27 dic 2005

Bufala o maiala?!

Questa, ragazzi, è bellissima!
Studentessa universitaria triste e solitaria

In Canada hanno montato un casino stratosferico sul fatto che alcuni studenti della University of Western Ontario abbiano organizzato un festino negli alloggi per studenti in cui una studentessa del primo anno si spoglia e balla la lap dance. Le foto sono finite online e circolano liberamente nella blogosfera.
Susan Grindrod, vice-presidente del servizio di alloggiamento dell'università ha dichiarato che ciò che è accaduto è "triste"...gli studenti un po' meno!
(dal blog Deeario)

Ora, a parte il consiglio di dare una sbirciatina allo strip, che in sè merita, sia perchè lei è davvero carina, sia perchè è anche un po' maiala (praticamente tra questo e quello di Demi Moore in "Streaptease", quest'ultima sembra un'educanda), vi lascio con un paio di considerazioni che mi hanno lasciato perplesso...

La prima. Ho avuto come la netta sensazione che sia una mega bufala perchè sono rimasto perplesso proprio dalla stripteaser: il suo vestito prima di rimanere nuda era quasi un costume di scena, piuttosto che un abito da festa con gli amici.
La seconda. Lei ha troppi dettagli che mi puzzano di professionista: faccia da maiala, corpo niente male, perizoma di pizzo ed altri che preferisco vediate voi.
Ma: la cosa che mi fa quasi credere che non sia una bufala, bensì una maiala, sia il suo "numero": le stripteaser hanno un codice preciso su come e quanto farsi mettere le mani addosso dagli spettatori. E lei invece ci va giù pesante...come avrete sicuramente visto!

Insomma. Non ho una risposta certa. So solo che che fosse davvero una studentessa "triste e solitaria" (con che coraggio...) mi danno solo di non avere potuto partecipare...donne come lei dovrebbero essere insignite del titolo di benefattrici dell'umanità (almeno della metà maschile ;-)!
Buona notte a tutti...e non sognatevi la ragazza, mi raccomando!

Boogie con nonsense


Non riesco a scrivere un post. Ho molte idee, ma nessuna che sembra degna di essere comunicata. Dopo due giorni chiuso in casa a smaltire un po' di lavoro arretrato ho sentito il bisogno di ascoltare Paolo Conte, che con il suo nonsense riempe di grandi verità la mia vita.

Madam e messiers....BOOGIE!

Due note e il ritornello era già nella pelle di quei due
il corpo di lei madava vampate africane, lui sembrava un coccodrillo…
i saxes spingevano a fondo come ciclisti gregari in fuga
e la canzone andava avanti sempre più affondata nell’aria…
quei due continuavano, da lei saliva afrore di coloniali
che giungevano a lui come da una di quelle drogherie di una volta
che tenevano la porta aperta davanti alla primavera…
qualcuno nei paraggi cominciava a starnutire,
il ventilatore ronzava immenso dal soffitto esausto,
i saxes, ipnotizzati… dai movimenti di lei si spandevano
rumori di gomma e di vernice, da lui di cuoio…
le luci saettavano sul volto pechinese della cassiera
che fumava al mentolo, altri sternutivano senza malizia
e la canzone andava elegante, l’orchestra era partita, decollava…
i musicisti, un tutt’uno col soffitto e il pavimento,
solo il batterista nell’ombra guardava con sguardi cattivi…
quei due danzavano bravi, una nuova cassiera sostituiva la prima,
questa qui aveva gli occhi da lupa e masticava caramelle alascane,
quella musica continuava, era una canzone che diceva e non diceva,
l’orchestra si dondolava come un palmizio davanti a un mare venerato…
quei due sapevano a memoria dove volevano arrivare…
un quinto personaggio esitò
prima di sternutire,
poi si rifugiò nel nulla…
era un mondo adulto,
si sbagliava da professionisti...

26 dic 2005

Casablanca (un racconto perduto)


Casablanca per molti non è una città, è uno stato dell’anima. Una diffusa sensazione di malinconia, tristezza e delusione della vita che traspare dalle espressioni assenti dei passanti.
Io vivo in questa città da pochi anni, ma ho sentito storie che fanno sembrare il fallimento del mio matrimonio una tranquilla gita del liceo. Storie di uomini che hanno perso la loro vita per colpa della loro donna, storie di fratelli che uccidono fratelli, di piccoli lavoratori consumati dai debiti che hanno fatto prostituire le loro mogli, di donne violentate per vendetta dagli operai di una catena di montaggio, di donne gelose che hanno ucciso il miglior amico del loro marito.
Storie tristi di un’umanità così varia che sembra quella dei film. Eppure così reale da soffocarti. Molti di questi uomini e donne cercano una strada lontana dal mondo per perdersi. E qui la trovano. Con le lunghe strade tutte uguali, piene di piccoli bar e locali di divertimento: dai più innocenti strip-bar, ai circoli privati di divertimento, proibiti dalle leggi di qualunque stato. Dai combattimenti dei galli alle roulette russe, in questa giungla umana nessuna espiazione è troppo difficile, in nessun gioco si rischia troppo: più della vita gli strozzini non possono chiedere, e le persone che frequentano questa città quella l’hanno persa quando sono arrivati.
Uno dei posti che frequento con maggior piacere è l’Harry’s Bar. Un vecchio bar tutto costruito in legno, dal consunto bancone ai tremolanti tavoli, gestito da un vecchio rompicoglioni che nella vita avrebbe voluto fare altro ma che le strade della vita hanno portato a Casablanca: Harry Toscano. Origini italiane, una spaventosa conoscenza del superfluo, soprattutto applicata al cinema, ai Beatles, alle vallette dei varietà televisivi, e a qualche altro argomento per lui di grande interesse, e un’immensa forza d’animo. Non c’è persona, derelitta, disperata o semplicemente triste, che Harry non sappia consolare con parole pregne di significato e sulle quali nessuno si esime dal riflettere.
Poi, se per ottenere la sua benedizione bisogna sopportare almeno tre aneddoti inutili su uno degli argomenti sopradetti, poco importa. E’ un piccolo prezzo da pagare.
Io, che faccio finta di guadagnarmi da vivere scrivendo articoletti per ogni inutile rivista da questo lato della costa, soffro d’insonnia cronica e passo spesso le mie notti da Harry. E osservo. Osservo le vite delle persone che si consumano nel dolore senza avere la forza di uscire dal tunnel. Osservo le speranze e i sogni delle persone sciogliersi come ghiaccio in un doppio bourbon. Osservo e scrivo.
Anche questa notte sto scrivendo sul mio portatile le ultime battute di un lungo articolo su un argomento così inutile che non ricordo più neanche qual è. Pochi avventori questa sera. Fuori piove a dirotto, come non faceva da molto.
Questa sera la gente consuma la sua disperazione tra le mura della propria casa, se è così fortunata da averne una. Bisogna anche comprendere che non sempre “nessun posto è come casa”. Per certe persone le mura di casa propria sono una prigione dalla quale è impossibile evadere, perché esserne fuori non significa esserne liberi. Io, per esempio, credo di avere risolto il problema alla radice. Vivo nelle stanze economiche dei piccoli alberghetti che riempiono questa città, di mese in mese pagate dalle riviste per cui lavoro. Questo mi costringe a a cambiare periodicamente alloggio, e così riesco ad evadere dal senso di abitudinario soffocamento che queste piccole stanze a lungo andare provocano.
..... (continuatelo)

24 dic 2005

Aggiornamenti blog e sui cosplay


Ieri sera ho fatto le 3 di notte per aggiornare il mio blog. Ho finalmente cambiato quella orrenda foto del mio profilo, come molti auspicavano, ho inserito una colonnina che riporta le le ultime cose pubblicate (linkate a varie interviste o preview), e anche una colonna di link ad altre mie passioni che con il fumetto c'entrano poco, ma che sono parte imprescindibile della mia vita come lo sono i cari vecchi "giornaletti". E poi vi pubblico la famosa Catwoman di cui parlai nel post sui cosplay....
Ancora AUGURI a tutti! Peace and love!

23 dic 2005

Auguri senza Frontiere!


E siamo tornati in patria! Passerò i prossimi giorni in compagnia dei cari vecchi amici palermitani.
Devo confessarvi che in questi giorni avrei voluto scrivere qualche post su questo o quell'argomento (per esempio l'emozionante concerto della cover band dei Cream che ho sentito ieri sera.....), ma non ne avevo nessuna voglia
Ecco perchè voglio farvi i miei più calorosi e sinceri auguri di Buon Natale e di un Felice Anno Nuovo invitandovi a pensare per un attimo a quelli un po' meno fortunati di noi. Come saprete mi sono iscritto da qualche tempo a Medici senza Frontiere e...beh. Visitare il loro sito in questi giorni mi ha messo un tantino a disagio. Mi ha fatto pensare. Riflettere.
Invito anche voi, amici del blog, ad una riflessione natalizia. Qualunque essa sia. Ognuno è libero di porsi delle domande verso il mondo secondo la sua sensibilità.
Io per quanto mi riguarda vi lascerò per qualche giorno in compagnia di parenti e panettoni. Ci vediamo dopo Natale per qualche argomento più frivolo con cui prepararsi all'avvento del nuovo anno! Come ad esempio l'ultimo film dello Studio Ghibli...di cui potete vedere una portentosa locandina promozionale proprio qui sotto.

Ancora auguri a tutti voi. E grazie per l'affetto e la partecipazione che mi dimostrate in queste pagine telematiche. Senza di voi questo blog non avrebbe senso.
Questi mesi online sono stati davvero uno sfogo ed una finestra per emozioni e commenti (e anche un poco di pubblicità, che non fa mai male) che senza di voi non avrebbero avuto senso. Quindi grazie. Ad maiora.

18 dic 2005

Cosplay...cui prodest?!

Volevate un commento su Romics?! Eccolo qua. Smancerie a parte (si, è andato bene, abbiamo venduto, la folla di fan isteriche...insomma le solite cose) mi sono fatto una domanda. Perchè io, che vado in fiera in qualche modo a lavorare (sia a vendere i miei progetti che a promuovere le mie opere) non posso fare due passi senza urtare contro enormi spade di cartone dei vari Berserk, occhiare gonnelline striminzite in sederi molto meno strimininziti alla Sailor Moon, e tutte le atre amenità dei cosplay? Non lo so. Ormai il cosplaying, come a Lucca i "Games" in generale, sono diventati una "conditio sine qua non" delle fiere del fumetto. Va bene. Passi. Ma se proprio hai questa spiccata vena esibizionista (e devi averla...perchè, scusate la volgarità, per mettersi cosce al vento con il freddo di dicembre, ce ne vuole coraggio!) perchè devi condividerla con me che li ci faccio tutt'altro?! Certo...la gente dice....è più folkloristico. Mah. Secondo me è solo un modo per sputtanare la dignità del fumetto più di quanto non lo sia già in Italia. Prendete Angouleme (per dirne una). Ci sono padiglioni di giochi di ruolo? Matti che giocano con le figurine e con i pupazzetti per ore e ore? Pazzi che si prendono a spadate? Fanatici che fanno la sfilata dei personaggi di Star Wars? No. E ci sono nerd di vario genere e sorta (e qui faccio una generalizzazione statistica...) che si vestono in modo ridicolo perchè non riescono ad imitare in maniera neanche approssimativa il costume del loro eroe di turno?! No. Fumetto. Solo fumetto. Fumetti e autori di fumetti.

Certo. Delle cose bisogna guardare sempre il lato positivo. E allora lo faccio da un punto di vista estremamente maschilista. Se dovessi ricordarmi i cosplay che mi hanno colpito direi: la Gatta Nera che si accompagnava all'Uomo Ragno (lui un figo...bisogna ammetterlo: aveva il fisico; ma lei....lei era veramente TANTA!), la Catwoman che con quella frusta le avrei fatto vedere io come si può usare, un paio di Lupin e Jigen degni di nota più di altri, una principessa Jedi delle Clone Wars (i cartoni che si collocano tra il secondo e il terzo episodio) dal nome tipo "chiselaimpala" ma che ho scoperto chiamarsi Silvia, e un paio di guerriere fantasy di chissà quale gioco o cartone animato che non conosco. Il resto? "Tutto il resto...è noia!"
Però la cosa che più di tutte mi ha veramente colpito è la verità vera dietro il giochino dei cosplay; mi hanno spiegato che spesso è una scusa per conoscersi (dice un Lupin: "Ah! Ma tu fai Fujiko? Allora ti piace Lupin?" Lei: "Si, tanto"). Numero di telefono, incontro alle fiere, e via che si ci da di spatola come Loris Batacchi, capouffizio pacchi! Ancora più triste. La gente è così sola e isolata nelle sue passioni che deve per forza trovare qualcuno che si veste in maniera ridicola (condividendo quindi la sfida alla società che non li capisce) come lei per avere delle relazioni?! Non voglio saperlo. E non voglio approfondire l'argomento.

Ma in tutto questo discorso c'é ovviamente anche il lato paradossale. Il mio editore (Taormina) ci ha proposto alla prossima fiera di fare (intendo: far fare ad altri!) i cosplay dei nostri personaggi, tra cui quelli della saga di Avalonia, Calliope in primis ovviamente, che si presta a solleticare le pruderie dei vari fan. E io che devo fare? Oppormi e fare la figura del rompicoglioni antiquato? No. Non lo farò. Storcerò il naso. Ma lui paga, lui decide. Se lo vuole fare...amen! Spero che almeno sia graziosa...altrimenti non riuscirò a scrivere più nemmeno una riga con Calliope come protagonista.

Poi scopro dai miei amici della Tunuè, che editano bellissimi saggi sul fumetto, che la gente comprava in massa "Come disegnare manga", fottendose di cose più costose, è vero, ma fondamentali se vuoi capirne qualcosa di fumetto, come l'intervista Eisner/Miller, o "Tutt'a un tratto", la pregevole storia della linea nel fumetto scritta dal mio amico Sergio.
Insomma, alla fine di questa tirata, coslay...cui prodest?!

16 dic 2005

Un "Corsaro" nella rete

Ed è ufficiale! La mania del blog ha contagiato anche uno dei miei migliori amici...valente scrittore di gialli...frustrato giornalista...sposo modello e padre tempo pieno: SALVO TOSCANO. Potete cliccare nella colonna "Siti Amici". L'ho messo subito al primo posto perchè una persona di spessore come lui non poteva che subito primeggiare in mezzo a tanti fumettisti aspiranti fancazzisti come siamo noi...

Visitate il suo blog e lasciate una traccia del vostro affetto e del vostro passaggio.
E ricordatevi di regalare per Natale il suo libro, Ultimo Appello (di cui vedete la copertina), che già è andato quasi esaurtito nelle librerie.

Tra qualche giorno, quando avrò un pò di calma, metterò qualche riflessione su Romics. Intanto voglio ringraziare tutti per l'aiuto datoci allo stand, e poi ringrazio in particolare Steve99 per il fantastico disegno di Calliope che mi ha fatto, Ale e Tiziana per il poster del mio mito...Clint Eastwood nei panni del pistolero romantico e bastardo di "Per un pugno di dollari", e infine Yoko per le sue fantastiche polpette di riso giapponese. Prelibate...

5 dic 2005

Siamo su LaRepubblica!!!



Accidenti! Doppio e triplo accidenti! Vado sul blog di Claudio e cosa scopro?! Che sulla Repubblica (edizione Palermo) è uscito un mega articolo che parla principalmente della fantastica presentazione del nuovo fumetto AVATAR (creato da Rossana Baldanza e lo stesso Claudio) per lo stesso editore di Avalonia, le edizioni Cronaca di Topolinia! Un fumetto che vi consiglio non perchè l'ha scritto una persona che conosco....ma proprio perchè è bello! Ed essendo Avatar l'opera prima di Rossana...beh..il mio orgoglio come suo "maestro" è grande. Ma forse forse....chissà...magari l'allieva potrebbe avere già superato il maestro.
Comunque, per tornare all'articolo, chissà perchè, l'immagine che campeggia è quella del favoloso Avalonia Special. Ne approfitto quindi per continuare la mia opera di pubblicità occulta...ehehehe!!
Ci vediamo a Romics, alla Fiera di Roma, dall'8 all'11 dicembre!