Due giorni e mezzo di paradiso (ma non fiscale: cazzo che prezzi!).
Un po' di mare su spiagge nere e assolate, un po' di vita notturna in locali modaioli, un "vera" pizza napoletana come l'avevo mangiata poche volte nella mia vita, passeggiate varie lungo le strade dell'isola, rigorosamente a piedi e, di sera, rigorosamente al buio. Perchè da queste parti hanno l'illuminazione pubblica, ma non gliene frega niente di accenderla. E poi tanta educazione ecologica: tutti tengono pulite le spiagge, non ci sono macchine ma solo "lape" (altresì dette "motoape") e motorini elettrici e l'acqua non si spreca perchè è preziosa.
Un posto irreale, fuori da mondo, in compagnia anche di un austriaco trapiantato nell'isola da molti anni, di un artista del fuoco neozelandese e di un amico di vecchia data.
Poi, sul fatto che siamo in un posto fuori dal mondo, si capisce da quanto si ci mette ad arrivare o tornare: ieri tra aliscafo-taxi-treno-casa siamo partiti alle 16:30 e siamo arrivati alle 23:00.
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3 commenti:
IL bello di viaggiare! :-)
E fimmini nianti? ma cumu si fattu?
Tonino Calascibbiatta
Concorso sui prezzi,comunque l'isola è fantastica. Blog interessante il tuo, abbiamo una passione in comune: la scrittura.
A presto
Barbara
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