Ho già lanciato con emozione l'uscita del primo MM basato su un mio soggetto. Adesso é l'ora delle preview, con due tavole in anteprima.
Senza contare la soddisfazione di una citazione dell'albo tra i must del bimestre da parte di Sergio Bonelli, nell'editoriale del Giornale di SBE, in allegato ai prossimi albi della casa editrice e online QUI.
Un avvertimento per gli amici e i colleghi che con tanto entusiasmo già sono andati a cercare in edicola l'albo: la data di uscita prevista é il 27 MARZO, e non il 14 come precedentemente annunciato. Dovrete (dovremo....) aspettare un altro mesetto per leggerlo.
Ma non temete...ve lo ricorderò su queste pagine con il giusto anticipo.
E poi, un grazie a tutti per gli attestati di stima e le congratulazioni che ho ricevuto. Cerco solo di fare bene quello che mi piace. E mi gratifica condividerne con voi i risultati.
29 feb 2008
27 feb 2008
Salviamo i cuccioli di foca!
Sapete quando vi arrivano quei pps di powerpoint che sono porta fortuna, catene di sant'antonio e compagnia a briscola? Oggi me n'è arrivato uno che NON era un portafortuna, ma l'orrenda cronaca di una strage autorizzata dal governo del Canada: l'uccisione dei cuccioli di foca. Non di poche centinaia...qua stiamo parlando di STRAGI ECOLOGICHE!
I dati parlano di quasi 300.000 cuccioli, di cui il 97% compresi tra le 2 e le 12 settimane di vita. Il tutto per imbottire magari quei fottuti giubotti con il collo di pelo che tanto vanno di moda. O per arricchiere le stole di qualche nobildonna decaduta, o di qualche modella eccentrica.
Questo video è molto cruento, video realizzato dall’IFAW. Si tratta di immagini molto forti che documentano il modo in cui vengono crudelmente uccise le foche e che potrebbero turbare persone particolarmente sensibili. La morte a cui vanno incontro questi animali è la più violenta e crudele immaginabile: un team di veterinari indipendenti ha documentato che il 42% delle foche esaminate erano state scuoiate vive, e il 40% viene colpito ripetutamente prima di morire.
Il nuovo video, registrato pochi giorni fa al Golfo di San Lorenzo, mostra le foche isolate e in difficoltà su lastre di ghiaccio sottili a causa delle alte temperature che stanno sciogliendo i ghiacciai, ferite a colpi di fucile dai cacciatori e raccolte poi dalle navi sulle quali stazionano i cacciatori nell’impossibilità di camminare sulle sottili e instabili lastre di ghiaccio.
Neppure lo scioglimento dei ghiacciai, che nelle ultime settimane ha causato la morte di numerosi cuccioli di foca ancora incapaci di nuotare, ha persuaso il Governo canadese a fermare la caccia. Già nel 2002 lo scioglimento dei ghiacci provocò la morte prematura, per affogamento, del 75% dei cuccioli di foca: una percentuale che quest’anno si teme possa essere addirittura superata per l’innalzamento delle temperature.
Solo vedere alcune immagini stringe il cuore e la gola. Avverto i più sensibili a stare attenti alla ricerche su Google: si vedono delle scene orrende, e da QUI potete scaricare il PPS e mandarlo a quelli che conoscete. Mi chiedo veramente come i cacciatori possano sostenere le immagini da loro stessi provocate. Ma qui il discorso si potrebbe allargare alla caccia in generale, e l'unica cosa che posso pensare è che l'istinto e il piacere della caccia sono insite nell'essere umano, come negli animali. Ma c'è differenza tra cacciare per sopravvivere, come fanno gli animali, e cacciare per "sport", come ormai fanno gli uomini.
Cosa fare per fermare questa strage ecologica? Non so.
Ci sono varie mail a cui mandare segnalazioni, una lettera aperta di Licia Colò da sottoscrivere, ma non ho mai capito se queste petizioni on-line hanno un qualche effetto. Per fortuna il Governo Italiano sembra avere avere una coscienza in tal senso: QUI la notizia.
Intanto andate sulla pagina dedicata del sito della LAV, che mi sembra un promotore più accreditato a livello internazionale di qualche singolo cittadino. Io spero che la comunità internazionale intervenga per fare pressioni sul governo canadese.
I dati parlano di quasi 300.000 cuccioli, di cui il 97% compresi tra le 2 e le 12 settimane di vita. Il tutto per imbottire magari quei fottuti giubotti con il collo di pelo che tanto vanno di moda. O per arricchiere le stole di qualche nobildonna decaduta, o di qualche modella eccentrica.
Questo video è molto cruento, video realizzato dall’IFAW. Si tratta di immagini molto forti che documentano il modo in cui vengono crudelmente uccise le foche e che potrebbero turbare persone particolarmente sensibili. La morte a cui vanno incontro questi animali è la più violenta e crudele immaginabile: un team di veterinari indipendenti ha documentato che il 42% delle foche esaminate erano state scuoiate vive, e il 40% viene colpito ripetutamente prima di morire.
Il nuovo video, registrato pochi giorni fa al Golfo di San Lorenzo, mostra le foche isolate e in difficoltà su lastre di ghiaccio sottili a causa delle alte temperature che stanno sciogliendo i ghiacciai, ferite a colpi di fucile dai cacciatori e raccolte poi dalle navi sulle quali stazionano i cacciatori nell’impossibilità di camminare sulle sottili e instabili lastre di ghiaccio.
Neppure lo scioglimento dei ghiacciai, che nelle ultime settimane ha causato la morte di numerosi cuccioli di foca ancora incapaci di nuotare, ha persuaso il Governo canadese a fermare la caccia. Già nel 2002 lo scioglimento dei ghiacci provocò la morte prematura, per affogamento, del 75% dei cuccioli di foca: una percentuale che quest’anno si teme possa essere addirittura superata per l’innalzamento delle temperature.
Solo vedere alcune immagini stringe il cuore e la gola. Avverto i più sensibili a stare attenti alla ricerche su Google: si vedono delle scene orrende, e da QUI potete scaricare il PPS e mandarlo a quelli che conoscete. Mi chiedo veramente come i cacciatori possano sostenere le immagini da loro stessi provocate. Ma qui il discorso si potrebbe allargare alla caccia in generale, e l'unica cosa che posso pensare è che l'istinto e il piacere della caccia sono insite nell'essere umano, come negli animali. Ma c'è differenza tra cacciare per sopravvivere, come fanno gli animali, e cacciare per "sport", come ormai fanno gli uomini.
Cosa fare per fermare questa strage ecologica? Non so.
Ci sono varie mail a cui mandare segnalazioni, una lettera aperta di Licia Colò da sottoscrivere, ma non ho mai capito se queste petizioni on-line hanno un qualche effetto. Per fortuna il Governo Italiano sembra avere avere una coscienza in tal senso: QUI la notizia.
Intanto andate sulla pagina dedicata del sito della LAV, che mi sembra un promotore più accreditato a livello internazionale di qualche singolo cittadino. Io spero che la comunità internazionale intervenga per fare pressioni sul governo canadese.
20 feb 2008
17 feb 2008
Sensi di colpa di un blogger un po' frivolo....
Quando Michele Medda aggiorna il suo blog, io mi fiondo a leggere i suoi editoriali. E stavolta mette davvero il dito nella piaga, con l'articolo "Un Fragoroso Silenzio".
Il fragoroso silenzio di cui parla è quello della morte di Angese, passata sotto il silenzio dei media e di quasi tutti i colleghi, e della lettera aperta di Bruno Concina, che invece di suscitare il polverono mediatico che magari in altri paesi, quali Francia o Usa, avrebbe potuto suscitare, da noi è rimasta la solitaria voce di un autore che ha avuto il coraggio di parlare.
Ma molti suoi colleghi non prendono posizione, i media non danno risalto alla notizia, le mayor si barricano nel silenzio aspettando che ritorni la calma, e tutto ritornerà come prima.
Tranne, temo, la carriera di Bruno Concina.
Ma Michele va oltre, e lancia una provocazione a noi blogger.
Quoto Michele:
"Quello che mi fa rabbia, però, è che la convinzione che quello del fumetto è un “non–lavoro” sia condivisa da molti autori. Che magari a parole reclamano la dignità del loro lavoro e nei fatti la smentiscono. Per essere chiari: che opinione avreste del vostro commercialista, del vostro medico, del vostro avvocato, se vi accorgeste che passano quasi tutto il giorno attaccati a internet a ciarlare di questo e quello? Cosa ne pensereste se leggeste nei loro blog decine di messaggi di pura fuffa etichettati simpaticamente come “cazzeggio”? Se pubblicassero una decina di foto di pin up poppute e vi invitassero a votare la più arrapante? O se semplicemente sbrodolassero per lunghe paginate su come è stato difficile diagnosticare la causa dell’allergia della contessa Serbelloni, o di quali struggimenti comporta compilare l’F24 del ragionier Cazzaniga? Se vi tormentassero dicendo che hanno già visto l’ultima puntata dell’ultima serie americana e che – ATTENZIONE! SPOILERISSIMO! – nel post più sotto riveleranno il finale? O, peggio, se confessassero coram populo che oggi è lunedì, ieri ho fatto tardi, voglia di lavora’ saltami addosso?"
Ecco, questo è il dito nella piaga.
Mi ci sento un pò in mezzo, come forse tanti altri colleghi che usano il blog più per uno sfogo anomalo di tutte le loro passioni, che come vetrina del loro lavoro e della loro professionalità.
In questo mese (cioè in meno di 20 gg) questo blog, tra le foto della samba e il post sulla hostess, ha fatto più accessi che negli ultimi tre-quattro mesi. E anche se non me fotte niente di QUANTE persone mi vengono a visitare, mi interessa sapere QUALI persone mi arrivano qui.
E se tra queste ci sono amici e colleghi che possono farsi un'idea sbagliata del mio approccio al lavoro...beh, devo fare un mea culpa.
Io la differenza tra quelli (mi ci metto pure io, per carità) che ogni tanto scrivono fumetti perchè vogliono farlo, e quelli che scrivono centinaia di pagine al mese per decine di disegnatori, perchè fanno solo quello e devono farlo, altrimenti i disegnatori non posso disegnare e quindi guadagnare, la conosco bene. Io, come altri, non sono tra quelli che devono scrivere, ma vogliono scrivere. Per fortuna? Purtroppo? Ho smesso di chiedermelo.
E' vero. Prima parlavo molto di più di fumetto, delle difficoltà e delle gioie di fare lo sceneggiatore, dei momenti di crisi e delle riflessioni amare di questo mondo. E spesso lo stesso michele, anonimamente e solidalmente, interveniva in quei miei sfoghi personali.
Poi, per motivi di etica professionale, non parlando più di miei progetti, ho dovuto tagliare drasticamente gli interventi in merito. Perchè non posso stare qui a parlare di quali storie sto preparando per Bonelli o (quando capita) per RedWhale, le uniche collaborazioni che ad oggi continuo.
Il giro di boa dell'etica di questo blog risiede anche in questa mia scelta professionale. Niente più progetti a perdere da proporre inseguendo questo o quell'editore.
Solo collaborazioni concrete con editori che prima di tutto rispettano il tuo lavoro, oltre che pagarlo ragionevolmente.
Il tempo della gavetta e dei sogni è finito. Tanto finito che ora, per una serena scelta di vita, divido il mio tempo con altre occupazioni. Perchè a fine mese i conti devono quadrare lo stesso. Ma sono sereno. Faccio entrambe le cose con entusiasmo e professionalità, avendo la fortuna di essere un libero professionista su entrambe.
Quindi, mettendo mani al petto, proclamo la mia assoluta dignità di professionista del fumetto, che ora preferisco fare nel silenzio, e lascio a questo blog, deliberatamente e dichiaratamente, il compito di cazzeggiare su tutto il resto.
Grazie Michele, per averci tirato le orecchie.
---- Aggiornamento FLASH del 19 febbraio------
La situazione di Concina si complica ulteriormente e le riflessioni che si possono trarre sono sempre più amare.
Visitate il sito di Michele per leggere quello che è successo in questi giorni.
Il fragoroso silenzio di cui parla è quello della morte di Angese, passata sotto il silenzio dei media e di quasi tutti i colleghi, e della lettera aperta di Bruno Concina, che invece di suscitare il polverono mediatico che magari in altri paesi, quali Francia o Usa, avrebbe potuto suscitare, da noi è rimasta la solitaria voce di un autore che ha avuto il coraggio di parlare.
Ma molti suoi colleghi non prendono posizione, i media non danno risalto alla notizia, le mayor si barricano nel silenzio aspettando che ritorni la calma, e tutto ritornerà come prima.
Tranne, temo, la carriera di Bruno Concina.
Ma Michele va oltre, e lancia una provocazione a noi blogger.
Quoto Michele:
"Quello che mi fa rabbia, però, è che la convinzione che quello del fumetto è un “non–lavoro” sia condivisa da molti autori. Che magari a parole reclamano la dignità del loro lavoro e nei fatti la smentiscono. Per essere chiari: che opinione avreste del vostro commercialista, del vostro medico, del vostro avvocato, se vi accorgeste che passano quasi tutto il giorno attaccati a internet a ciarlare di questo e quello? Cosa ne pensereste se leggeste nei loro blog decine di messaggi di pura fuffa etichettati simpaticamente come “cazzeggio”? Se pubblicassero una decina di foto di pin up poppute e vi invitassero a votare la più arrapante? O se semplicemente sbrodolassero per lunghe paginate su come è stato difficile diagnosticare la causa dell’allergia della contessa Serbelloni, o di quali struggimenti comporta compilare l’F24 del ragionier Cazzaniga? Se vi tormentassero dicendo che hanno già visto l’ultima puntata dell’ultima serie americana e che – ATTENZIONE! SPOILERISSIMO! – nel post più sotto riveleranno il finale? O, peggio, se confessassero coram populo che oggi è lunedì, ieri ho fatto tardi, voglia di lavora’ saltami addosso?"
Ecco, questo è il dito nella piaga.
Mi ci sento un pò in mezzo, come forse tanti altri colleghi che usano il blog più per uno sfogo anomalo di tutte le loro passioni, che come vetrina del loro lavoro e della loro professionalità.
In questo mese (cioè in meno di 20 gg) questo blog, tra le foto della samba e il post sulla hostess, ha fatto più accessi che negli ultimi tre-quattro mesi. E anche se non me fotte niente di QUANTE persone mi vengono a visitare, mi interessa sapere QUALI persone mi arrivano qui.
E se tra queste ci sono amici e colleghi che possono farsi un'idea sbagliata del mio approccio al lavoro...beh, devo fare un mea culpa.
Io la differenza tra quelli (mi ci metto pure io, per carità) che ogni tanto scrivono fumetti perchè vogliono farlo, e quelli che scrivono centinaia di pagine al mese per decine di disegnatori, perchè fanno solo quello e devono farlo, altrimenti i disegnatori non posso disegnare e quindi guadagnare, la conosco bene. Io, come altri, non sono tra quelli che devono scrivere, ma vogliono scrivere. Per fortuna? Purtroppo? Ho smesso di chiedermelo.
E' vero. Prima parlavo molto di più di fumetto, delle difficoltà e delle gioie di fare lo sceneggiatore, dei momenti di crisi e delle riflessioni amare di questo mondo. E spesso lo stesso michele, anonimamente e solidalmente, interveniva in quei miei sfoghi personali.
Poi, per motivi di etica professionale, non parlando più di miei progetti, ho dovuto tagliare drasticamente gli interventi in merito. Perchè non posso stare qui a parlare di quali storie sto preparando per Bonelli o (quando capita) per RedWhale, le uniche collaborazioni che ad oggi continuo.
Il giro di boa dell'etica di questo blog risiede anche in questa mia scelta professionale. Niente più progetti a perdere da proporre inseguendo questo o quell'editore.
Solo collaborazioni concrete con editori che prima di tutto rispettano il tuo lavoro, oltre che pagarlo ragionevolmente.
Il tempo della gavetta e dei sogni è finito. Tanto finito che ora, per una serena scelta di vita, divido il mio tempo con altre occupazioni. Perchè a fine mese i conti devono quadrare lo stesso. Ma sono sereno. Faccio entrambe le cose con entusiasmo e professionalità, avendo la fortuna di essere un libero professionista su entrambe.
Quindi, mettendo mani al petto, proclamo la mia assoluta dignità di professionista del fumetto, che ora preferisco fare nel silenzio, e lascio a questo blog, deliberatamente e dichiaratamente, il compito di cazzeggiare su tutto il resto.
Grazie Michele, per averci tirato le orecchie.
---- Aggiornamento FLASH del 19 febbraio------
La situazione di Concina si complica ulteriormente e le riflessioni che si possono trarre sono sempre più amare.
Visitate il sito di Michele per leggere quello che è successo in questi giorni.
14 feb 2008
Come un fulmine a ciel sereno....
Maxi Martin Mystère n. 4
IL RITORNO DELL'ETRUSCO
Soggetto: Manlio Mattaliano
Sceneggiatura: Alfredo Castelli
Disegni: Paolo Ongaro
Copertina: Giancarlo Alessandrini
Un nuovo “Mystero italiano” per il Detective dell’Impossibile. La strana morte di un archeologo presso Viterbo, in un luogo nel quale secondo la tradizione si aprirebbe l’ingresso del leggendario labirinto di Porsenna, spinge Martin Mystere a tornare sul teatro di una delle sue prime avventure, con la speranza di sciogliere una volta per tutte molti interrogativi rimasti ancora in sospeso. In sua compagnia c’è l’amica Beverly Carter, che aveva vissuto con lui proprio la vicenda di tanti anni prima, tormentata da terribili incubi ed irresistibilmente attratta verso quell’area. Nel corso di una misteriosa tempesta di fulmini scatenatasi a cielo sereno, Martin, Java e Beverly scoprono un passaggio che li conduce verso il tenebroso e dimenticato mondo degli Etruschi…
In tutte le edicole dal 14 marzo 2008.
---- Aggiornamento flash! -----
Per chi bazzica i forum, trovate un'apposita discussione sull'albo di cui sopra nel meraviglioso forum di MM: Agarthi il Rifugio della Sapienza. Il topic lo potete trovare a QUESTA pagina. Inutile dire che interviene anche il sottoscritto, contagiato dalla forumania.
IL RITORNO DELL'ETRUSCO
Soggetto: Manlio Mattaliano
Sceneggiatura: Alfredo Castelli
Disegni: Paolo Ongaro
Copertina: Giancarlo Alessandrini
Un nuovo “Mystero italiano” per il Detective dell’Impossibile. La strana morte di un archeologo presso Viterbo, in un luogo nel quale secondo la tradizione si aprirebbe l’ingresso del leggendario labirinto di Porsenna, spinge Martin Mystere a tornare sul teatro di una delle sue prime avventure, con la speranza di sciogliere una volta per tutte molti interrogativi rimasti ancora in sospeso. In sua compagnia c’è l’amica Beverly Carter, che aveva vissuto con lui proprio la vicenda di tanti anni prima, tormentata da terribili incubi ed irresistibilmente attratta verso quell’area. Nel corso di una misteriosa tempesta di fulmini scatenatasi a cielo sereno, Martin, Java e Beverly scoprono un passaggio che li conduce verso il tenebroso e dimenticato mondo degli Etruschi…
In tutte le edicole dal 14 marzo 2008.
---- Aggiornamento flash! -----
Per chi bazzica i forum, trovate un'apposita discussione sull'albo di cui sopra nel meraviglioso forum di MM: Agarthi il Rifugio della Sapienza. Il topic lo potete trovare a QUESTA pagina. Inutile dire che interviene anche il sottoscritto, contagiato dalla forumania.
12 feb 2008
I cinque oggetti più strani...
Cuscino poggiatesta di Ikea. Inutile come la calia. A letto fa venire il mal di testa, e nella poltrona ti cade in continuazione appena ti muovi. Destinazione d'uso: boomerang per le guerre con i cuscini.
Salvadanaio di Mazinga: bello da vedere, poco utile da usare. Il tappo è così duro che non si apre neanche sparato, e gli ultimi centesimi che si sono persi nei suoi meandri sono tutti ossidati. Destinazione d'uso: soprammobile.
Cestino da tavolo a forma di uovo. Improponibile nella forma e nei colori. Utile come uno stuzzicadenti senza punta. Appena ci metti tre fogli appallottolati è già pieno. Destinazione d'uso: al cesso!
Domani un update con i gli ultimi due oggetti. Come vedete, di cose strane-strane poche (non potrò mai competere con quelle di Diego e dei suoi fedeli accoliti), ma inutili tante.
Salvadanaio di Mazinga: bello da vedere, poco utile da usare. Il tappo è così duro che non si apre neanche sparato, e gli ultimi centesimi che si sono persi nei suoi meandri sono tutti ossidati. Destinazione d'uso: soprammobile.
Cestino da tavolo a forma di uovo. Improponibile nella forma e nei colori. Utile come uno stuzzicadenti senza punta. Appena ci metti tre fogli appallottolati è già pieno. Destinazione d'uso: al cesso!
Domani un update con i gli ultimi due oggetti. Come vedete, di cose strane-strane poche (non potrò mai competere con quelle di Diego e dei suoi fedeli accoliti), ma inutili tante.
8 feb 2008
Drama, action, thrilling, horror: DAMPYR.
La breve trasferta pongese a Palermo é coincisa con l'inizio della mia nuova avventura. Non nel senso che sto per scrivere un'avventura....ma che inizia l'avventura di provare a scrivere.
DAMPYR é un personaggio semplice ma complesso nello stesso tempo: con un mondo narrativo ricco di personaggi, situazioni, trame e sottotrame che ritornano costantemente.
Un personaggio che seguivo come lettore, ma che adesso sto studiando come autore. E c'é una bella differenza. Perché ancora non sono entrato nel suo "mood", nel suo stile narrativo.
Infatti da qualche giorno sono in preda alla mia classica "ansia da narrazione", cioé quel particolare stato emotivo di insoddisfazione che non mi fa mettere a fuoco uno sviluppo o un'idea, su uno spunto che magari ho già chiaro in mente. Ed ecco perché mentre le singole scene si affollano nella mia mente alla ricerca di un fil rouge che le unisca, io esco a vado a fare qualcosa per non pensare coscientemente alla storia. Perché secondo me per Dampyr vale quell'adagio di molte riviste pulp degli anni 30 e 40: drama, action, thrilling, il tutto ovviamente in salsa horror. E non é facile condensare in una sola storia tanti elementi diversi.
Ma la nuova sfida mi entusiasma. Non sono legato emotivamente al personaggio come lo sono per MM, ma la cosa che mi affascina di questa serie é che é basata sulla sana Avventura, quella dove ci sono pistole, inseguimenti, mostri terribili da affrontare e belle donne da salvare (sto semplificando all'osso). E io ho sempre amato scrivere questo tipo di storie: dove l'intreccio fa da padrone, dove la location gioca un ruolo essenziale, dove i personaggi si muovono in ambienti non patinati o misteriosi, come in MM appunto, che passa dall'elegante salotto di casa sua ad affascinanti caverne sotterranee, ma in luoghi spesso degradati e consumati dal crimine che li infesta. E Dampyr e i suoi compagni, moderni giustizieri di un mondo che nasconde verità oscure di cui lui solo loro sono a conoscenza, si battono per estirpare quel male, in qualunque angolo del mondo esso si annidi.
In altri momenti avrei evitato di scrivere queste righe. Ma la posta in gioco della mia sfida professionale aumenta se anche voi ne siete a conoscenza. E questo mi gasa, perché aumenta la tensione emotiva, e tutto questo si rispecchia nella tensione narrativa che posso infondere alle storie. Quindi datemi addosso con tutto quello che vi passa per la mente: sono qui ad incassare il colpo ("Non fa male!"), pronto a reagire con più determinazione.
DAMPYR é un personaggio semplice ma complesso nello stesso tempo: con un mondo narrativo ricco di personaggi, situazioni, trame e sottotrame che ritornano costantemente.
Un personaggio che seguivo come lettore, ma che adesso sto studiando come autore. E c'é una bella differenza. Perché ancora non sono entrato nel suo "mood", nel suo stile narrativo.
Infatti da qualche giorno sono in preda alla mia classica "ansia da narrazione", cioé quel particolare stato emotivo di insoddisfazione che non mi fa mettere a fuoco uno sviluppo o un'idea, su uno spunto che magari ho già chiaro in mente. Ed ecco perché mentre le singole scene si affollano nella mia mente alla ricerca di un fil rouge che le unisca, io esco a vado a fare qualcosa per non pensare coscientemente alla storia. Perché secondo me per Dampyr vale quell'adagio di molte riviste pulp degli anni 30 e 40: drama, action, thrilling, il tutto ovviamente in salsa horror. E non é facile condensare in una sola storia tanti elementi diversi.
Ma la nuova sfida mi entusiasma. Non sono legato emotivamente al personaggio come lo sono per MM, ma la cosa che mi affascina di questa serie é che é basata sulla sana Avventura, quella dove ci sono pistole, inseguimenti, mostri terribili da affrontare e belle donne da salvare (sto semplificando all'osso). E io ho sempre amato scrivere questo tipo di storie: dove l'intreccio fa da padrone, dove la location gioca un ruolo essenziale, dove i personaggi si muovono in ambienti non patinati o misteriosi, come in MM appunto, che passa dall'elegante salotto di casa sua ad affascinanti caverne sotterranee, ma in luoghi spesso degradati e consumati dal crimine che li infesta. E Dampyr e i suoi compagni, moderni giustizieri di un mondo che nasconde verità oscure di cui lui solo loro sono a conoscenza, si battono per estirpare quel male, in qualunque angolo del mondo esso si annidi.
In altri momenti avrei evitato di scrivere queste righe. Ma la posta in gioco della mia sfida professionale aumenta se anche voi ne siete a conoscenza. E questo mi gasa, perché aumenta la tensione emotiva, e tutto questo si rispecchia nella tensione narrativa che posso infondere alle storie. Quindi datemi addosso con tutto quello che vi passa per la mente: sono qui ad incassare il colpo ("Non fa male!"), pronto a reagire con più determinazione.
4 feb 2008
Samba, topless e cosplay!
Certo che le brasiliane hanno buon gusto in fatto di costumi di carnevale, non credete?! Le foto che trovate QUI sono quelle del Carnevale per eccellenza. Parliamo di quello di Rio De Janeiro che anche quest'anno ha proposto le bellezze delle scuole di samba del Brasile che hanno sfilato in topless. Balli, carri allegorici e nudità all'insegna della grande tradizione, regalateci con dovizia di particolari dalla sempre generosa Repubblica.it.
Ma tutto questo parlare di tette al vento ovviamente è solo uno sporco trucco per alzare gli accessi e ricordarvi che domani, MARTEDI 5 FEBBRAIO, all'Agricatus di Palermo, si celebra il nostro fantastico Carnevale con Cosplay Contest, organizzato dal nostro faccio-mille-cose Sergio. Le informazioni, per i palermitani, sono QUI. Ospite d'onore in trasferta dalla capitale: Pongio! Vi aspettiamo tutti, costumati e scostumati!
Ma tutto questo parlare di tette al vento ovviamente è solo uno sporco trucco per alzare gli accessi e ricordarvi che domani, MARTEDI 5 FEBBRAIO, all'Agricatus di Palermo, si celebra il nostro fantastico Carnevale con Cosplay Contest, organizzato dal nostro faccio-mille-cose Sergio. Le informazioni, per i palermitani, sono QUI. Ospite d'onore in trasferta dalla capitale: Pongio! Vi aspettiamo tutti, costumati e scostumati!
1 feb 2008
Streap-tease ad alta quota!
E' vero che nel mondo delle comunicazione globale non c'è piu privacy. Ma è altrettanto vero che c'è sempre qualcuno che non si fa i cazzi suoi. Perchè dico: ti filmi lo strip della hostess in cabina....e va bene (insomma...va bene un corno: pensa ai poveri ignari passeggeri). Ma devi essere un "criminale" per metterlo on-line e sperare che nessuno lo veda...perchè sai benissimo che nel giro di 24 ore farà il giro del mondo! E poi finirà regolarmente su tutti i giornali. Nel nostro caso su Repubblica QUI. La Galleria invece QUI.
Purtroppo per i giocosi piloti c'è un'inchiesta in corso da parte della loro compagnia, e credo che il filmato sparirà dal web entro pochi giorni. Le immagini e la notizia sono riportate dagli organi di stampa, quindi da queste parti siamo a posto con la coscienza. Il rettangolino nero è un mio omaggio...per discrezione. Nella gallery e nel video si vede benissimo in volto.
Tutte queste spigolature di sesso rubato, come quel post della studentessa di college di molto tempo fa, mi divertono molto. Primo perchè fanno sembrare gli exploit sessuali delle persone come se fossero una roba fuori dal mondo. Dico...siamo nel 2008. I ragazzini fanno sesso a 15 anni, i divorzi aumentano, le persone single che passano il loro tempo a cacciare altri single per "una botta e via" si sprecano...e noi ci scandalizziamo se una studentessa si spoglia davanti agli amici ?! O se 4 adulti e vaccinati fanno stramberie in aereo?! Certo...è drammatico constatare che il pudore ormai è come il sudore: un colpo di spugna e via!
In questo caso ovviamente abbiamo l'aggravante che dai pruriti di queste quattro persone dipendeva la vita di almeno un centinaio di persone. E allora dico...ma non potevate aspettare di atterrare e fare i vostri giochetti in albergo, come tutti i piloti e gli assistenti di volo del mondo?!
Purtroppo per i giocosi piloti c'è un'inchiesta in corso da parte della loro compagnia, e credo che il filmato sparirà dal web entro pochi giorni. Le immagini e la notizia sono riportate dagli organi di stampa, quindi da queste parti siamo a posto con la coscienza. Il rettangolino nero è un mio omaggio...per discrezione. Nella gallery e nel video si vede benissimo in volto.
Tutte queste spigolature di sesso rubato, come quel post della studentessa di college di molto tempo fa, mi divertono molto. Primo perchè fanno sembrare gli exploit sessuali delle persone come se fossero una roba fuori dal mondo. Dico...siamo nel 2008. I ragazzini fanno sesso a 15 anni, i divorzi aumentano, le persone single che passano il loro tempo a cacciare altri single per "una botta e via" si sprecano...e noi ci scandalizziamo se una studentessa si spoglia davanti agli amici ?! O se 4 adulti e vaccinati fanno stramberie in aereo?! Certo...è drammatico constatare che il pudore ormai è come il sudore: un colpo di spugna e via!
In questo caso ovviamente abbiamo l'aggravante che dai pruriti di queste quattro persone dipendeva la vita di almeno un centinaio di persone. E allora dico...ma non potevate aspettare di atterrare e fare i vostri giochetti in albergo, come tutti i piloti e gli assistenti di volo del mondo?!
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