24 mag 2006

Ogni tanto un buon fumetto!

Ci sono due tipi di bei fumetti. Quelli di cui parlano tutti, e quelli di cui non parla nessuno. Io amo soprattutto la seconda categoria. Mi piace infatti cercare, nel mucchio delle pubblicazioni in fumetteria o alle fiere, quelle strane, quelle particolari, che mi colpiscono per i disegni, o perchè ne conosco gli autori.
Qualche tempo fa, se vi ricordate, vi ho parlato di Genetic Grunge (due volumi per la Free-Books). Adesso, a distanza di mesi, vi parlo di un altra scoperta. IL FARO di Paco Roca, edito dalla Tunuè. In questo periodo leggo poca roba...i soliti mensili americani, qualche volume qui e li, i miei primi manga (ebbene si!), ma niente che valesse la pena di essere commentato pubblicamente. Per "Il Faro" invece, bisogna spendere due parole...e possibilmente due lirette per comprarselo.
Erano forse anni che non leggevo qualcosa di così semplice, ma nello stesso tempo intenso come il fumetto di Paco Roca. Forse, anche se in modo completamente diverso, le stesse emozioni le ho provate quando lessi per la prima volta Blacksad. Ma qui non ci sono ne delitti, ne investigatori e dark lady. No. Qui ci sono un ragazzo spagnolo che fugge dalla guerra civile spagnola e raggiunge un vecchio faro in disuso. E con il suo custode, Telmo, condivide una speranza di libertà....al di là del mare. Un utopia che grazie all'aiuto di Ulisse, Gulliver, Simbad, e tutti i personaggi che hanno navigato oltre l'orizzonte per inseguire un sogno, forse si realizzerà. Sinceramente non voglio aggiungere altro. IL FARO è un viaggio fantastico che non potrà non appassionarvi, e forse anche commuovervi. Ce ne fossero una mezza dozzina di fumetti così ogni anno, e credo che questo medium potrebbe risollevarsi dalla crisi in cui versa. Ogni tanto bisogna lasciare da parte investigatori, vendette e inseguimenti per spalancare le porte dei sentimenti...
Io torno ad accarezzare quella fantastica copertina lucida, quelle fantastiche pagine in mezza tinta, per lasciarmi trasportare al di là del mare...a voi posso solo augurare buona lettura.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Manlio,

e grazie per la bella recensione! Speriamo contribuisca a diffondere ancora di più questa storia che secondo noi - e non perché ne siamo gli editori - è tra le migliori uscite nel 2006... o forse siamo troppo di parte? ;-)

A presto!

Massimiliano

romilar ha detto...

anche a me piace la seconda categoria, applicata ai dischi. Non c'è niente da fare, siamo dei minatori della cultura!:)

nerosubianco ha detto...

Ho da pochissimo comprato alcuni fumetti spagnoli dalla casa editrice Astiberri. loro hanno pubblicato questo fumetto in Spagna e non l'ho preso perché sapevo che la Tunué lo stava portando in italia. E la recenzione di Manlio mi convince ancora di pù a comprarlo. Ottimo, posso però consigliare agli amici della Tunué altri 3 fumetti della stessa casa editrice :
Cuerda De Presas (politico/storico), Bajo la Piel (Noir poliziesco) e Caminando por las colinas de Arena (Western fuori dagli schemi classici)

Andrea Iovinelli ha detto...

Ma... come? Ragazzi della Tunué, io non sapevo neanche che fosse uscito...
Per Intermezzi ho lodato il grande sforzo promozionale, qui vi darei una tiratina d'orecchi.
Comunque lo ordinerò... ora.