astrologa preferita per avere dei chiarimenti...ma dovrò aspettare 15 giorni, dannazione! Attivo il conto alla rovescia nel telefonino...e intanto torno a scrivere! E comprate il Maxi Dylan Dog, ovviamente!
4 giu 2006
Maledetta primavera!
E 100! Cento post in questo blog...e come festeggio?! Con maledizioni e imprecazioni! Vogliamo mettere che sono sceso a Palermo 4 giorni per godermi un pò di sole...e piove da quando sono arrivato?!
Vogliamo mettere che in questi giorni molti dei miei amici fumettari sono partiti per vari lidi di piacere e di lavoro?!
Vogliamo mettere che senza macchina anche uscire a compare le sigarette è deprimente, visto il freddo e la pioggia quasi invernali?!
Vogliamo mettere che volevo finire un soggetto per Martin Mystere ma il mio cervello si rifiuta di mettere nero su bianco quel crogiolo di idee che mi razzolano nel cervello?!
Vogliamo mettere che ho incontrato un'altra Claudia...e anche stavolta me ne andrò dopo un paio di giorni (poi, forse, un giorno vi spiegherò)?!
Vogliamo mettere che ho passato questi giorni su internet, su msn, e a leggere invece di scorazzare per la città sotto il sole?!
Vogliamo mettere che non sono rientrato a casa ogni sera non prima delle tre e mezza/quattro, e il giorno mi sveglio non prima di mezzogiorno?!
Vogliamo mettere che mi girano un poco i maroni?! Ecco. Si. Mettiamola così.
Ho riletto però queste due cose qua: alcuni tra i pochi veri libri a fumetti editi da case editrici non fumettistiche. Due grandi libri a fumetti, se me lo concedete. Il primo è una splendida raccolta di fumetti noir usciti in questi anni, che spaziano dalla Milano Criminale di Cajelli al buon vecchio Battaglia di Recchioni.
Il secondo è romanzo a fumetti originale di Valerio Evangelisti (non tratto cioé da nessun suo libro), con protagonista il solito inquisitore Nicholas Eymerich, personaggio letterario che io adoro e di cui sto leggendo tutti i romanzi. Questo qui, nello specifico, è una sensazionale storia scritta in maniera così appassionante e intensa che ti stupisce sia stata scritta da un romanziere. E quasi non ci fai caso ai disegni, ahimé, abbastanza medriocri di Francesco Mattioli. Niente a che vedere con la potenza di Palumbo, che doveva realizzare anni fa un volume mai uscito. Ma di cui potete vedere qualche immagine d'archivio qui! Consigliatissimi entrambi a chi ha voglia ogni tanto di leggere qualche buon fumetto, non allineato in nessuna serie, genere o altro.
Vado a fare un danza della pioggia per fare smettere di piovere, e per ingraziarmi gli dei, prima che le mie maledizioni mi facciano inimicare dalle Alte Sfere...
Vogliamo mettere che in questi giorni molti dei miei amici fumettari sono partiti per vari lidi di piacere e di lavoro?!
Vogliamo mettere che senza macchina anche uscire a compare le sigarette è deprimente, visto il freddo e la pioggia quasi invernali?!
Vogliamo mettere che volevo finire un soggetto per Martin Mystere ma il mio cervello si rifiuta di mettere nero su bianco quel crogiolo di idee che mi razzolano nel cervello?!
Vogliamo mettere che ho incontrato un'altra Claudia...e anche stavolta me ne andrò dopo un paio di giorni (poi, forse, un giorno vi spiegherò)?!
Vogliamo mettere che ho passato questi giorni su internet, su msn, e a leggere invece di scorazzare per la città sotto il sole?!
Vogliamo mettere che non sono rientrato a casa ogni sera non prima delle tre e mezza/quattro, e il giorno mi sveglio non prima di mezzogiorno?!
Vogliamo mettere che mi girano un poco i maroni?! Ecco. Si. Mettiamola così.
Ho riletto però queste due cose qua: alcuni tra i pochi veri libri a fumetti editi da case editrici non fumettistiche. Due grandi libri a fumetti, se me lo concedete. Il primo è una splendida raccolta di fumetti noir usciti in questi anni, che spaziano dalla Milano Criminale di Cajelli al buon vecchio Battaglia di Recchioni.
Il secondo è romanzo a fumetti originale di Valerio Evangelisti (non tratto cioé da nessun suo libro), con protagonista il solito inquisitore Nicholas Eymerich, personaggio letterario che io adoro e di cui sto leggendo tutti i romanzi. Questo qui, nello specifico, è una sensazionale storia scritta in maniera così appassionante e intensa che ti stupisce sia stata scritta da un romanziere. E quasi non ci fai caso ai disegni, ahimé, abbastanza medriocri di Francesco Mattioli. Niente a che vedere con la potenza di Palumbo, che doveva realizzare anni fa un volume mai uscito. Ma di cui potete vedere qualche immagine d'archivio qui! Consigliatissimi entrambi a chi ha voglia ogni tanto di leggere qualche buon fumetto, non allineato in nessuna serie, genere o altro.
Vado a fare un danza della pioggia per fare smettere di piovere, e per ingraziarmi gli dei, prima che le mie maledizioni mi facciano inimicare dalle Alte Sfere...
Iscriviti a:
Post (Atom)