Sembrerà strano, eppure è così. Anche il sottoscritto è finito su un dizionario del fumetto. Per essere precisi su un dizionario del nuovo fumetto italiano. Cosa giusta, secondo me, visto che attualmente ci sono centinaia di bravissimi autori attivi (dagli sceneggiatori ai coloristi), sia sul mercato italiano che straniero. Anche loro meritano di avere il loro piccolo posto nella storia italiana di questo media, senza stare sempre a guardare al passato, con i vari Pratt, Pazienza, Crepax, e compagnia a briscola.
Certo, il fatto che anche io sia indegnamente finito in questo elenco mi turba un poco. Speriamo porti bene. Grazie a Fabrizio per avermi pensato.
30 apr 2008
IronMan the movie: il trailer italiano!
Ci siamo! Fremo al solo pensiero. Tutti i trailer, i teaser e gli spot tv, visti e rivisti una dozzina di volte. Tutti i wallpaper scaricati, i quali campeggiano a rotazione sulla scrivania del mio mac.
Adesso manca solo il film! Per me è iniziato il countdown! Qua potete vedere il vecchio trailer...il nuovo, quello ufficiale che passa anche in tv, ha un cacchio di plugin che non sono riuscito a installare per metterlo sul blog...evvabbè, va. Tanto la sostanza è la stessa: GODURIA!
Iron Man è da sempre uno dei miei eroi preferiti in casa Marvel (come dissi QUI), e non vedo l'ora di accomodarmi al cinema per vedere questo film. In italia esce il 1 maggio. Io penso ci andrò il martedì o mercoledì dopo. Siamo quindi a - 7, più o meno. Arghhh!!!
28 apr 2008
A Napoli solo con lo spirito...
Volete un buon motivo perchè non sono andato a NapoliComicon?
Ve ne do tre.
Venerdì 25: schiticchio a base di arrostuta di carne e salciccia nel mio villino (come si chiama da queste parti la casa delle vacanze). Vino rosso a go-go e gelato devastante post-pranzo da Cicciuzzu, nota gelateria di quei luoghi, vera meta degli amanti del gelato (imperdibili il Delicaffè o la Brontesina, a base di pistacchi di Bronte e amarene).
Sabato 26: riposo, mangiata di avanzi di salsiccia, e notte brava nei pub.
Domenica 27: schiticchio a base di pesce fresco (leggasi 6kg-6) con i colleghi d'agenzia in un meraviglioso villino (vedi sopra) in quel di Scopello, rinomata località vacanziera a metà strada tra Palermo e Trapani. Troneggiava in tutto il suo splendore una splendida ricciola di 2kg! A seguire intenso torneo di ping-pong. Indi ritorno alla città, appanzati e soddisfatti!
In un prossimo aggiornamento a questo post, alcuni scatti rubati dei momenti goderecci.
Ve ne do tre.
Venerdì 25: schiticchio a base di arrostuta di carne e salciccia nel mio villino (come si chiama da queste parti la casa delle vacanze). Vino rosso a go-go e gelato devastante post-pranzo da Cicciuzzu, nota gelateria di quei luoghi, vera meta degli amanti del gelato (imperdibili il Delicaffè o la Brontesina, a base di pistacchi di Bronte e amarene).
Sabato 26: riposo, mangiata di avanzi di salsiccia, e notte brava nei pub.
Domenica 27: schiticchio a base di pesce fresco (leggasi 6kg-6) con i colleghi d'agenzia in un meraviglioso villino (vedi sopra) in quel di Scopello, rinomata località vacanziera a metà strada tra Palermo e Trapani. Troneggiava in tutto il suo splendore una splendida ricciola di 2kg! A seguire intenso torneo di ping-pong. Indi ritorno alla città, appanzati e soddisfatti!
In un prossimo aggiornamento a questo post, alcuni scatti rubati dei momenti goderecci.
23 apr 2008
16 apr 2008
14 apr 2008
Dal Cassetto: "Villa Transilvania"
Villa Transilvania: La serie (mai partita) che mi è costata in assoluto più fatica, e che mi ha quindi lasciato più delusioni. Progetto messo a punto in un anno di duro lavoro insieme a Giuliano Piccininno e Davide Corsi, con i quali abbiamo selezionato autori, scritto plot per i primi numeri, fatto lavoro di ricerca per nomi, stili grafici e quanto altro possa servire per fare partire una serie "seriamente", se mi consentite l'impiccio di parole.
Chiaramente non doveva fin dall'inizio essere una serie, ma gli accordi prevedevano una mini di 3 numeri dopo il numero zero. Unica storia pubblicata proprio quel numero zero che potete scaricare QUI, in occasione dell'ormai storica Lucca 2005. A rileggerla dopo tre anni ci sono dei dialoghi un po' legnosi, ma le idee delle interazioni tra i personaggi ci sono. Se potessi ripubblicarla li riscriverei, questo è ovvio.
Pur coni suoi limiti, Villa Transilvania rimane il progetto editoriale di cui sono, in assoluto, più orgoglioso. Costruita su temi ed esigenze di mercato, ma senza per questo non riuscire ad essere divertenti ed un pizzico originali, secondo me aveva tutte le caratteristiche...non dico per sfondare, ma per funzionare per un pò di tempo, quello si. Leggetevi la storia e lasciatemi, mai come in questo caso, i vostri commenti.
Una nota: un personaggio della storia ha un bastone parlante, che però può sentire solo lui. Neanche due anni dopo Gualdoni ha usato la stessa trovata per il suo Dottor Voodoo ;-)
7 apr 2008
La scena dei cretini!
In questo blog non parlo di politica, e lo sapete.
Non ne parlo sia perchè me ne interesso poco (al giorno d'oggi è veramente difficile poter pensare di essere in qualche modo degnamente rappresentati nel nostro parlamento), sia perchè non voglio entrare in discussioni di parte, e offendere in qualche modo le idee di chi magari passa di qua, e la pensa in modo (mooolto) diverso dalla mia.
Però oggi voglio fare un'eccezione, che mi farà prendere tante di quelle sassate addosso che so già che me pentirò. Non so se ieri avete visto Ballarò (che seguo sempre). Io mi sono divertito da morire, ve lo confesso. Non assistevo ad un tale cabaret forse dai tempi di Drive In.
Il parterre era: Tremonti e Maroni per il centro-destra, Franceschini e Bersani per il centro-sinistra. Ecco...io per un attimo ho immaginato che Tremonti fosse Orestolo il Papero, Maroni Namor di Atlantide, e dall'altro lato invece Franceschini Capitan America e Bersani qualcosa del tipo Reed Richards. Perchè, scusatemi, ma gli argomenti e le conversazioni erano proprio come se fossero stati quelle di questi personaggi.
Orestolo che starnazza con la sua vocina cercando di dire qualcosa di sensato, solo per prendersi gli sberleffi di Reed e Cap; Namor che ce l'ha con gli uomini di superficie e se continuano a rompergli le larve nel paniere, invade la terra. Dall'altra Reed e Cap, tentando di usare argomenti abbastanza concreti, cercano di portarli su una discussione sensata.
Purtroppo le battute di Orestolo (che lui crede essere affermazioni serie) scatenano l'ilarità dei suoi avversari, e allora comincia a sbraitare. Reed e Cap, quasi in lacrime, alla fine, giustamente, dicono: "Ci siamo rotti le scatole di sistemare i danni che fanno loro, per poi sentirci dire che è tutta colpa nostra mentre tentiamo di mettere a posto i conti. Siamo impopolari...si! Grazie a loro!"
Effettivamente, visto che stiamo per cambiare ancora una volta governo del paese, non so se ridere o piangere.
Non ne parlo sia perchè me ne interesso poco (al giorno d'oggi è veramente difficile poter pensare di essere in qualche modo degnamente rappresentati nel nostro parlamento), sia perchè non voglio entrare in discussioni di parte, e offendere in qualche modo le idee di chi magari passa di qua, e la pensa in modo (mooolto) diverso dalla mia.
Però oggi voglio fare un'eccezione, che mi farà prendere tante di quelle sassate addosso che so già che me pentirò. Non so se ieri avete visto Ballarò (che seguo sempre). Io mi sono divertito da morire, ve lo confesso. Non assistevo ad un tale cabaret forse dai tempi di Drive In.
Il parterre era: Tremonti e Maroni per il centro-destra, Franceschini e Bersani per il centro-sinistra. Ecco...io per un attimo ho immaginato che Tremonti fosse Orestolo il Papero, Maroni Namor di Atlantide, e dall'altro lato invece Franceschini Capitan America e Bersani qualcosa del tipo Reed Richards. Perchè, scusatemi, ma gli argomenti e le conversazioni erano proprio come se fossero stati quelle di questi personaggi.
Orestolo che starnazza con la sua vocina cercando di dire qualcosa di sensato, solo per prendersi gli sberleffi di Reed e Cap; Namor che ce l'ha con gli uomini di superficie e se continuano a rompergli le larve nel paniere, invade la terra. Dall'altra Reed e Cap, tentando di usare argomenti abbastanza concreti, cercano di portarli su una discussione sensata.
Purtroppo le battute di Orestolo (che lui crede essere affermazioni serie) scatenano l'ilarità dei suoi avversari, e allora comincia a sbraitare. Reed e Cap, quasi in lacrime, alla fine, giustamente, dicono: "Ci siamo rotti le scatole di sistemare i danni che fanno loro, per poi sentirci dire che è tutta colpa nostra mentre tentiamo di mettere a posto i conti. Siamo impopolari...si! Grazie a loro!"
Effettivamente, visto che stiamo per cambiare ancora una volta governo del paese, non so se ridere o piangere.
6 apr 2008
Non ci sono più i fumetti di una volta....
...però per fortuna li ristampano!
Uno su tutti TORPEDO, la collezione completa in 5 splendidi volumi cartonati delle Edizioni Bd. Certo, ringraziamo che per ora il lavoro va bene, perchè per quello che costano i volumi (15 euro cad. Fate per 5 e diventano 75 euro. Stica...) in altri tempi ci avrei pianto sopra.
Torpedo, come molti altri personaggi, l'ho conosciuto in quelle mai troppo osannate collezioni de I Fumetti di Repubblica e IFDR Serie Oro, e mi ero sempre chiesto come procurarmi le altre storie senza svenarmi. La BD mi ha ascoltato...però mi sono svenato uguale ;-)
Faccio una premessa: non sono un nostalgico a oltranza "dei vecchi tempi" (che poi bisogna capire quali sono questi vecchi tempi...), ma di una cosa sono ormai convinto. I tempi cambiano, è il modo di scrivere e disegnare fumetti, di creare storie quindi, è cambiato insieme alle mode, ai costumi, all'innovazione tecnologica, etc.
Eppure io, nonostante abbia da poco superato gli enta, ammetto di continuare a preferire i fumetti di qualche anno fa (diciamo di una ventina da oggi).
Saranno più ingenui, ma per molte cose erano più estremi, meno politically correct, più fresci e forse con qualche idea dentro in più. Da cosa viene questa considerazione? Semplicemente dal fatto che da qualche mese ho cominciato a collezionare Dylan Dog!
Ebbene si: io, il fan dell'anti Dylan per eccellenza, cioè Martin Mystère, ho ceduto al fascino dell'indagatore dell'incubo. Ma non la serie inedita, attenzione! Io ho cominciato a collezionare la Grande Ristampa, e vi posso dire che ci sono episodi di Dylan che, a distanza di venti anni, rimangono dei capolavori assoluti. Per carità, ho sempre dato a Dylan quel che è di Dylan, senza disprezzarlo per il suo successo. Anzi. Leggendo quella trenta-quarantina di storie che mi sono capitate tra le mani, non potevo non ammettere che Sclavi è un genio, Medda è davvero bravo e la Barbato è una rivelazione senza precedenti. Per tacere di tutti gli altri che li hanno preceduti.
Ma da quando leggo la Grande Ristampa ho capito davvero perchè Dylan è stato un fenomeno senza precedenti nel fumetto italiano. Leggersi Memorie dall'Invisibile, Alfa e Omega, Dopo Mezzanotte (solo per citarne alcuni) a distanza di venti anni non fa nessuna differenza: sono storie geniali, senza tempo, che conservano tutto il sapore "rivoluzionario" che hanno avuto quando sono uscite.
E come ultimo amarcord vi consiglio altri due volumetti secondo me meravigliosi. WEIMAR e BERLINO, la raccolta delle avventure del detective berlinese JAN KARTA, di Dal Prà e Torti, pubblicate dalla 001 Edizioni. Anche questo un pezzo di storia del fumetto italiano (e non solo: perchè molti episodi sono stati pubblicati anche in Francia!) che per fortuna è tornato disponibile.
Uno su tutti TORPEDO, la collezione completa in 5 splendidi volumi cartonati delle Edizioni Bd. Certo, ringraziamo che per ora il lavoro va bene, perchè per quello che costano i volumi (15 euro cad. Fate per 5 e diventano 75 euro. Stica...) in altri tempi ci avrei pianto sopra.
Torpedo, come molti altri personaggi, l'ho conosciuto in quelle mai troppo osannate collezioni de I Fumetti di Repubblica e IFDR Serie Oro, e mi ero sempre chiesto come procurarmi le altre storie senza svenarmi. La BD mi ha ascoltato...però mi sono svenato uguale ;-)
Faccio una premessa: non sono un nostalgico a oltranza "dei vecchi tempi" (che poi bisogna capire quali sono questi vecchi tempi...), ma di una cosa sono ormai convinto. I tempi cambiano, è il modo di scrivere e disegnare fumetti, di creare storie quindi, è cambiato insieme alle mode, ai costumi, all'innovazione tecnologica, etc.
Eppure io, nonostante abbia da poco superato gli enta, ammetto di continuare a preferire i fumetti di qualche anno fa (diciamo di una ventina da oggi).
Saranno più ingenui, ma per molte cose erano più estremi, meno politically correct, più fresci e forse con qualche idea dentro in più. Da cosa viene questa considerazione? Semplicemente dal fatto che da qualche mese ho cominciato a collezionare Dylan Dog!
Ebbene si: io, il fan dell'anti Dylan per eccellenza, cioè Martin Mystère, ho ceduto al fascino dell'indagatore dell'incubo. Ma non la serie inedita, attenzione! Io ho cominciato a collezionare la Grande Ristampa, e vi posso dire che ci sono episodi di Dylan che, a distanza di venti anni, rimangono dei capolavori assoluti. Per carità, ho sempre dato a Dylan quel che è di Dylan, senza disprezzarlo per il suo successo. Anzi. Leggendo quella trenta-quarantina di storie che mi sono capitate tra le mani, non potevo non ammettere che Sclavi è un genio, Medda è davvero bravo e la Barbato è una rivelazione senza precedenti. Per tacere di tutti gli altri che li hanno preceduti.
Ma da quando leggo la Grande Ristampa ho capito davvero perchè Dylan è stato un fenomeno senza precedenti nel fumetto italiano. Leggersi Memorie dall'Invisibile, Alfa e Omega, Dopo Mezzanotte (solo per citarne alcuni) a distanza di venti anni non fa nessuna differenza: sono storie geniali, senza tempo, che conservano tutto il sapore "rivoluzionario" che hanno avuto quando sono uscite.
E come ultimo amarcord vi consiglio altri due volumetti secondo me meravigliosi. WEIMAR e BERLINO, la raccolta delle avventure del detective berlinese JAN KARTA, di Dal Prà e Torti, pubblicate dalla 001 Edizioni. Anche questo un pezzo di storia del fumetto italiano (e non solo: perchè molti episodi sono stati pubblicati anche in Francia!) che per fortuna è tornato disponibile.
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